Famiglia : Estrildidae
Testo © Dr. Gianfranco Colombo
Mai nome comune fu così azzeccato e così condiviso da chiunque lo osservi per la prima volta ! Appena lo si vede viene istintivo dire … ma questo uccellino ha la gola squarciata, è ferito?
Che la natura si sbizzarrisca dando colori alla livrea degli uccelli in modo stravagante ed a prima vista senza senso, può a volte meravigliare, anche se approfondendo le motivazioni viene sempre trovata una giustificazione logica ed opportuna.
In gran parte dei casi la livrea serve agli uccelli, in particolar nei maschi, per conquistarsi il partner oppure per mimetizzarsi nella natura circostante ma a questo uccello non serve certo per quest’ultima motivazione e forse solo minimamente per la prima. Lasciamo comunque libera interpretazione ad ogni singolo osservatore.
Il Gola tagliata (Amadina fasciata Gmelin, 1789) appartiene all’ordine dei Passeriformes ed ascritto alla famiglia degli Estrildidae, un particolare raggruppamento che riunisce tutti quei piccoli uccelletti multicolori tanto amati dagli allevatori amatoriali per la docilità, la prolificità e la facilità di detenzione in cattività.
È anche longevo e molto resistente oltre che poco rumoroso se confrontato con i famosi bengalini (Amandava amandava).
Non vi è allevamento che non veda la presenza di questi graziosi uccelletti che vengono spesso usati per la creazione di nuove varietà e mutazioni, con colorazioni sempre più disordinate ed incroci sempre più azzardati e complessi.
Già sono presenti sul mercato esemplari totalmente albini oppure color pastello, altri gialli o isabella ed ancora bruni o con colorazioni argentee, livree fantasiose e ben diverse dall’originale ed ottenute per puro scopo ornamentale e commerciale. La quasi totalità dei nomi comuni europei ricorda la sua particolare livrea. In inglese è chiamato Cut-throat, in tedesco Bandamadine, in spagnolo Estrilda Degollada, in francese Amadine cou-coupé ed in portoghese Degolado.
L’etimologia del genere Amadina trae origine da un errata forma diminutiva del genere Ammodramus dal greco “ammos” = sabbia e “dromos” = corridore che identificava genericamente un passero. Swainson nel 1827 riteneva infatti che il genere Amadina fosse un anello di congiunzione fra il genere Ammodramus e Estrilda.
Il nome della specie fasciata proviene dall’omonimo termine latino ed è chiaramente riferito alla banda rosso sangue che ha sotto la gola.
Zoogeografia
Il gola tagliata è un uccello tipicamente africano che vive nell’area stepposa subsahariana dal Senegal all’Etiopia e dal Corno d’Africa a sud fino al Sudafrica Orientale. Manca in tutta la parte occidentale del continente e nell’estremo sud. Amando zone aride ed erbose manca totalmente dalle foreste equatoriali e dalle zone fortemente alberate. È un uccello stanziale ed i pochi e brevi movimenti a cui è soggetto stagionalmente, si riducono a erratismi post riproduttivi verso aree ricche di nutrimento e nel periodo delle piogge.
È ormai una specie detenuta in tutto il mondo per gli scopi amatoriali di cui si accennava in precedenza, quindi eventuali ritrovamenti allo stato selvatico sono unicamente frutto di fughe più o meno accidentali da allevamenti. Naturalmente in un areale così esteso che include territori posti a diverse latitudini, si sono evidenziate alcune sottospecie distinte da una diversa colorazione della livrea ma anche da una variazione nelle dimensioni degli individui.
Amadina fasciata fasciata che è la specie nominale diffusa nella stretta banda subsahariana che corre dall’Atlantico fino alla Rift Valley, Amadina fasciata alexanderi propria del Corno d’Africa ed a Sud fino al lago Tanganika, Amadina fasciata contigua dalla Tanzania fino all’estremo sud dell’areale e Amadina fasciata meridionalis presente nell’Angola e Zambia. La classificazione di altre sottospecie è tuttora oggetto di discussione.
Ecologia-Habitat
Il gola tagliata abita le savane e le praterie erbose con poca vegetazione formata da acacie isolate o alti arbusti spinosi.
Non ama zone fortemente alberate, foreste ed ambienti umidi o palustri ma accetta le zone arbustive confinanti con specchi d’acqua, dalla quale dipende, con terreno anche sabbioso e di laterite.
