Famiglia : Anatidae
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Testo © Dr. Davide Guadagnini
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La vistosa livrea nuziale dell'Aix sponsa, è mimetica negli ambienti di luci ed ombre in cui vive © Giuseppe Mazza
Il nome del genere Aix è un nome greco menzionato da Aristotele, si riferisce ad un uccello, e significa “piccola oca, svasso, anitra” anche se è un termine tuttora indefinito. Il termine indicante la specie sponsa deriva dal latino e significa “promessa sposa, una sposa”. Si tratta dunque di un “uccello acquatico in abito da sposa”.
Zoogeografia
L’anatra sposa è originaria di un’ampia fascia centrale, non continuativa, del Nord America e più precisamente: del Nord America orientale, della costa occidentale degli Stati Uniti, della Florida e del Messico occidentale arrivando fino a Cuba, svernante in California del sud e nella costa messicana del Pacifico. Quest’anatra è residente tutto l’anno nelle parti più meridionali del proprio areale, mentre le popolazioni più settentrionali migrano verso sud in inverno. Alcuni esemplari sono stati osservati anche in Europa ma trattasi di esemplari fuggiti alla cattività o liberati.
Ecologia-Habitat
L’habitat di questa specie è costituito da laghetti, laghi poco profondi, stagni, paludi, piccole raccolte d’acqua appartate e fiumi a scorrimento lento. Vengono frequentati anche fiumi a scorrimento più veloce se scorrono in dense foreste di latifoglie. Questa specie, dalla nidificazione specializzata in cavità, dipende da ambienti boscosi provvisti d’acqua e dove sono presenti alberi maturi dotati di sufficienti cavità di idonee dimensioni per la nidificazione.
Morfofisiologia
È un’anatra piuttosto compatta lunga 47-55 cm, ha un peso medio sui 550-870 g ed un’apertura alare di 66-73 cm. Anche il maschio di questa specie, come la conspecifica asiatica Anatra mandarina (Aix galericulata), sfoggia una livrea nuziale dagli splendidi colori che fa si che essi siano gli uccelli acquatici americani più variopinti. Come spesso accade, nonostante la colorazione sgargiante, queste anatre risultano comunque essere mimetiche nel proprio ambiente acquatico all’ombra della vegetazione sporgente. Anche il maschio dell’anatra sposa, come il cugino asiatico, presenta un abbondante ciuffo di penne erettili; mancanti sono però le penne laterali allungate delle guance tipiche dell’anatra mandarina maschio. La testa è verde scuro metallico con parti superiori cangianti, una zona laterale dorso-posteriore all’occhio è colore bronzo-viola cangiante, dello stesso colore è la parte terminale del ciuffo; le guance sono nere velluto con riflessi verdastri.
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Diffusa nel Nord America, ha una struttura compatta come la conspecifica asiatica © Giuseppe Mazza
Il petto è rosso-bruno regolarmente punteggiato di bianco; continuazione del petto e ventre sono bianchi. I lati del corpo sono marrone-cuoio-cannella finemente brinati di chiaro. Sempre lateralmente, tra petto e fianchi vi è una striscia bianca seguita da una striscia nera entrambe verticali. Il dorso e la coda sono bruno-nerastri scuri. Prima della coda lateralmente, dopo la parte bruno cannella vermicolata di chiaro, vi sono delle linee curve verticalizzate bianche e nere e poi una porzione di un colore simile a quella del petto.
L’ala, dorsalmente, è bruno scura con ampio specchio alare blu-cangiante bordato, a livello distale, di bianco. Il sotto-ala è grigio chiaro sfumato di scuro posteriormente e macchiettato di scuro anteriormente. Il becco è molto variopinto, rosso con un bordino giallo a livello di attaccatura dorsale; la ranfoteca inferiore e la parte dorsale della ranfoteca superiore, unghia inclusa, sono nere; la parte laterale sotto la narice è color carnicino-biancastra. L’occhio, nei maschi adulti, è rosso acceso, con rima palpebrale pure rossa. Le zampe sono gialle sfumate di grigiastro.
