Gaussia gomez-pompae

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

Alta anche 12 m con fusti ingrossati alla base che raggiungono i 30 cm, la Gaussia gomez-pompae è una specie messicana a rischio estinzione in natura inserita nella “lista rossa” delle specie più vulnerabili © Giuseppe Mazza

Alta anche 12 m con fusti ingrossati alla base che raggiungono i 30 cm, la Gaussia gomez-pompae è una specie messicana a rischio estinzione in natura inserita nella “lista rossa” delle specie più vulnerabili © Giuseppe Mazza

La specie è originaria del Messico (Chiapas, Oaxaca, Tabasco e Veracruz) dove cresce nelle foreste umide, su impervi pendii collinari roccioso-calcarei.

Il genere è dedicato al matematico tedesco Johann Friedrich Carl Gauss (1777-1855), la specie all’ecologo e etnobotanico messicano Arturo Gómez-Pompa (1934).

Nomi comuni: gausia de monte, palma barril (Messico).

La Gaussia gomez-pompae (H.J.Quero) H.J.Quero (1986) è una specie monoica solitaria, inerme, con fusto eretto o inclinato, fino a oltre 14 m di altezza e 30 cm di diametro in vicinanza della base, liscio, grigio, segnato dalle tracce anulari dell’attaccatura delle foglie cadute, distanziate fino a 10 cm nella parte mediana, e provvisto alla base di una massa di robuste radici avventizie.

La chioma è costituita generalmente da 8-12 foglie, su un corto picciolo, pennate, lunghe 2-3 m, con fino a 100 coppie di foglioline lineari-lanceoalate con apice acuminato, lunghe nella zona mediana 70-75 cm e larghe 4-4,6 cm, ravvicinate e regolarmente disposte su piani diversi, conferendo un aspetto leggermente piumoso, di colore verde intenso leggermente lucido con nervatura centrale prominente giallastra; le foglie secche permangono per un certo tempo sulla pianta prima di cadere.

Infiorescenze inizialmente tra le foglie, poi sotto le foglie a maturità, lunghe circa 1 m, con ramificazioni di secondo ordine, portanti su ogni rachilla gruppi (acervuli) distaccati e disposti a spirale di 3, raramente 2 o 4, minuscoli fiori unisessuali sessili di colore bianco crema, pressoché allineati e strettamente accostati, con un fiore femminile alla base seguito dai maschili; nella parte terminale delle rachille sono generalmente presenti solo fiori solitari maschili.

I fiori maschili si aprono e cadono in sequenza a partire dall’estremo, quando tutti quelli del gruppo sono caduti si apre il fiore femminile.

I frutti sono drupe globose di 1,4-1,6 cm di diametro, di colore giallastro, poi rosso arancio a maturità, contenenti un solo seme subgloboso di 1,3-1,5 cm di diametro.

Specie a crescita relativamente lenta, rara in natura e pressoché sconosciuta in coltivazione, particolarmente caratteristica allo stato giovanile quando forma un fusto pressoché sferico nei primi anni e successivamente a bottiglia, prima di sviluppare un fusto pressoché cilindrico leggermente ingrossato alla base. Utilizzabile isolata o in gruppo nelle zone tropicali e subtropicali umide, e marginalmente in quelle a clima temperato caldo più miti, dove temperature intorno a 0 °C sono eccezioni di brevissima durata.

Quasi sconosciuta in coltura, anche per la crescita lenta, reca frutti di 1,4-1,6 cm di diametro, di colore giallastro, poi rosso arancio a maturità © Giuseppe Mazza

Quasi sconosciuta in coltura, anche per la crescita lenta, reca frutti di 1,4-1,6 cm di diametro, di colore giallastro, poi rosso arancio a maturità © Giuseppe Mazza

Richiede pieno sole o una leggera ombreggiatura allo stato giovanile e terreni perfettamente drenanti, alcalini, dove ben radicata può sopportare brevi periodi di siccità, ma si avvantaggia di regolari innaffiature nei climi con lunghi periodi di caldo secco.

Per la progressiva riduzione del suo habitat, dovuta alla crescente antropizzazione e espansione dell’agricoltura, la specie è stata inserita nella lista rossa della IUCN (International Union for the Conservation of Nature) come “vulnerabile” (specie a rischio di estinzione in natura).

Sinonimi: Opsiandra gomez-pompae H.J.Quero (1982).

 

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