Non ha timore dell’essere umano e si avvicina senza difficoltà a villaggi e zone coltivate dove abbonda il loro nutrimento e dove forma, durante il periodo post nuziale, stormi a volta di migliaia di esemplari che scorrazzano per le campagne in cerca di cibo ed acqua.
Seppur molto sociale al di fuori del periodo di nidificazione, questo uccelletto diventa estremamente territoriale e difende energicamente il proprio territorio quando ha formato la coppia.
La sua socialità è però monospecifica e solo occasionalmente lo si vede mischiato con il congenere Amadina testarossa (Amadina erythrocephala) anche se i loro territori si toccano marginalmente, con la onnipresente Quelea (Quelea quelea) o con il Becco d’argento (Euodice cantans) od altri passeriformi.
Morfofisiologia
Questo uccelletto ha misure molto ridotte ed ha un volo così rapido e guizzante da renderlo spesso difficile da seguire. Non supera i 12 cm di lunghezza, 15 cm di apertura alare ed un peso che supera a malapena i 10 g.
È un uccelletto molto mobile e continuamente in movimento sia quando a terra alla ricerca del cibo, dove zampetta e saltella incessantemente, sia quando posato su un ramo dove mostra una agitazione naturale isterica ma che in realtà non riflette il suo carattere docile e mansueto. È invece quieto e sereno quando si appollaia su un rametto insieme al partner ed inizia a pulirsi a vicenda le piume, stropicciandosi e strofinandosi l’uno all’altro teneramente.
La livrea del maschio è molto simile a quella della femmina ma solo lui porta quel bavaglio rosso sangue che da un orecchio va all’altro passando esattamente sulla gola. come fosse un larga ferita sanguinante.
Il piumaggio di base è giallastro nocciola più accentuato sulla copertura alare e più tenue sul petto e sulla parte inferiore del corpo dove diviene color castano. Il ventre è spesso segnato da una fitta marezzatura di bianco e nero che crea un netto stacco con la parte superiore del petto. La testa e le spalle hanno una fitta punteggiatura nera più accentuata sul capo e più rada sulle spalle e sul groppone, fino a sparire sulla coda che torna uniformemente crema nocciola. Il becco è grigio perlaceo, forte, corto e conico, gli occhi sono neri e le zampe color carnicino.
La femmina, oltre che mancare del “taglio alla gola” è molto più marezzata e uniformemente macchiata di nerastro. I giovani sono molto somiglianti alla femmina anche se i maschietti presentano quasi subito dopo la nascita i primi segni della fascia rossa alla gola. La livrea non è comunque uniforme in tutti gli esemplari e spesso mostra una notevole variabilità nei singoli individui.
Etologia-Biologia riproduttiva
Non vi è un periodo preciso per la nidificazione anche se abitualmente avviene durante il periodo delle piogge e preferibilmente verso la fine, momento nel quale tutte le graminacee producono i loro semi.
Il nido del gola tagliata è posto in una fessura od in un buco di un albero, spesso sfruttando il rifugio già occupato in precedenza da altre specie che viene riempito alla rinfusa con materiale vegetale soffice fino a formare un globo informe con una piccola nicchia sagomata all’interno.
Vengono deposte abitualmente 4-6 uova bianche e la cova è effettuata da entrambe i genitori alternandosi di giorno ma addirittura unendosi la notte. Le uova schiudono dopo circa 14 giorni ed i piccoli nidiacei alla nascita sono ciechi e nudi ma crescono in fretta e dopo altre tre settimane di cure parentali di entrambi i genitori, sono pronti per l’involo. Rimangono comunque nei pressi della famiglia per altro tempo, formando quegli stormi di cui si parlava in precedenza. La maturità arriva ad un anno di età.
Effettuano uno o più nidiate all’anno secondo la disponibilità di cibo. L’alimentazione dei gola tagliata è basata sul consumo massiccio di graminacee ma anche di bacche, frutti e germogli, di insetti, larve ed invertebrati, in particolar modo durante il periodo di nidificazione in quanto è il nutrimento essenziale per la crescita dei nidiacei.
Le popolazioni di Amadina fasciata sono stabili e dal 2016 figura come “LC, Least Concern”, cioè “Minima Preoccupazione”, nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
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