Famiglia : Bromeliaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria del Brasile (Alagoas e Pernambuco) dove cresce nella foresta pluviale costiera.
Il nome del genere è il sostantivo greco “αἰχμή” (aichme) = punta di lancia, con riferimento agli apici spinosi dei sepali e delle brattee floreali; il nome specifico è l’aggettivo latino “tomentosus, a, um” = tomentoso, con riferimento alla infiorescenza ricoperta da un tomento biancastro.
Nomi comuni: caraguatá (Brasile).
L’ Aechmea tomentosa Mez (1986) è una specie erbacea sempreverde, monocarpica (fruttifica una sola volta e poi muore), acaule, epifita, o meno frequentemente terrestre, alta con l’infiorescenza 60-80 cm, costituita da una rosetta imbutiforme di foglie che formano una cavità centrale solitamente riempita d’acqua.
Foglie lanceolate, lunghe 0,4-1,2 m e larghe 3-7 cm, con una spina all’apice e margini fittamente spinosi, di colore verde e glabre superiormente, con minuscole scaglie biancastre inferiormente. Infiorescenza, al centro della rosetta, costituita da uno scapo floreale eretto, cilindrico, purpureo, ricoperto da un tomento biancastro, di 20-50 cm di lunghezza e circa 1 cm di diametro, ricoperto da brattee imbricate ellittico-lanceolate con apice acuto di colore rosso vivo, lunghe 12-15 cm e larghe 3-6 cm. Lo scapo termina con una infiorescenza piramidale a pannocchia, compatta, di 15-25 cm di lunghezza e 6-10 cm di diametro, ricoperta da un tomento biancastro. Le brattee sotto i singoli racemi di cui è composta l’infiorescenza sono simili a quelle dello scapo e dello stesso colore, lunghe fino a 15 cm, quelle floreali, ricoperte da un tomento biancastro, sono lunghe circa 1 cm.Fiori sessili con sepali liberi di colore giallo verdastro e ricoperti da un tomento biancastro, mucronati, lunghi circa 1,5 cm, petali liberi lanceolati con apice mucronato di colore giallo, lunghi circa 5 cm, e ovario tomentoso lungo 1,4-1,6 cm.
Si riproduce per seme, ma solitamente per via vegetativa tramite le nuove piante che nascono alla base della pianta e che possono essere staccate quando hanno raggiunto una dimensione pari almeno ad un terzo di quella della pianta madre.Specie poco diffusa sia in natura che in coltivazione, utilizzabile all’aperto nelle regioni a clima tropicale e subtropicale umido, sia come epifita sugli alberi che come terrestre, su substrati ricchi di sostanza organica, molto aerati e drenanti, in posizione leggermente ombreggiata. Altrove va coltivata in vaso su substrati con le stesse caratteristiche di cui sopra, con temperature minime invernali preferibilmente superiori a 16 °C. Il substrato deve essere mantenuto costantemente umido in estate, in inverno deve potersi asciugare quasi completamente tra le innaffiature, l’umidità ambientale, in presenza di aria secca ed elevate temperature, può essere incrementata con nebulizzazioni utilizzando acqua a temperatura ambiente e non calcarea per evitare antiestetiche macchie sulle foglie. In estate si può lasciare un po’ d’acqua nella cavità centrale formata dalla rosetta di foglie, rinnovandola frequentemente per evitare che diventi un focolaio larvale di zanzare, mentre in inverno, in presenza di basse temperature, è preferibile lasciarla asciutta per evitare possibili marciumi.
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