Famiglia : Acanthuridae.
Testo © Giuseppe Mazza
Il Pesce chirurgo lentigginoso (Acanthurus maculiceps Ahl, 1923) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia degli Acanthuridae.
L’etimologia del genere Acanthurus viene dal greco “akantha“, spina, e “ura” = coda, per la spina affilata come un rasoio che questi animali recano su entrambi i lati del peduncolo caudale.
Il nome della specie maculiceps deriva dal latino “macŭla” = macchia, e del suffisso “ceps”, forma derivata dal latino “caput” = testa, è insomma un pesce che reca delle macchie sul capo.
Zoogeografia
E presente nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano orientale e dell’Oceano Pacifico occidentale.
Per dare un’idea della distribuzione, lo troviamo alle isole Maldive, alle isole Andaman, alle Isole Cocos, all’Isola di Natale, in Indonesia, Australia, Nuova Guinea, Micronesia, Filippine, Taiwan e sud del Giappone nelle isole Ryukyu. Verso Sud-Est è giunto fino a Samoa.
Ecologia-Habitat
Ottimo nuotatore, vive anche nelle acque agitate sul lato esterno dei reef non oltre i 30 m di profondità, in genere nella fascia fra i 3-15 m, dove abbondano le alghe di cui si nutre.
Morfofisiologia
Può raggiungere i 40 cm di lunghezza. Il corpo è piatto, col profilo della testa è nettamente convesso negli adulti, più o meno ovale, con un’unica grande pinna dorsale che conta 9 raggi spinosi e 24-26 molli. L’anale è simmetrica ma più corta, con 3 spine e 22-24 raggi inermi. Le pettorali, con 16-17 raggi, sono più o meno triangolari e leggermente appun- tite all’apice, e le ventrali recano una spina e 5 raggi inermi.
La caudale, tronca nei giovani, diventa poi lunata coi lobi filamentosi negli esemplari più vecchi.
Sui lati è finemente solcato orizzon- talmente da strisce irregolari gialle e brune che interessano anche la pinna dorsale e l’anale, anche se il sottogola è chiaro, senza disegni, e nella parte inferiore del corpo il marrone diventa spesso bluastro. Il capo, come indica il nome specifico, è vistosamente maculato di giallo e sul peduncolo caudale balza all’occhio una banda verticale bianca dopo il caratteristico bisturi dei pesci chirurgo.
È evidenziato, su ambo i lati, da un ovale marrone scuro che enfatizza l’allog- giamento più o meno blu della spina tagliente e velenosa. Un pro memoria infallibile per gli aggressori che ne hanno fatta l’esperienza.
Altro segno caratteristico è la parte terminale gialla delle pinne pettorali, ma va aggiunto che secondo le circostanze la livrea può cambiare incredibilmente su tutto il corpo passando in pochi secondi dal giallo chiaro al marrone scuro.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Il Pesce chirurgo lentigginoso vive solitario o in piccoli branchi, nutrendosi d’alghe filamentose e della pellicola d’alghe microscopiche e detriti che ricoprono i fondali, ma bruca anche alghe bentoniche più consistenti.
È insomma un po’ lo spazzino dei reef.
Durante il periodo riproduttivo i maschi assumono spesso tinte sgargianti e le uova fecondate vengono abbandonate alle correnti. I giovani hanno una livrea color bianco sabbia e solo verso i 20 cm di lunghezza assumono un po’ alla volta i colori ed i disegni degli adulti. Le popolazioni possono raddoppiare in 1,4-4,4 anni, ma il tasso di vulnerabilità alla pesca della specie non va trascurato perché segna già 39 su una scala di 100.
Sinonimi
Hepatus maculiceps Ahl, 1923.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.