Famiglia : Acanthuridae.
Testo © Giuseppe Mazza
Il Pesce chirurgo striato o Pesce chirurgo a strisce blu (Acanthurus lineatus Linnaeus, 1758) appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine Perciformes ed alla famiglia Acanthuridae. Il nome del genere Acanthurus viene dal greco “akantha“, spina, e “ura” = coda, per la spina affilata come un rasoio che questi pesci recano sui due lati della coda. Il termine specifico viene dal latino “lineatus” = lineato, a linee, per le strisce longitudinali gialle e blu.
Zoogeografia
Acanthurus lineatus ha una diffusione molto vasta nelle acque tropicali dell’Oceano Indiano e dell’Oceano Pacifico, dove tuttavia non raggiunge le coste americane fermandosi alle Hawaii ed alle Isole Marchesi.
Ecologia-Habitat
Vive in genere nella parte pianeggiante dei reef in meno di 3 m d’acqua, ma può scendere sui costoni fin verso i 15 m.
Morfofisiologia
Il Pesce chirurgo striato raggiunge i 38 cm, anche se la lunghezza media è di 25-30 cm. Il corpo è piatto, quasi ovale con un’altezza massima a livello delle pettorali, e presenta una grande pinna dorsale con 9 spine e 27-30 raggi molli. L’anale, simmetrica e più corta, ha 3 raggi spinosi e 25-28 inermi. Le ventrali, contano un raggio spinoso e 5 molli, le pettorali 16 raggi molli e la caudale è lunata.
Alla base del suo peduncolo, in mezzo ad una linea blu, c’è la famosa spina erettile e tagliente, ricoperta da un muco velenoso che produce ferite dolorosissime.
La sua presenza non è enfatizzata da un disegno, come in altri Acanthurus, a titolo d’ammonimento per i predatori, perché data la livrea vistosa, facilmente memorizzabile, non ce n’era bisogno. Non a caso in Indonesia il pesce chirurgo striato viene chiamato “Clown surgeon” e negli USA “Clown surgeonfish”.
Una specie inconfondibile, dunque, per le bande blu orizzontali orlate di nero su un fondo giallo, che proseguono anche sul capo e, ruotate, sotto gli occhi, mentre il ventre, più chiaro, è blu-azzurrastro. I bordi della dorsale, dell’anale, delle ventrali e della caudale sono blu, e quest’ultima mostra al suo interno un’elegante mezzaluna dello stesso colore che si fonde ai bordi delle punte.
La bocca è relativamente grande e solida, per una dieta ricca non esclusivamente vegetariana. Sono presenti numerosi rastrelli branchiali.
Etologia-Biologia Riproduttiva
I maschi sono molto territoriali e lasciano entrare nei loro pascoli sommersi solo le femmine, che finiscono per formare un piccolo harem.
È un pesce in continuo movimento, che si nutre di varie specie d’alghe, spesso anche carnose, appartenenti per lo più ai generi Caulerpa, Cladophora, Codium, Dictyota, Jania, Laurencia, Padina, Polysiphonia e Sphacelaria, e che arricchisce spesso la sua dieta con i piccoli crostacei che trova nei dintorni.
Nel periodo riproduttivo possono formarsi delle aggregazioni numerose, ma non c’è una deposizione collettiva. La fecondazione resta un fatto di coppia. Le uova sono pelagiche e non si conosce molto sugli stadi larvali.
Benché venga spesso pescato per gli acquari, dato che crea minori problemi nutrizionali dei pesci chirurgo esclusivamente vegetariani, ed anche se i polinesiani lo mangiano regolarmente alla griglia, incuranti della ciguatera, una possibile intossicazione alimentare legata come accade per Acanthurus dussumieri all’alimentazione di queste specie, l’indice di vulnerabilità alla pesca di Acanthurus lineatus è bassissimo, segnando appena 23 su una scala di 100. La resilienza è mediocre, con un possibile raddoppio delle popolazioni in 1,4-4,4 anni e la specie figura come “Least Concern“, cioè a rischio minimo Nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Acanthurus vittatus Bennett, 1828; Chaetodon lineatus Linnaeus, 1758; Ctenodon lineatus Linnaeus, 1758; Harpurus lineatus Linnaeus, 1758; Hepatus lineatus Linnaeus, 1758; Rhombotides lineatus Linnaeus, 1758; Teuthis lineatus Linnaeus, 1758.
→ Per nozioni generali sui pesci vedere qui.