Testo © Prof. Pietro Pavone
La famiglia Asparagaceae comprende specie che in passato erano incluse nella famiglia Liliaceae la quale riuniva moltissimi generi in oltre una ventina di sottofamiglie. La recente classificazione APG III (Angiosperm Phylogeny Group III 2006), basata in gran parte sulla filogenetica molecolare, ha ricollocato molti generi appartenenti alle Liliaceae in diverse nuove famiglie, fra cui la famiglia Asparagaceae che è estremamente diversificata. Le singole specie sono ritenute affini principalmente per le relazioni genetiche ed evolutive e non per le somiglianze morfologiche.
La famiglia Asparagaceae ha specie distribuite in quasi tutto il mondo e comprende circa 150 generi e oltre 3000 specie ritenute valide e ripartite a loro volta in 7 sottofamiglie: Agavoideae, Aphyllanthoideae, Asparagoideae, Brodiaeoideae, Lomandroideae, Nolinoideae, Scilloideae. È probabile, tuttavia, che studi futuri potranno modificare sia la collocazione dei generi nelle sottofamiglie (qui di seguito descritte) sia le loro relazioni filogenetiche.
Sottofamiglia Agavoideae
Generi: Agave, Anemarrhena, Anthericum, Behnia, Camassia, Chlorogalum, Chlorophytum, Diamena, Beschorneria, Diora, Echeandia,Eremocrinum, Furcraea, Hagenbachia, Hastingsia, Herreria, Herreriopsis, Hesperaloe, Hesperocallis, Hesperoyucca, Hosta, Leucocrinum, Manfreda, Paradisea, Polianthes, Prochnyanthes, Schoenolirion, Yucca.
La sottofamiglia Agavoideae è costituita da circa 640 specie diffuse nelle regioni temperate e tropicali dell’America centro-settentrionale.
Possono essere succulente oppure no. Le foglie sono sempreverdi, alterne, spiralate, piccole o molto grandi con nervature parallele, spesso carnose con una spina dorsale indurita all’estremità e, talvolta, con spine lungo i margini, sessili, generalmente disposte in rosette all’estremità di uno stelo legnoso che può esser corto o molto lungo come in Yucca brevifolia.
I fiori sono piccoli o medi, regolari o irregolari, sempre in infiorescenze apicali di pannocchie o spighe, accompagnate da una spata. I tepali sono 6, gli stami 3 o 6, lo stilo uno. L’impollinazione avviene per mezzo di insetti diurni e notturni, uccelli, pipistrelli. Si riscontrano specie a sessi separati su individui diversi (piante dioiche), a sessi separati sullo stesso individuo (piante monoiche) oppure specie ermafrodite (piante aventi fiori con stami e pistilli). Il frutto è carnoso (bacca) oppure secco che si apre o meno a maturità (capsula).
Molte specie di Agave vengono utilizzate per la produzione di sciroppi, bevande (aguamiel) e distillati (tequila, pulque e mescal), altre per la produzione di fibre tessili. Sono inoltre molto diffuse nei parchi e giardini per la bellezza dei loro fiori appariscenti e la loro resistenza alla siccità. I generi più importanti a questo scopo sono: Agave, Furcraea, Hesperaloe, Manfreda, Yucca.
Sottofamiglia Aphyllanthoideae
Genere: Aphyllanthes.
La sottofamiglia Aphyllanthoideae (=Aphyllanthaceae) con l’unico genere Aphyllanthes e la sola specie, A. monspeliensis, endemica della regione del Mediterraneo occidentale caratterizzata da lunghi scapi fioriferi privi di foglie, ridotte a guaine sottili alla base e da fiori con 6 tepali troncati al vertice, di colore blu pallido, di rado bianchi, con una nervatura mediana più scura.
A maturità formano frutti a capsula con tre semi scuri.
Esemplari di Aphyllanthes sono coltivati nei giardini rocciosi per la loro rusticità e per i fiori grandi e luminosi presenti da aprile a luglio.
