Famiglia : Euphorbiaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Assam, Cambogia, Himalaya orientale, India, Malaysia, Myanmar, Piccole Isole della Sonda, Singapore, Sulawesi, Sumatra, Thailandia e Vietnam dove vive nelle foreste e boscaglie dal livello del mare fino a circa 1000 m di altitudine.
Il nome del genere deriva da quello in telugu (India) “soora gade” di questa specie; il nome specifico è la combinazione dell’aggettivo latino “multus, a, um” = molto, numeroso e del sostantivo “flos, -oris” = fiore, con ovvio riferimento.
Nomi comuni: false lime (inglese); narenga (bengalese); bai shu (cinese); ban naranga (hindi); tromong sek (khmer); limau hantu (malay); duk sai, ma duk lueam, muat rot, salot nam (thailandese); khakra (urdu); cổ ngỗng, man mây, nút áo (vietnamita).
La Suregada multiflora (A.Juss.) Baill. (1858) è un arbusto o piccolo albero dioico sempreverde con portamento verticale, alto fino a circa 12 m, con rami dalla corteccia liscia di colore da giallo grigiastra a bruno grigiastra. Le foglie, su un picciolo lungo 0,2-1 cm, sono alterne, semplici, da oblungo-ellittiche a obovato-ellittiche con margine intero o leggermente serrato nella parte terminale, apice ottuso o brevemente appuntito, lunghe 5-15 cm e larghe 3-8 cm, coriacee, di colore verde intenso lucido superiormente, verde pallido inferiormente. Le infiorescenze, su un peduncolo lungo 0,3-1 cm, sono cime opposte alle foglie portanti pochi fiori unisessuali privi di corolla, di 0,4-0,7 cm di diametro, di colore da bianco crema a giallo e leggermente profumati. Fiori maschili con calice a 5 sepali tondeggianti, concavi, e una moltitudine di stami, quelli femminili con 5-6 sepali obovati persistenti in frutto, ovario supero ovoide triloculare e 3 corti stili con stigma bifido.
Il frutto è una capsula trivalve globosa, di 1-1,8 cm di diametro, di colore inizialmente verde, poi giallo arancio a maturità, con 3 semi globosi bruno nerastri ricoperti da un arillo bianco.
Si riproduce per seme in terriccio drenante mantenuto moderatamente umido alla temperatura di 24-26 °C.
Specie poco nota, nonostante le sue caratteristiche ornamentali, al di fuori delle aree di origine dove viene coltivata in parchi, giardini, anche di piccole dimensioni, e nelle alberature stradali. Cresce nei climi tropicali e subtropicali umidi in pieno sole o leggera ombreggiatura e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purché drenante e mantenuto moderatamente umido. Il legno viene occasionalmente utilizzato per pali e come combustibile. Corteccia, foglie e radici sono variamente utilizzati nella medicina tradizionale dei paesi di origine per varie patologie; studi di laboratorio hanno evidenziato la presenza, in varie parti della pianta, di composti bioattivi, in particolare diterpenoidi, di interesse per la farmacopea ufficiale.
Sinonimi: Gelonium bifarium Roxb. ex Willd. (1806); Gelonium multiflorum A.Juss. (1824); Gelonium fascuculatum Roxb. (1832); Suregada glabra Roxb. (1832); Gelonium obtusum Miq. (1861); Gelonium oxyphyllum Miq. (1861); Suregada bifaria (Roxb. ex Willd.) Baill. (1874); Suregada oxyphylla (Miq.) Kuntze (1891); Gelonium tenuifolium Ridl. (1911); Suregada dicocca Roxb. ex Pax (1912); Gelonium affine S.Moore (1925); Gelonium sumatranum S.Moore (1925); Suregada affinis (S.Moore) Croizat (1942); Suregada sumatrana (S.Moore) Croizat (1942); Suregada tenuifolia (Ridl.) Croizat (1942); Suregada multiflora var. lamellata Airy Shaw (1971); Suregada multiflora var. verrucigera Airy Shaw (1977).
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