Famiglia : Anguidae
Testo © Dr. Carlo Zucchi
L’Orbettino (Anguis fragilis Linnaeus, 1758) è un sauro ampiamente distribuito in Eurasia appartenente alla famiglia degli Anguidae.
Il nome del genere Anguis è l’omonimo termine latino di serpe, serpente, mentre quello specifico fragilis ci ricorda, sempre in latino, che è un animale fragile, con riferimento alla facilità con cui perde la coda per sfuggire ai predatori, fenomeno detto “autotomia” frequente nelle lucertole ed altri sauri.
Il nome volgare è fuorviante: infatti non è “orbo” (da cui orbettino) ma ci vede benissimo in barba al detto popolare “Se la vipera ci sentisse, se l’orbettino ci vedesse, poca gente al mondo ci sarebbe”. Viene spesso scambiato per un serpente per via della forma e della mancanza di arti, ma non lo è! Si tratta di un sauro dalla lunga coda dotato, a differenza dei serpenti, di palpebre mobili.
Zoogeografia
L’orbettino è un rettile molto diffuso, comune ed adattabile presente in Europa ed aree extra-europee: dalla Scandinavia meridionale fino all’Italia a sud, e dalla Francia all’Asia centrale, Caucaso ed Iran settentrionale.
Recentemente sono state riconosciute, su base genetica e su altre lievi differenze morfologiche, 5 specie: l’Anguis fragilis presente in Europa tranne la Scandinavia settentrionale, Irlanda, Islanda e penisola iberica centro-meridionale; l’Anguis veronensis di casa in Italia, tranne Sardegna, Sicilia e isole minori; l’Anguis graeca tipica della Grecia centro-settentrionale e dell’Albania; l’Anguis cephallonica della penisola del Peloponneso ed alcune isole adiacenti, e l’Anguis colchica presente dall’Europa orientale fino a Siberia occidentale, Caucaso ed Iran settentrionale.
Ecologia-Habitat
L’Anguis fragilis è un rettile schivo, terricolo e fossorio rinvenuto dal livello del mare fino a circa 2400 m.
È presente in molti habitat sia di pianura che di montagna (boschi di latifoglie, aghifoglie, prati, campagna, coltivi e persino zone in prossimità di centri abitati); predilige in genere ecotoni, un buon livello di umidità e la presenza di abbondante sottobosco.
È attivo, in Europa, prevalentemente da marzo-aprile ad ottobre e nelle prime ore del giorno ed in quelle del tardo pomeriggio-crepuscolo. Ama termoregolare non all’aperto bensì sotto oggetti riscaldati dal sole come pietre o manufatti; inoltre utilizza come tana dei buchi scavati in precedenza da altri animali o, se non disponibili, è in grado di scavarsi rapidamente un rifugio proprio.
Morfofisiologia
L’orbettino è un anguide allungato (30-50 cm), privo di arti, serpentiforme. Il numero di file di squame a metà tronco varia (a seconda della specie) tra 24 e 36.
Il colore è, nelle parti superiori, marrone chiaro o scuro, grigiastro o ramato; nelle parti inferiori è grigiastro, brunastro o giallognolo. Le parti laterali sono più scure, soprattutto nelle femmine dove compare anche una striatura dorsale scura; nei maschi presenza di macchie azzurrognole. Nei giovani i colori sono più chiari e lucenti, con ben evidenti strie dorsali e fianchi scuri.
Etologia-Biologia riproduttiva
La dieta è costituita principalmente da lumache e lombrichi ma anche da altri piccoli artropodi che cattura e stordisce con un liquido lievemente tossico contenuto nella saliva (innocuo per l’uomo).
È una specie ovovivipara, con maturità sessuale a circa 3 anni ed accoppiamenti biennali per le femmine. Frequenti sono i combattimenti tra maschi. In Europa gli accoppiamenti avvengono in genere in tarda primavera, con gestazione di circa 3 mesi e parto in estate inoltrata di 5-25 piccoli.
Sinonimi
Anguis orvet Lacépède, 1789; Anguis gamma Roubieu, 1825.
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