Famiglia : Blenniidae

Testo © Giuseppe Mazza

Il Falso pesce pulitore (Aspidontus taeniatus) si distingue da Labroides dimidiatus per la bocca che non è posta all’estremità del corpo ma sotto il muso © Nigel Marsh
Il Falso pesce pulitore (Aspidontus taeniatus Quoy & Gaimard, 1834), appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Blenniiformes ed alla famiglia dei Blenniidae, che conta 59 generi ed oltre 400 specie, per lo più marine, ma presenti anche nelle acque dolci e in quelle salmastre degli estuari.
Sono pesci senza squame, noti come bavose dai denti a pettine, per le mascelle dotate di minuscoli denti disposti parallelamente a file, a mo’ di pettine, per afferrare e macinare i piccoli invertebrati bentonici di cui si nutrono.
Il Falso pesce pulitore reca però in più, sulla mascella inferiore, anche due vistosi denti a sciabola, invisibili a bocca chiusa perché nascosti da un apposito alloggiamento fra le ossa del cranio, ma che possono apparire all’improvviso, aprendola, come quelli ribaltabili delle vipere. Una caratteristica presente nell’etimologia del genere Aspidontus, creato da Cuvier nel 1834 e composto in greco da “aspis”, vipera, e “odon”, dente.

E aprendola sfodera poi due enormi canini simili a quelli dei viperidi, donde il genere Aspidontus dal greco “aspis”, vipera, e “odon”, dente © Anna & Ned DeLoach
Il termine specifico taeniatus nasce invece dal latino “taenia”, nastro, fascia, e quindi si tratta di un pesce “con la fascia”, alludendo alla vistosa striscia scura laterale degli adulti.
Zoogeografia
Aspidontus taeniatus ha un areale molto vasto nell’Indopacifico tropicale. Partendo dal Mar Rosso e dal Sud Africa, lo troviamo infatti in Australia e Giappone, e poi fino alla Polinesia Francese, Isole Marchesi e Tuamotu.
Ecologia-Habitat
Aspidontus taeniatus vive associato alla barriera corallina fra 1 e 25 m di profondità.

Abita come altri Blenniiformes nei tubi abbandonati dagli anellidi, ma anche in analoghe cavità allungate e persino nelle bottiglie di vetro che trova a volte in fondo al mare © Glen Whisson
Abita in tubi abbandonati dagli anellidi e analoghe cavità, fino alle bottiglie di vetro vuote finite in fondo al mare, non lontano dalle “stazioni di pulizia”, ambulatori gestiti spesso da Labroides dimidiatus, un labride pulitore che libera i pesci dai parassiti della pelle e delle branchie senza trascurare gli avanzi di cibo fra i denti.
Fra i suoi clienti vi sono anche predoni di grossa taglia come le cernie, e allora, per non essere preso per un boccone, il labride pulitore si presenta con un particolare nuoto danzante, un su e giù della pinna caudale distesa, che associato alla caratteristica livrea sono un chiaro certificato d’appartenenza al corpo medico.
Aspidontus taeniatus, furbescamente, ne imita danza e livrea, ma raggiunto il paziente, dopo aver tolto qualche parassita, non contento degli avanzi di cibo, sfodera i suoi denti a sciabola strappando senza scrupoli brandelli di carne e pinne.

Vive spesso in gruppetti nell’Indopacifico tropicale, non lontano dalle stazioni di pulizia dove Labroides dimidiatus, pulitore onesto, libera i pesci dai parassiti della pelle © Dawn Goebbels
Morfofisiologia
Il Falso pesce pulitore raggiunge al massimo 11,5 cm di lunghezza, con un corpo poco compresso sui lati.
La testa è appuntita e la bocca, più grande di quella di Labroides dimidiatus, non è posta come in questo all’estremità del corpo, ma sotto il muso.
La pinna dorsale reca 10-12 spine e 26-28 raggi molli che toccano arrotondandosi la caudale. L’anale, con 2 raggi spinosi e 25-28 inermi, è speculare all’altra. Le pelviche hanno un raggio spinoso e 3 inermi, le pettorali 13-15 raggi, e la caudale è troncata, a forma trapezoidale con bordi arrotondati.

Per ingannare i clienti del labride pulitore, Aspidontus taeniatus ne imita alla perfezione la livrea e dove questo presenta una vistosa macchia gialla non esita ad adottarla. Dall’alto © François Libert – © Nico K. Michiels – © Mark Rosenstein
La livrea di fondo è chiara, beige e azzurro turchese, con una linea blu scura che partendo dal muso maschera l’occhio e raggiunge allargandosi la coda. Anche la pinna dorsale e l’anale recano un’analoga linea scura, sottile e enfatizzata sopra e sotto dal brillante turchese.
Proprio gli stessi colori di Labroides dimidiatus, a tal punto che nei luoghi dove questo reca una vistosa macchia gialla verso la coda, la si ritrova identica anche in Aspidontus taeniatus.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Il Falso pesce pulitore vive spesso in gruppetti o in coppie che abitano insieme nella stessa tana.

Si avvicina con la stessa danza del vero pulitore, scodinzolando come Labroides dimidiatus la caudale distesa, ma con i canini pronti a strappare brandelli di carne e pinne © uwkwaj
Inutile dire che i clienti anziani delle stazioni di pulizia col tempo imparano a riconoscere gli impostori e si vendicano. Per questo Aspidontus taeniatus offre generalmente i suoi servizi ai nuovi arrivati che non lo conoscono.
Si nutre comunque anche di invertebrati bentonici, zooplancton, vermi ed uova di pesci demersali. Anzi, ricerche accurate mostrano che nel loro stomaco le pinne delle vittime e gli ectoparassiti sono nettamente inferiori.
Aspidontus taeniatus si riproduce in coppia incollando le uova ai fondali su un piedistallo o un cuscinetto adesivo.
Le larve planctoniche si trovano poi per lo più in acque basse lungo la costa.

Giovane con i vistosi raggi caratteristici dell’età. Aspidontus taeniatus si nutre anche di crostacei, zooplancton, vermi ed uova di pesci demersali. Non è una specie in pericolo © Ashley Parr
La resilienza della specie è ottima, con un possibile raddoppio delle popolazioni in meno di 15 mesi, e la vulnerabilità alla pesca, bassissima, segna appena 10 su una scala di 100.
Dal 2009 Aspidontus taeniatus appare quindi come “LC, Least Concern”, cioè “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Aspidontus taeniatus taeniatus, Quoy & Gaimard, 1834; Blennechis filamentosus Valenciennes, 1836; Aspidontus filamentosus (Valenciennes, 1836); Aspidontus tractus Fowler, 1903; Aspidontus taeniatus tractus Fowler, 1903.
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