Famiglia: Arecaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria di Taiwan occidentale dove vive in aree aperte o nelle foreste pluviali dal livello del mare fino a circa 1000 m di altitudine.
Il nome generico, Arenga, deriva dal malese ‘areng’ riferito alla Arenga pinnata; la specie è dedicata al botanico tedesco Heinrich Gustav Adolf Engler (1844-1930) autore del sistema di classificazione delle piante che porta il suo nome.
Nomi comuni: dwarf sugar palm, Formosa palm, Taiwan arenga palm, Taiwan sugar palm (inglese); shan tsong, shan zong, tsung (cinese); kuro-tsugu, mani (giapponese).
L‘Arenga engleri Becc. (1889) è una specie monoica, monocarpica (il fusto dopo aver portato a maturazione i frutti muore), cespitosa, inerme, con fusti di 2,5-4 m di altezza e 10-15 cm di diametro, ricoperti dalle basi fogliari e da una massa di fibre bruno-nerastre che permangono per lungo tempo.
Le foglie, su un picciolo lungo 0,8-2 m, sono imparipennate, inizialmente erette, poi arcuate, lunghe 1,6-2,8 m, con 30-43 coppie di foglioline induplicate (inserite sul rachide a formare una V), lineari, tranne la terminale flabellata, con margini leggermente lobati ed apice irregolarmente dentato, disposte regolarmente lungo il rachide, tranne alla base dove sono in gruppi di 2-4, su uno stesso piano, lunghe nella parte mediana 45-75 cm e larghe 2-4 cm, di colore verde scuro lucido superiormente, grigio argenteo inferiormente.
Infiorescenze, su un robusto peduncolo lungo 50-60 cm, tra le foglie (interfogliari), lunghe 35-45 cm, unisessuali, per eliminazione dei fiori dell’altro sesso, sullo stesso fusto, con ramificazioni di secondo ordine, che si sviluppano solitarie ad ogni nodo dall’alto verso il basso (basipete) alla fine del ciclo vitale. Fiori maschili oblunghi, di 1,2-1,7 cm di lunghezza e 0,6-0,7 cm di diametro in boccio, di colore giallo arancio con 25-50 stami, fiori femminili globosi, di 0,8-1 cm di diametro, di colore giallo arancio con ovario globoso triloculare; i fiori emanano un intenso profumo, avvertibile a distanza, che ricorda quello della “violetta di Parma” (Viola odorata L.). Frutti globosi, di 2,2-3 cm di lunghezza e 1,8-2,5 cm di diametro, di colore inizialmente verde, poi giallo arancio ed infine rosso porpora a maturità, contenenti 1-3 semi angolosi, di 1,3-1,6 cm di lunghezza e 1-1,2 cm di larghezza; la polpa è altamente irritante per la presenza di cristalli di ossalato di calcio, i frutti vanno quindi maneggiati con cautela, possibilmente indossando guanti. Come detto, completata la fruttificazione il fusto muore, ma la pianta continua a vivere con i nuovi fusti prodotti in successione.
Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua rinnovata giornalmente per una settimana, posto in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione variabili, da 3 mesi fino ad oltre un anno, meno frequentemente per divisione, trattandosi di una operazione non facile, per la compattezza dei fusti, e di esito incerto.
Palma tra le più attraenti e adattabili a diverse condizioni di coltivazione, utilizzabile sia in grandi che piccoli giardini nelle zone a clima tropicale, subtropicale e temperato caldo, dove può resistere a temperature fino a circa -7 °C, se eccezionali e di breve durata. Può crescere sia in pieno sole che in ombra, anche se preferisce una esposizione intermedia, e in diversi tipi di suolo, da leggermente acido a leggermente alcalino, anche povero, purché drenante, e da adulta può sopportare brevi periodi di siccità, ma cresce più velocemente e rigogliosa in quelli fertili mantenuti pressoché costantemente umidi. Piante giovani sono facilmente coltivate in vaso per la decorazione di interni e spazi aperti.
Sinonimi: Didymosperma engleri (Becc.) Warb. (1900); Arenga tremula var. engleri (Becc.) Hatus. (1971).
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