Famiglia : Arecaceae
Testo © Alessandro Marini
Bactris gasipaes Kunth è considerata una delle palme più importanti dell’economia delle aree tropicali e subtropicali del sud America ed è una delle specie più coltivate sin dall’epoca precolombiana.
A causa della sua ampia diffusione, l’areale di origine di Bactris gasipaes non è del tutto certo, si ipotizza che possa coincidere con l’area amazzonica di Colombia, Ecuador, Peru e Brasile. Si trova nelle foreste montane intorno agli 800 m, anche se in Colombia raggiunge i 1800 m di altitudine.
Il nome del genere Bactris viene dal termine greco “bactron”, che significa bastone, e fa riferimento all’utilizzo dei fusti di alcune specie del genere.
Il nome specifico gasipaes deriva dal nome comune dato a questa palma in Brasile.
È noto che questa specie ha assunto più di 300 differenti nomi indigeni, tutti afferenti all’epoca precolombiana. I più noti nomi comuni sono: peach palm (inglese), pejibaye (spagnolo), pupunha, chontaduro (portoghese).
Bactris gasipaes è una specie monoica multicaule, sottile, con fusti dal diametro di circa 20 cm, alti fino a 20 m.
I fusti, ad accrescimento veloce, sono completamente ricoperti di spine nere rigide, tranne in corrispondenza delle cicatrici anulari delle basi delle foglie cadute, distanti tra loro circa 20 cm.
La lunghezza delle spine decresce dalla base del fusto verso la chioma. Nelle piante più annose le spine tendono a cadere nella parte bassa dello stipite, lasciando la superfice liscia. In coltivazione sono state prodotte cultivar senza spine.
La chioma è costituita da 10/20 foglie pennate, lunghe fino a 3 m, di colore verde scuro. Le pinnule, in numero variabile da 200 a 400 per foglia, lunghe fino a 60 cm e larghe 4 cm, presentano piccole spine sulla nervatura centrale. Le pinnule sono innestate sul rachide secondo piani diversi, circostanza che dona alla foglia un aspetto piumato. Il picciolo, lungo fino a 1 m, è coperto da piccole spine, come la guaina che prosegue il picciolo e avvolge il tronco. L’infiorescenza, inizialmente contenuta in brattee spinose semilegnose lunghe fino a 70 cm, è interfogliare e varia in lunghezza tra i 50 e i 100 cm. L’infiorescenza è ramificata in due ordini, con il rachide lungo fino a 80 cm sul quale si innestano da 30 a 100 rachille del secondo ordine, lunghe fino a 45 cm. I fiori giallastri sono disposti in triadi, un fiore femminile fra due maschili e i fiori femminili fioriscono per primi per favorire l’impollinazione incrociata. La fioritura avviene due volte l’anno.
In tempi remoti è stata selezionata per la coltivazione una varietà con frutti più grandi, denominata Bactris gasipaes var. gasipaes per distinguerla da quella selvatica Bactris gasipaes var. chicagui (una volta considerata specie a sé stante, denominata Bactris macana, ora sinonimo).
Le due varietà differiscono solo per la dimensione dei frutti e recenti studi sul nucleo del DNA hanno confermato la loro stretta correlazione.
I frutti delle cultivar di Bactris gasipaes var. gasipaes variano dal giallo, all’arancio, al bruno e contengono un solo seme. Anche la forma è variabile da quella ovoidale a quella sferica, con lunghezza fino a 6 cm e larghezza fino a 5 c. Sono prodotti in gran numero e ciascuna infiorescenza può portare fino a 20 kg di frutti. Le piante rimangono produttive per 50-75 anni.
I frutti della varietà selvatica Bactris gasipaes var. chicagui sono lunghi fino a 2,5 cm e larghi fino a 2 cm.
In coltivazione si stanno selezionando le cultivar che producono frutti partenocarpici, senza seme, denominati “piante maschio”.
Bactris gasipaes è stata una delle palme più coltivate di tutta l’America subtropicale sino dall’antichità. Come palma ornamentale può essere ammirata spesso negli orti botanici dei paesi tropicali ma non è frequentemente coltivata in parchi e giardini, soprattutto per la presenza delle pericolose spine su gran parte della pianta.
Questa specie sopravvive bene in collina sopra gli 800 m con precipitazioni tra 200 e 400 cm distribuite lungo tutto l’anno. In pianura con livelli di precipitazioni più alti non riesce ad attecchire e produrre adeguatamente.
Bactris gasipaes può crescere su varie tipologie di terreni, da acidi ad argillosi, che devono però essere sempre ben drenanti perché questa specie non sopporta i ristagni idrici, pur avendo bisogno di grande disponibilità di acqua.
Questa specie sopporta esposizione al sole o in mezza ombra ma è essenzialmente tropicale e la temperatura media annuale ideale di coltivazione varia tra i 18 e i 24 °C.
Bactris gasipaes viene riprodotta da seme o da polloni, raccolti alla base delle piante adulte. I semi devono essere essiccati all’ombra per qualche ora prima di essere piantati e germogliano facilmente in 3 mesi.
Bactris gasipaes è stata per secoli la palma più coltivata dalle popolazioni amerinde a scopo alimentare. I frutti sono ricchi in proteine (42%), carboidrati (50%), amminoacidi e vitamine, e poveri in grassi (6%). Ancora oggi le piante sono coltivate anche intensivamente per la produzione dei frutti che vengono consumati freschi, bolliti secchi, affumicati, oppure lasciati fermentare qualche giorno con acqua e zucchero per ottenere una bevanda alcolica.
Il pericarpo del frutto fresco contiene cristalli di calcio ossalato e un inibitore della tripsina, sostanze che ne rendono difficile la digestione, per questo motivo vengono consumati soprattutto bolliti.
Dal frutto si ricava un tipo di farina priva di glutine, e un olio utilizzato per prodotti cosmetici e sapone. I frutti di seconda scelta sono infine utilizzati nell’allevamento degli animali.
I germogli della palma vengono utilizzati come palmito in insalate, zuppe e torte ripiene. I fiori maschili vengono usati come condimento dalle popolazioni indigene e nella medicina tradizionale. Le radici vengono usate come vermifugo. Il legno dei fusti di Bactris gasipaes, un tempo usato dalle popolazioni amerinde per costruire archi e frecce, è oggi usato per costruire mobili, pavimentazioni e suppellettili.
Sinonimi: Bactris macana Pittier; Bactris ciliata Mart.; Bactris insignis Baill.; Bactris speciosa H.Karst.; Bactris utilis Benth. & Hook.f. ex Hemsl.; Guilelma chontaduro Triana; Guilelma ciliata H.Wendl.; Guilelma gasipaes L.H.Bailey; Guilelma insignis Mart.; Guilelma speciosa Mart.; Guilelma utilis Oerst.; Martinezia ciliata Ruiz & Pav.