Famiglia : Brassicaceae
Testo © Prof. Pietro Pavone
Aubrieta è un genere tassonomicamente difficile appartenente alla famiglia Brassicaceae, tribù Arabideae, che include circa 20 specie diffuse principalmente in Anatolia, Grecia e Penisola balcanica. La maggior parte sono piante perenni montane o (sub)alpine che crescono su rocce e ghiaioni, nei boschi o su pendii aperti.
Aubrieta è il parente prossimo di Arabis da cui si discostò circa 2-7 Milioni di anni fa. Il centro di origine di Aubrieta è molto probabilmente la Turchia che rappresenta il centro primitivo. Durante il Pleistocene vari taxa si espansero indipendentemente verso l’Asia Minore, a sud fino al Libano e a ovest fino alla Grecia e ai Balcani con un adattamento a temperature più miti e condizioni meno secche a causa delle fluttuazioni climatiche (inter-glaciazioni e glaciazioni) dell’ultimo milione di anni. A differenza di molte altre specie appartenenti alla famiglia Brassicaceae, i processi di speciazione del genere Aubrieta non hanno determinato genesi di poliploidi, poiché le sue specie sono generalmente diploidi con numero cromosomico 2n=2x=16.
Aubrieta deltoidea (L.) DC., comunemente chiamata Aubrezia, Cuscino blu greco, Crescione di roccia viola, è una pianta erbacea perenne, sempreverde, a lenta crescita, alta 8-10 (20) cm che forma cespi di 45-60 cm di diametro su rupi calcaree, vecchi muri, suoli calcarei e permeabili, in pieno sole, adatta a crescere fino a 1700 m di quota.
È originaria dell’Europa sudorientale e Asia temperata (Anatolia occidentale), ma è coltivata in tutto il mondo come pianta ornamentale. In alcune aree si è spontaneizzata perché sfuggita alla coltivazione.
Piante naturalizzate sono state rinvenute in Belgio, in Francia, in Italia, negli Stati Uniti d’America, e altrove.
In Sicilia, allo stato spontaneo, sulle rupi calcaree delle Madonie e a Rocca Novara sui Peloritani, a 1400-1700 m di quota, è segnalata Aubrieta deltoidea subsp. sicula (Strobl) Phitos ma recenti studi cariologici (2n=14) e molecolari hanno evidenziato la sua affinità con Aubrieta columnae Guss. pertanto le popolazioni siciliane di questo raro endemismo sono ascritte a questa specie con il rango di sottospecie e precisamente: Aubrieta columnae subsp. sicula (Strobl) M.A. Koch, D.A. Tedesco & R. Karl.
Il nome del genere Aubrieta è dedicato a Claude Aubriet (1665-1742), disegnatore di corte parigino che accompagnò, dal 1700 al 1702, Joseph Pitton de Tournefort (1656-1708) e il medico e botanico tedesco Andreas von Gundelsheimer (1668-1715) nella loro spedizione in Grecia e in Turchia al fine di realizzare disegni delle piante e dei luoghi visitati. Infatti, nell’opera di Tournefort « Éléments de botanique ou Méthode pour connaître les plantes » sono presenti ben 435 suoi disegni.
L’epiteto specifico deltoidea deriva dalla lettera greca “Δ”, delta e da “eídos”, sembianza, per la forma triangolare delle sue foglie.
Aubrieta deltoidea ha fusti legnosi solo alla base, striscianti e con foglie morte persistenti.
Le foglie, su corto picciolo, sono alterne, intere, scarsamente dentate ai lati (4 x10-12 mm), di colore grigio tomentoso per i peli stellati. Questa pubescenza consente alla pianta di tollerare le basse temperature, fino a -23 °С.
I fiori sono raggruppati in infiorescenze racemose semplici terminali. I petali sono 4 disposti a croce, interi o leggermente smarginati, 12-28 mm lunghi, di colore rosa, rosso, viola, raramente bianco. I sepali sono 4, sacciformi alla base (6 -11 mm). Gli stami hanno filamenti alati e l’ovario è supero.
La fioritura, generalmente, inizia ad aprile e maggio e si prolunga fino all’inizio di luglio. L’impollinazione è entomofila e gli insetti sono attratti dai petali luminosi e da un gradevole odore prodotto dai nettari alla base dei filamenti degli stami.
I frutti sono silique, (6)7-16(23) mm lunghe e 1,8-3,5(4,8) mm larghe, strettamente ellittiche, talora leggermente reticolate, con lo stilo persistente di 4-6 (12) mm e ricoperti da peli, ramificati e stellati, talora anche semplici.
I semi, 10-15 per loculo, sono ovoidi, compressi e di colore brunastro con un periodo di dormienza fisiologica di diversi mesi. Se bagnati rilasciano mucillagini. Questo è un adattamento della pianta a fattori ambientali aridi, che si è affermato durante i suoi processi evolutivi, di conseguenza, i semi a seconda se secchi o umidi, possono essere diffusi per anemocoria, zoocoria e anche per antropocoria (disseminazione da parte dell’uomo).
Aubrieta deltoidea è una pianta ornamentale, ricca di numerose cultivar e ibridi, che si coltiva prevalentemente in parchi e giardini alpini. Negli Stati Uniti fu introdotta all’inizio del XVIII secolo e pian piano si è ampiamente diffusa. La sua rusticità, dovuta ai suoi caratteri xeromorfi che la rendono resistente alla siccità e al gelo, ha determinato i presupposti per naturalizzarsi spontaneamente grazie anche alla sua alta capacità riproduttiva per i numerosi semi.