Sottofamiglia Asparagoideae (= Asparagaceae sensu stricto)
Generi: Asparagus, Hemiphylacus.
La sottofamiglia include solo due generi, Asparagus con circa 300 specie di piante perenni originarie dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa, ed Hemiphylacus con cinque specie endemiche del Messico.
Al genere Asparagus appartengono piante erbacee perenni con steli robusti più o meno legnosi talora sarmentosi. Le foglie sono ridotte a squame membranacee poco visibili, mentre i rami si appiattiscono a forma di foglie (fillocladi) per svolgere il processo di fotosintesi. Hanno rizomi perennanti da cui si dipartono radici fascicolate e anche i giovani germogli, detti turioni.
I fiori sono campanulati di colore bianco-verdastro talora giallastro, lunghi 4,5–6,5 mm, con sei tepali parzialmente fusi alla base, isolati o in gruppi di due o tre.
Generalmente le piante sono dioiche, cioè hanno fiori maschili e femminili su individui diversi ma talora si trovano fiori ermafroditi.
Il frutto a maturità è una piccola bacca rossa di 6–10 mm di diametro, che è tossica per l’uomo.
Molte specie di Asparagus sono anche coltivate come piante ornamentali, oltre che per le loro proprietà medicinali.
La specie economicamente più importante del genere è Asparagus officinalis, coltivata nelle aree temperate e subtropicali del mondo per i giovani getti epigei commestibili particolarmente ricchi di glutatione, un efficace antiossidante per la prevenzione di tumori. Il rizoma e le radici si utilizzano anche in farmacia come diuretici.
Il genere Hemiphylacus ha foglie lineari in rosette, infiorescenze scapose, ramificate. Il frutto è una capsula loculicida.
Sottofamiglia Brodiaeoideae (= Themidaceae)
Generi: Androstephium, Bessera, Bloomeria, Brodiaea, Dandya, Dichelostemma, Jaimehintonia, Milla, Muilla, Petronymphe, Triteleia, Triteleiopsis.
Le Brodiaeoideae sono piante originarie dell’America centrale e del Nord America occidentale, dalla Columbia Britannica al Guatemala. Sono piante bulbose con foglie lineari, spesso carnose e con nervature parallele. All’apice di uno scapo fiorifero solitario si formano infiorescenze a ombrella, o raramente un singolo fiore. I fiori sono bisessuali, attinomorfi con 6 tepali tutti simili. 6 o 3 stami fertili e alternati a 3 staminodi. Stami e staminodi sono inseriti sui tepali. L’ovaio è supero e triloculare e forma una capsula loculicida con semi neri per la presenza di fitomelano, sostanza ricca di carbonio e molto resistente all’azione degli agenti ossidanti.
Studi recenti hanno suddiviso le Brodiaeoideae in 12 generi. I generi più ricchi di specie sono Triteleia, con 15 specie, e Brodiaea, con 14. Alcune specie come Triteleia laxa e Brodiaea californica sono comunemente coltivate come piante ornamentali molto adatte per formare bordure o anche per formare macchie di colore. I bulbi di certe specie, come B. coronaria, sono commestibili e consumate anticamente da alcune tribù californiane.
Sottofamiglia Lomandroideae (= Laxmanniaceae)
Generi: Acanthocarpus, Arthropodium, Chamaescilla, Chamaexeros, Cordyline, Dichopogon, Eustrephus, Laxmannia, Lomandra, Murchisonia, Romnalda, Sowerbaea, Thysanotus, Trichopetalum, Xerolirion.
La sottofamiglia è composta da circa 15 generi e circa 180 specie provenienti da Australia, Nuova Zelanda, Asia sud-orientale, Americhe e Isole del Pacifico.
Il genere più noto è Cordyline con circa 12 specie che, nei loro luoghi di origine, possono diventare dei veri e propri alberi, simili, e per questo talora confusi, con quelle del genere Dracaena. Esteticamente sono molto apprezzate soprattutto per la loro eleganza. Si possono trovare, infatti, in un’ampia varietà di forme, dimensioni e colori delle foglie e possono crescere sia all’interno che all’esterno nelle regioni a clima temperato.