Le femmine, dalle livree più dimesse, assomigliano molto alle femmine di anatra mandarina ma, rispetto a queste, hanno la zona bianca che circonda e ingloba l’occhio di dimensioni più grandi; anche il becco delle femmine di anatra sposa hanno dimensioni maggiori con colorazione grigio scura e unghia nera invece che biancastra. Il dorso nelle anatre spose femmine, rispetto alle femmine di mandarina, è più scuro e di colore verse-marrone lucido; infine le femmine di anatra sposa appaiono più grandi, più lunghe con una fronte meno appuntita e zampe più corte (dalla colorazione simile a quelle dei maschi) dotate di unghie importanti con le quali si aggrappano agevolmente a tronchi e rami. Gli occhi, nelle femmine, hanno iride bruno scura.
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Attiva all'alba e verso sera, ha un'alimentazione onnivora. Insetti, girini, anfibi, pesciolini e piccoli animali sono importanti per le femmine e gli anatroccoli in crescita © Giuseppe Mazza
Gli occhi sono, in proporzione, piuttosto grandi per poter vedere nella penombra degli ambienti in cui vivono. I giovani hanno colorazione simile alle femmine. I giovani maschi si distinguono precocemente dalle giovani femmine per la maggior estensione del bianco a livello del sottogola.
Etologia-Biologia riproduttiva
Questa specie è maggiormente attiva la mattina presto e la sera. La loro alimentazione è onnivora , si nutrono di una vasta gamma di vegetali; la predazione di insetti, girini, anfibi, piccoli pesci e piccoli animaletti è particolarmente importante per le femmine ed i loro piccoli in accrescimento.
In autunno ed inverno si nutrono in prevalenza di ghiande, castagne, faggiole e noci. Le coppie iniziano a formarsi in autunno/inverno; il legame di coppia è piuttosto forte (è facile vedere i partener scambiarsi effusioni e grattini reciproci con il becco) e può talvolta estendersi oltre la stagione riproduttiva.
I maschi di anatra sposa, durante il corteggiamento, sollevano il lungo ciuffo che in questo modo assume il doppio del volume a riposo e contemporaneamente ruotano le teste da un lato all’altro esibendo e mostrando gli splendidi e variegati colori brillanti. La competizione per la conquista delle femmine può essere intensa. Questa specie è una delle prime anatre americane ad assumere la livrea nuziale in autunno come una delle prime ad assumere la livrea d’eclisse. In primavera, i maschi di anatra sposa, rimangono in continuo contatto vocale con i conspecifici emettendo versi molto bassi e quasi impercettibili.
Le femmine allarmate, invece, emettono degli strilli in crescendo oppure dei forti “ cr-r-ek-cr-r-ek”. Questi forti vocalizzi, emessi dalle femmine, sono vantaggiosi negli habitat a visibilità ridotta a causa dell’abbondante vegetazione in cui vivono con le covate. Queste anatre volano con la testa alta ed il becco leggermente inclinato verso il basso. Di natura diffidente, l’anatra sposa, può diventare confidente quando non disturbata, in particolare nei corsi d’acqua tranquilli e riparati presenti nei parchi urbani. Negli ambienti selvatici, a causa del sconfinamento ed isolamento forestale in cui vivono, non tendono a socializzare con altre specie acquatiche.
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Nel periodo riproduttivo, la competizione per la conquista delle femmine può essere intensa © Giuseppe Mazza
Le anatre spose, in Nord America, sono sia migratrici che stanziali. Le coppie migranti arrivano ad inizio primavera negli ambienti più nordici in cui si riproducono; in marzo od aprile dopo che il ghiaccio si è sciolto negli stagni e nelle paludi frequentate. Le coppie che si riproducono a sud dell’areale, negli stessi mesi primaverili, possono avere già i piccoli deponendo ad inizio febbraio.
Le femmine di anatra sposa nidificano anche nei nidi dei picchi pileati (Dryocopus pileatus) (e, in passato, nei nidi del picchio becco d’avorio, Campephilus principalis). Entrambi i componenti della coppia scavano e adattano il nido alle proprie esigenze anche se è la femmina a scegliere la cavità idonea dove deporre. I nidi possono essere posti fino a 20-25 metri d’altezza e non è insolito vedere queste anatre appese anche verticalmente aggrappate con le unghie e appoggiate con la coda, come picchi, in prossimità di fori. Qualsiasi cavità nei tronchi e nei rami degli alberi più svariati è molto ricercata per la realizzazione del nido.
