Famiglia : Araceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Belize, Guatemala, Honduras, Messico (Campeche, Chiapas, Jalisco, Mexico, Oaxaca, Quintana Roo, Tabasco, Veracruz e Yucatán) e Nicaragua dove cresce epifita sugli alberi delle foreste pluviali o su rocce affioranti calcaree ricoperte da residui vegetali, dal livello del mare fino a circa 1500 m di altitudine.
Il nome generico è la combinazione dei sostantivi greci “ἄνθος” (ánthos) = fiore ed “οὐρά” (ourá) = coda, con riferimento allo spadice dell’infiorescenza; la specie è dedicata al botanico tedesco Diederich Franz Leonhard von Schlechtendal (1794-1866).
Nomi comuni: bird’s nest anthurium, pheasant’s tail (inglese); boobtúum, kilbal chak, pool boox, u-k’uts-box (maya); xiv ak tun ich (mopan); tye i pù (q’eqchi’); cola de faisán, hoja de cuero, hoja de viento, lengua de ciervo, raíz de piedra (spagnolo).
L’Anthurium schlechtendalii Kunth (1841) è una specie erbacea sempreverde molto variabile, generalmente epifita, meno frequentemente litofita o terrestre, con un corto fusto, di 3-5 cm di diametro, con internodi ravvicinati da cui si sviluppano numerose radici carnose bianco-verdastre, in parte rivolte verso l’alto, che facilitano l’accumulo di detriti vegetali che contribuiscono al nutrimento della pianta. Le foglie, su un robusto picciolo lungo 8-20 cm, sono erette, semplici, obovato-ellittiche con margine ondulato e apice da ottuso ad acuminato, coriacee, semilucide, di colore verde scuro, lunghe 0,4-1,5 m e larghe 10-50 cm, con nervature centrale e laterali prominenti di colore verde chiaro. Infiorescenze ascellari, su un peduncolo di 35-50 cm di lunghezza e 0,6-1 cm di diametro, costituite da una spata persistente lineare lanceolata con apice acuminato, lunga 8-25 cm e larga 1,5-5 cm, di colore verde soffuso di porpora violetto, retroflessa, e da uno spadice sessile, di 7-30 cm di lunghezza e circa 2 cm di diametro leggermente decrescente verso l’apice ottuso.
Fiori minuscoli squadrati, di circa 2 mm di lato, disposti a spirale, perfetti, ma solo quelli disposti nella parte inferiore sono funzionalmente ermafroditi e protogini (lo stigma, la parte femminile, è ricettivo prima della maturazione degli stami, ciò impedisce l’autofecondazione) e producono frutti.
Infruttescenze con spadice ricurvo, di circa 60 cm di lunghezza e 5 cm di diametro, e bacche oblunghe, di 1-2 cm di lunghezza, di colore rosso brillante, contenenti due semi oblungo-ellittici, di 0,5-0,6 cm di lunghezza, immersi in una polpa biancastra irritante per la presenza di cristalli di ossalato di calcio.
Si riproduce solitamente per seme posto superficialmente in terriccio poroso, drenante, ricco di sostanza organica, mantenuto umido alla temperatura di 26-28 °C.
Ampiamente coltivata per le grandi foglie ornamentali nei giardini delle regioni a clima tropicale, subtropicale e marginalmente temperato caldo, dove può resistere ad eccezionali abbassamenti di temperatura di poco inferiori a 0 °C, con eventuale danneggiamento del fogliame.
Cresce sia in luce solare filtrata che in ombra, in posizione riparata dai forti venti, su suoli drenanti ricchi di humus mantenuti pressoché costantemente umidi, anche se da adulta può sopportare brevi periodi di secco.
Si adatta bene alla coltivazione in vaso per la decorazione di ambienti spaziosi e luminosi in terriccio organico poroso e perfettamente drenante, con innaffiature frequenti, ma senza ristagni, in estate, più diradate in inverno in modo da lasciare asciugare parzialmente il substrato prima di ridare acqua.
Le foglie sono utilizzate da tempi remoti nella medicina tradizionale principalmente come analgesico e antiedemico nei crampi, dolori muscolari, reumatismi, artriti e paralisi.
Sono riconosciute due sottospecie:
– Anthurium schlechtendalii subsp. schlechtendalii
Sopradescritta.
Sinonimi: Pothos schlechtendalii (Kunth) M.Martens & Galeotti (1843); Anthurium mexicanum Liebm. (1849); Anthurium kunthianum Liebm. (1854); Anthurium brachygonatum Schott (1860); Anthurium hookeri Schott (1860); Anthurium tetragonum Hook. ex Schott (1860); Anthurium fortinense Engl. (1898); Anthurium tetragonum var. yucatanense Engl. (1905); Anthurium tikalense Lundell (1966).
– Anthurium schlechtendalii subsp. jimenezii (Matuda) Croat (1984).
Terrestre o litofita che cresce nelle foreste secche stagionali del versante pacifico del Messico (Guerrero e Oaxaca) e si distingue per le dimensioni più ridotte e la spata solitamente pressoché ovata ed eretta anziché retroflessa.
Sinonimo: Anthurium jimenezii Matuda (1962).
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