Congea tomentosa

Famiglia : Lamiaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La specie è originaria dell’Assam, Bangladesh, Cambogia, Cina (Yunnan), India, Laos, Malaysia Peninsulare, Myanmar, Thailandia e Vietnam dove vive nelle foreste umide fino a circa 1200 m di altitudine

Il nome del genere deriva quello locale, “kangi”, utilizzato nel Bengala per questa specie; il nome specifico è l’aggettivo latino “tomentosus, a, um” = lanuginoso, con riferimento alla peluria che ricopre varie parti della pianta.

Nomi comuni: lavander-wreath, pink orchid shower vine, shower of orchids, woolly congea (inglese); kangi (bengalese); rong bao teng (cinese); pluie d’orchidées (francese); congéia, côngea (portoghese-Brasile); lluvia de orquídeas, terciopelo (spagnolo); kra-sai-kui (thailandese); lâm nhung lông (vietnamita).

La Congea tomentosa Roxb. (1820) è un vigoroso rampicante legnoso o arbusto sarmentoso sempreverde, alto 4-6 m, con rami, che negli esemplari in natura possono raggiungere 20 m di lunghezza, dalla corteccia rugosa e di colore grigiastro in quelli vecchi, verde e tomentosa in quelli giovani. Le foglie, su un picciolo lungo 0,5-1 cm, sono opposte, semplici, oblungo-ellittiche con margine intero, apice appuntito, base subcordata e nervature prominenti, lunghe 8-16 cm e larghe 4-10 cm, di colore verde chiaro e tomentose, in particolare inferiormente.

Le infiorescenze, a fine inverno e inizio primavera, sono pannocchie ascellari tomentose, composte da cime capoliniformi opposte e ascendenti con alla base di ciascun peduncolo una brattea da oblunga a cordata ricoperta da una fitta peluria.
Le cime, costituite da 5-9 fiori, sono sottese da 3(-4) brattee involucrali ellittiche con apice arrotondato o emarginato, lunghe 1,5-3 cm e larghe 0,5-1,2 cm, tomentose, persistenti, di colore inizialmente bianco rosato che vira col tempo al violetto e infine al grigio all’appassimento; esiste una varietà con brattee bianche. Fiori con calice tubolare tomentoso esternamente, lungo circa 0,7 cm, a 5 lobi ovati con apice appuntito, corolla bilabiata bianca, lunga circa 0,8 cm, con labro posteriore bifido e anteriore tripartito e 4 stami prominenti didinami (2 più lunghi e 2 più corti). Il frutto è una drupa obovoide indeiscente racchiusa nel calice persistente; le brattee involucrali contribuiscono alla dispersione tramite il vento, comportandosi come delle eliche.

multi

La Congea tomentosa è un vigoroso rampicante legnoso o arbusto sarmentoso sempreverde, alto 4-6 m, con rami, che in natura possono raggiungere 20 m di lunghezza © Giuseppe Mazza

Si propaga per seme, in terriccio organico con aggiunta di sabbia o agriperlite per un 30% mantenuto umido alla temperatura di 24-26 °C, per talea semilegnosa, con calore di fondo, e margotta.

Specie dal fogliame ornamentale e dalle infiorescenze esuberanti che per circa due mesi con le loro vistose brattee nascondono il fogliame, adatta alle zone a clima tropicale e subtropicale umido, se ne può tentare la coltivazione, in posizione riparata, in quelle temperato-calde più miti, dove temperature prossime a 0 °C sono una eccezione di breve durata. Utilizzata come rampicante necessita di robusti supporti, come pergolati, recinzioni, porticati o addossata a pareti, oppure, con opportune potature, può essere allevata ad arbusto. Richiede pieno sole, anche se sopporta una leggera ombreggiatura, e non è particolarmente esigente riguardo al suolo, purché drenante, anche se preferisce quelli arricchiti con materia organica, mantenuti pressoché costantemente umidi; utili le potature, dopo la fioritura, per un portamento più compatto.

Nei climi sfavorevoli può essere coltivata in serra calda in capaci contenitori con terriccio drenante ricco di sostanza organica, alla massima luminosità possibile e con temperature minime notturne non inferiori a 15 °C. Le innaffiature devono essere regolari, ma senza ristagni, e le concimazioni, mensili durante il periodo vegetativo, effettuate con prodotti bilanciati con microelementi. Le infiorescenze recise, di lunga durata, sono utilizzate nelle composizioni floreali.

Sinonimi: Congea azurea Wall. (1829); Roscoea villosa Roxb. (1832); Calochlamys capitata C.Presl (1845); Congea villosa (Roxb.) Voigt (1845); Congea tomentosa var. oblongifolia Schauer (1847); Congea villosa (Roxb.) Wight (1849); Congea oblonga Pierre ex Dop (1915); Congea petelotii Moldenke (1951); Congea tomentosa var. nivea Munir (1966).

 

→ Per apprezzare la biodiversità all’interno della famiglia delle LAMIACEAE cliccare qui.