I nidi con fori d’ingresso piccoli sono preferiti al fine di impedire l’ingresso dei procioni (Procyon lotor). Altri temibili mangiatori d’uova , e che non possono essere fermati neppure dai fori piccoli, sono i serpenti. Le anatre spose, alla ricerca dei siti di nidificazione, hanno sovente l’abitudine di entrare anche nei camini delle abitazioni potendovi rimanere intrappolate; nelle regioni dove questo fenomeno è sviluppato è bene controllare i camini al fine di evitare morti inutili. La specie compete, per i siti di nidificazione, con lo storno comune (Sturnus vulgaris) e con i picchi spp. che possono arrivare a nutrirsi di parte del contenuto delle uova delle anatre.
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Madre e piccolo. Come per l'Aix galericulata, la livrea delle femmine è molto modesta © Patrizia Ricci
Le uova, piuttosto grandi, hanno forma tondeggiante (lato acuto poco acuto), dimensioni leggermente variabili e colorazione crema-beige traslucida. Le uova sono molto simili a quelle della congenere anatra mandarina (anche se forse quelle della mandarina son in media leggermente ancora più grandi).La covata è costituita da 7-15 uova ma non è insolito trovare, nello stesso nido anche più uova frutto di parassitismo intraspecifico; se il nido contiene troppe uova la cova viene compromessa ed il nido è spesso abbandonato. L’incubazione dura circa 30-33 giorni e se la covata viene distrutta, la femmina, ridepone in una differente cavità. I neonati, molto simili ai piccoli dell’anatra mandarina ma più scuri, si lanciano dal nido incitati dai vocalizzi delle madri uscite dal nido.
Sono le femmine ad occuparsi dei piccoli per i due mesi necessari al raggiungimento dell’indipendenza anche se i maschi rimangono generalmente con le femmine per gran parte della cova (più delle altre specie di anatre del nord America); fino all’inizio della schiusa o talvolta oltre. L’anatra sposa è l’unico uccello acquatico nord Americano in grado di effettuare, nell’areale più meridionale, più di una covata all’anno ed in questi casi le femmine possono abbandonare i piccoli ad un mese d’età per dedicarsi ad una successiva covata. I procioni costituiscono la più grande minaccia per le uova, gli anatroccoli e anche per le femmine in cova.
Altri predatori di anatroccoli sono gli alligatori, i serpenti, i ratti, le tartarughe palustri e le rane toro (Lithobates catesbeianus). Gli anatroccoli sono molto vispi e veloci, sono in grado di immergersi agevolmente alla ricerca del cibo o per sfuggire ai predatori. I principali predatori, delle anatre adulte, sono: il gufo virginiano (Bubo virginianus), il visone americano (Neovison vison), il procione (Procyon lotor), la volpe rossa (Vulpes vulpes), la volpe grigia (Urocyon cinereoargenteus), l’ alligatore (Alligator mississippiensis), il serpente dei ratti nero (Pantherophis obsoletus).
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Per difendersi dai predatori, nidificano nel cavo degli alberi, anche a 25 m d'altezza, talora a 1 km dall'acqua. Il percorso è pieno d'insidie e se tutto va bene gli anatroccoli hanno una speranza di vita di 15 anni © Patrizia Ricci
Le grandi foreste di latifoglie sono state sistematicamente tagliate sottraendo gli alberi maturi o vecchi ricchi di cavità idonee per la nidificazione di questa specie.
Ciò, abbinato al drenaggio delle zone umide, all’avvento dei fucili da caccia semiautomatici, alla caccia praticata intensamente in varie stagioni e alla richiesta delle penne della specie per il confezionamento delle mosche finte per la pesca alla trota, sono state le principali cause della passata rarefazione della specie.
L’anatra sposa, a livello selvatico, è stata addirittura considerata virtualmente estinta nel 1918 ma per fortuna alcune popolazioni sane erano rimaste fuori dalle traiettorie dei cacciatori.
Un successivo programma di costruzione distribuzione di nidi scatola ha portato ad un immediato e quasi miracoloso incremento della specie che è arrivata a contare 3,5 milioni di individui nel 1960. Ora la specie a causa della perdita di habitat, dell’aumento della popolazione umana e della ripresa, anche se limitata, della caccia (che era stata totalmente proibita tra il 1918 ed il 1940) ha registrato un calo: circa 1,4 milioni di esemplari negli anni ‘90.
Quest’anatra è molto apprezzata dagli allevatori ornamentali di tutto il mondo presso i quali è una delle specie maggiormente allevate anche con differenti mutazione di colore ottenute in cattività; la forma ancestrale, come sempre, rimane la più bella.
La prospettiva di vita, dell’anatra sposa, è di circa 15 anni.
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