Piante sfuggite alla coltura sono state trovate in Belgio nel 1966, prima sul ciglio di strade e in seguito nel 2008 sui vecchi muri. Popolazioni naturali si segnalano anche in Francia, in Italia, negli Stati Uniti d’America, in Ucraina e in altre regioni dell’Europa orientale.
Aubrieta deltoidea non teme il freddo e la sua coltivazione è abbastanza semplice. Ama i terreni calcarei sciolti e leggeri, soprattutto ben drenati, e anche sassosi, ma si devono evitare quelli soggetti alle brezze marine. Durante il periodo estivo è opportuno aggiungere ogni 20-30 giorni all’acqua d’irrigazione, un fertilizzante liquido per piante da fiore.
La riproduzione può essere fatta per seme a febbraio-marzo, per talea in agosto-settembre o per divisione dei cespi in autunno e in primavera. È una pianta generalmente resistente ai parassiti ma talora può essere attaccata da afidi, da lumache e da funghi come Albugo candida (Pers.) Kuntze che causa pustole biancastre polverulente sulle foglie e sui fusti. Se l’acqua ristagna nel terreno, si possono sviluppare funghi del marciume radicale che fanno deperire rapidamente la pianta.
La maggior parte delle piante coltivate sono ibridi conosciuti come Aubrieta x cultorum Hort. ma, talora, commercializzate genericamente come A. deltoidea. L’incrocio di Aubrieta deltoidea con l’affine Aubrieta columnae Guss. ha dato origine a piante con fiori grandi e semidoppi.
Le molte cultivar di Aubretia differiscono fondamentalmente per il colore dei fiori e per i diversi impieghi in coltivazione. Ben sette cultivar hanno ottenuto dalla Royal Horticultural Society il premio al merito del giardinaggio (Award of Garden Merit). Esse sono:
A. deltoidea ‘Argenteovariegata’ è una pianta perenne con foglie a margini bianchi e fiori color rosa-malva in primavera.
A. deltoidea ‘Bressingham Pink’ è molto ornamentale per i grandi fiori semi-doppi di colore rosa vivo.
A. deltoidea ‘Red Cascade’ è una pianta con piccoli fiori color rosso lillà che ricoprendo tutta la pianta creano cuscini molto decorativi spesso utilizzati per abbellire le pareti in pietra.
A. deltoidea ‘Greencourt Purple’ è simile alla precedente ma con fiori color viola.
A. deltoidea ‘Doctor Mules’ è una pianta perenne, alta fino a 10 cm, che forma tappeti di piccole foglie verdi che in primavera si coprono di fiori di colore blu violaceo.
A. deltoidea ‘Royal Series’ include piante perenni compatte, semi-sempreverdi o sempreverdi, con foglie piccole, da ovate a oblunghe, pelose, talora dentate, di colore grigio-verde. Da aprile a giugno, si formano fiori, disposti in racemi, a colori vivaci da viola a blu, da rosa a rosso.
Molte altre cultivar sono diffuse fra le più comuni citiamo:
A. deltoidea ‘Rokey’s Purple’ è molto diffusa nei giardini e presenta fiori viola brillanti.
A. deltoidea ‘Doctor Mules Variegated’ è una pianta perenne, sempreverde, che forma piccoli tappeti di foglie bicolori, grigio-verde con bordi bianco crema, e fiori violetti. Può rifiorire anche in autunno. S’impiega nei giardini rocciosi, per coprire pareti, e anche per bordure. Fare attenzione ai germogli completamente verdi che è opportuno rimuovere per evitare che prendano il sopravvento su quelli variegati.
A. deltoidea ‘Snowdrift’ è una pianta rustica tappezzante che, nei mesi di aprile e maggio, si copre di piccoli fiori bianchi. Si adatta a crescere anche nei terreni poveri o sui muri a secco dove riesce a formare cuscini che si allargano lentamente negli anni.
A. deltoidea ‘Gloria’, ha fiori color rosa e foglie piccole ovato-oblunghe, intere, poco tomentose, di colore verde chiaro. È adatta ai giardini rocciosi.
A. deltoidea ‘Hendersonii’ è una pianta strisciante, alta 10-15 cm, con foglie di colore verde-grigio, e numerosissimi fiori color malva o viola che permangono per diversi mesi. Questa varietà è stata dedicata al botanico americano Louis Forniquet Henderson (1853-1942).
A. deltoidea ‘Leichtlinii’ ha, in ambiente soleggiato, un portamento a cuscino che, per diversi mesi, è ricoperto da una ricca fioritura color carminio intenso. Raggiunge un’altezza di circa 10-15 cm, e si allarga fino a circa 45 cm.
A. deltoidea ‘Purple Cascade’ ha piccoli fiori color porpora che ricoprono, in primavera, tutta la pianta. Predilige luoghi soleggiati, ben drenati, ed è a forma di cuscino molto decorativo ma anche ricadente su muretti e fioriere.
Aubrieta deltoidea è anche una pianta medicinale molto promittente per la salute umana. Infatti, studi recenti hanno messo in luce la sua elevata attività antiossidante e il rilevante contenuto di composti fenolici.
Sinonimi: Alyssum deltoideum L., Aubrieta deltoidea subsp. sporadum Phitos, Aubrieta deltoidea var. cithaeronea Mattf., Aubrieta deltoidea var. graeca (Griseb.) Regel, Aubrieta deltoidea var. sporadum (Phitos) Phitos, Aubrieta graeca Griseb., Aubrieta integrifolia Fisch. & C.A. Mey.
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