Sottofamiglia Nolinoideae (= Ruscaceae)
Generi: Beaucarnea, Calibanus, Campylandra, Comospermum, Convallaria, Danae, Dasylirion, Disporopsis, Dracaena, Eriospermum, Heteropolygonatum, Liriope, Maianthemum, Nolina, Ophiopogon, Peliosanthes, Pleomele, Polygonatum, Reineckea, Rohdea, Ruscus, Sansevieria, Semele, Speirantha, Theropogon, Tupistra.
Si tratta di piante monocotiledoni ampiamente distribuite nelle regioni temperate e tropicali. Vi appartengono piante erbacee, arbustive e talora arborescenti per un particolare accrescimento secondario. I fusti possono essere talora appiattiti e fotosintetici (fillocladi). Le foglie sono generalmente alterne e spiralate lungo il fusto, oppure disposte in rosetta basale, semplici, con margine intero e nervature parallele, talvolta picciolate, inguainate alla base, prive di stipole.
Le infiorescenze sono pannocchie grandi e lasse, talvolta ridotte ad un unico fiore terminale o ascellare, portate da fillocladi. I fiori sono peduncolati e generalmente piccoli, bisessuali, regolari, con 6 tepali campanulati. Gli stami sono 6 e l’ovario è supero.
Alcune specie sono dioiche, con fiori maschili e femminili su piante diverse (es. Ruscus). I piccoli fiori sono impollinati dagli insetti, in particolare api e vespe, in Aspidistra i fiori carnosi, di color porpora, spesso nascosti dalle foglie, sono impollinati da invertebrati che strisciano lungo il terreno. Il frutto è solitamente una bacca colorata dispersa dagli uccelli con pochi semi più o meno globosi, privi di fitomelanine. In Nolina e Beaucarnea i frutti vengono dispersi dal vento. Possono avere un significativo valore ornamentale e per questo coltivati, di colore blu scuro in Ophiopogon, rossi in Ruscus. Diverse specie dei generi Beaucarnea, Dasylirion e Nolina sono utilizzate come piante ornamentali.
Sottofamiglia Scilloideae (= Hyacinthaceae)
Generi: Albuca, Alrawia, Barnardia, Bellevalia, Bowiea, Brimeura, Chionodoxa, ×Chionoscilla, Daubenya, Dipcadi, Drimia, Drimiopsis, Eucomis, Galtonia, Hyacinthella, Hyacinthoides, Hyacinthus, Lachenalia, Ledebouria, Leopoldia, Massonia, Merwilla, Muscari, Ornithogalum, Oziroe, Prospero, Pseudogaltonia, Pseudoprospero, Puschkinia, Schizobasis, Schizocarphus, Scilla, Spetaea, Veltheimia.
Si tratta di una vasta sottofamiglia di piante bulbose perenni da taluni autori considerata come famiglia separata all’interno dell’ordine Asparagales con il nome di Hyacinthaceae. Le Scilloideae sono prevalentemente presenti nelle parti del globo a clima mediterraneo.
Possiedono foglie carnose mucillaginose, semplici, alterne, a margine intero e nervature parallele disposte in rosetta basale. I fiori, disposti in infiorescenze (racemi, spighe e capolini), sono ermafroditi, attinomorfi, con 6 tepali, spesso appariscenti, di colore bianco, giallo, viola, blu, marrone e anche nero, con 6 stami (3 in Albuca) e con ovario supero tricarpellare.
I frutti sono capsule con deiscenza loculicida la cui apertura avviene in corrispondenza della linea mediana dei carpelli. I semi hanno forme varie, neri per la presenza di fitomelano. Queste piante producono composti velenosi (bufadienolidi e cardenolidi) che, se ingeriti, possono causare la morte per arresto cardiaco. Nella sottofamiglia sono presenti molte piante da giardino a fioritura primaverile quali Hyacinthus, Hyacinthoides, Muscari e Scilla. La fioritura estiva e autunnale si riscontra in Galtonia ed Eucomis.
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