Famiglia : Ericaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria degli U.S.A. (Carolina del Sud, Georgia e Florida settentrionale) dove cresce nel sottobosco delle foreste di latifoglie, spesso ai margini di paludi, lungo i corsi d’acqua e in prossimità di sorgenti, fino a 50 m di altitudine.
Il nome del genere fa riferimento ad Agarista, personaggio femminile della mitologia greca; il nome della specie è la combinazione dei sostantivi latini “populus, i” = pioppo e del sostantivo latino “folium, ii” = foglia, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: Florida leucothoe, pipestem wood, tall fetterbush (inglese).
L’Agarista populifolia (Lam.) Judd (1979) è un arbusto sempreverde denso, alto fino a circa 4 m, con lunghi rami, cavi tra i nodi, ascendenti e leggermente arcuati.
Le foglie, su un picciolo lungo fino a 1 cm, sono alterne, semplici, ovato-lanceolate con apice acuto o acuminato e margine generalmente intero, a volte più o meno serrato, coriacee, di colore verde intenso lucido, glabre o pubescenti lungo la nervatura centrale inferiormente, lunghe 3-10 cm e larghe 1-4 cm; le foglie emergenti sono di un brillante colore bronzo rossastro.
Infiorescenze ascellari, su un corto peduncolo, racemose, leggermente pubescenti, con 10-20 fiori, su un pedicello lungo circa 1 cm, ermafroditi, di colore bianco o bianco crema, fragranti, con 5 sepali, lunghi circa 2 mm, uniti alla base per circa metà della loro lunghezza, con apice triangolare, corolla urceolata, di 6-9 mm di lunghezza e 3-5 mm di diametro, con cinque lobi corti e ricurvi, e 10 stami non eccedenti la corolla. I frutti sono capsule deiscenti globoso-depresse, di 3-4 mm di lunghezza e 4,5-6 mm di diametro, contenenti semi, di circa 2 mm di diametro, di colore bruno.
Si riproduce per seme, che non ha una lunga durata di germinabilità, talea semilegnosa in estate-autunno e margotta.
Arbusto ornamentale di veloce crescita e facile coltivazione dal fogliame lussureggiante e dalla decorativa fioritura nella tarda primavera-inizio estate, ideale per bordure e siepi, sia informali che sagomate, sopportando bene le potature. Preferisce posti ombreggiati o semiombreggiati umidi, sopporta anche il pieno sole, ma solo se frequentemente e abbondantemente irrigato, e necessita di suoli ben drenati, da acidi a neutri, ricchi di sostanza organica. Notevole la sua resistenza alle basse temperature, sopportando senza danno valori fino a circa -18 °C, e buona quella a parassiti e malattie.
Tutte le parti della pianta sono velenose se ingerite per la presenza di graianatossine, come in altre specie di Ericaceae, che provocano ipotensione, bradicardia e nelle forme più gravi convulsioni, parestesie, perdita di conoscenza, aritmia e blocco atrio-ventricolare.
Sinonimi: Andromeda populifolia Lam. (1783); Lyonia populifolia (Lam.) K. Koch (1872); Leucothoe populifolia (Lam.) Dippel (1889).
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