Famiglia : Chitonidae
Testo © Dr. Domenico Pacifici
Acanthopleura testudo Spengler, 1797 è un mollusco appartenente alla famiglia Chitonidae, un gruppo di animali molto antico risalente addirittura al periodo Cambriano (500 milioni di anni fa).
La loro particolare forma e le possenti placche protettive rievocano certamente i fossili dei grandi animali estinti del passato, oltre a dare il nome alla classe di appartenenza, i Poliplacofori.
Il nome Acanthopleura testudo fa riferimento al caratteristico anello che racchiude le placche sovrastanti il corpo del mollusco.
Il genere Acanthopleura deriva infatti in greco da “ἄκανθος” (àcanthos), “provvisto di spine”, e “πλευρά” (pléura) che significa “fianco”, mentre il termine specifico testudo in latino significa tartaruga.
Zoogeografia
Acanthopleura testudo è una specie non molto distribuita con una concentrazione maggiore intorno alle sponde africane del Mozambico, del Madagascar, dell’Isola di Aldabra e le Seychelles, ed una concentrazione più limitata nel Mar Rosso.
Ecologia-Habitat
Gli esemplari di questa specie abitano l’ambiente marino definito mesolitorale, compreso tra i livelli di bassa ed alta marea e caratterizzato da bruschi cambi di salinità ed esposizione al sole, caratteristiche che rendono questa porzione del mare una delle più ostiche da popolare.
Sono animali erbivori e pascolano le alghe presenti sulle rocce costiere durante le ore notturne per eludere i predatori ed il calore del sole. Durante il giorno, invece, si rintanano nelle fessure delle rocce su cui si stavano cibando, in attesa che le condizioni ambientali siano più clementi e favorevoli.
Morfofisiologia
Acanthopleura testudo è un animale di dimensioni ridotte, intorno ai 7 cm, e presenta i caratteri primitivi tipici di questo gruppo di organismi marini come il guscio dorsale costituito da 8 placche articolate racchiuse da un anello. Quest’ultimo elemento, che può variare nella forma da specie a specie, è un elemento essenziale per la loro classificazione. In Acanthopleura testudo si presenta di colore scuro con brevi spine che ne ornano la superficie.
Sulle piastre sono presenti numerosi piccoli pori da cui fuoriescono gli esteti, cellule di natura sensoriale che comunicano tra loro attraverso fibre nervose, necessarie per l’esplorazione e l’analisi dell’ambiente circostante. Ventralmente, inoltre, possiedono un muscoloso piede con cui si ancorano perfettamente alle rocce per resistere alle violente onde che caratterizzano questo ambiente.
Etologia-Biologia riproduttiva
Questi particolari molluschi hanno sessi separati e la fecondazione è esterna con il rilascio di gameti nell’ambiente marino o nella cavità del mantello della femmina. Dalle uova si sviluppano larve trocofore, caratterizzate da una banda circolare cigliata nella zona orale che facilita gli spostamenti e muove i nutrienti verso la bocca.
Sinonimi
Acanthopleura afra Rochebrune, 1882; Acanthopleura brevispinosa G. B. Sowerby II, 1840; Chiton borbonicus Deshayes, 1863; Chiton brevispinosus G. B. Sowerby II, 1840; Chiton cunninghami Reeve, 1847; Chiton testudo Spengler, 1797.
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