Famiglia : Poaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria della Malaysia Peninsulare dove cresce nelle foreste umide a basse altitudini.
Il nome del genere deriva dal nome locale malese “bambu”; il nome specifico è la combinazione dei termini greci “héteros” = diverso e “stachys” = spiga.
Nomi comuni: bamboo Malay dwarf (inglese); buluh galah, buluh pengahit, buluh pering, buluh telang (malese).
La Bambusa heterostachya (Munro) Holttum (1946) è una specie rizomatosa sempreverde con fusti (culmi) cilindrici ravvicinati, di 6-15 m di altezza e 3-5 cm di diametro, inizialmente eretti poi ricurvi all’apice, cavi tra i nodi, con pareti spesse 0,8-1 cm, e internodi lunghi 20-60 cm di colore verde a volte con strisce più chiare o bianche alla base. I nodi sono leggermente prominenti.
Nella fase giovanile i culmi sono protetti da brattee decidue lunghe 13 cm ricoperte da ispidi peli di colore bruno o nero.
Ramificazioni ai nodi, tranne nella parte inferiore per circa ¼ della altezza, con foglie alterne, lanceolate con apice appuntito, lunghe 15-35 cm e larghe 2-3,5 cm, di colore verde chiaro, glabre.
Infiorescenze terminali a pannocchia con internodi di 10-15 cm e 1-3 spighette raggruppate ai nodi, lunghe 2-4 cm e larghe 0,8-1 cm, compresse lateralmente.
Fiorisce regolarmente.
Il frutto è una cariosside (frutto secco indeiscente tipico delle Poaceae) cilindrica di 5-6 mm di lunghezza. Si riproduce per seme, talea di fusto, ma solitamente e facilmente per divisione di rizomi. Specie di veloce crescita coltivabile nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido e margi- nalmente in quelle temperato-calde, dove può sopportare abbassamenti di temperatura, eccezionali e per breve periodo, fino a circa -2 °C.
Richiede pieno sole o leggera ombreggiatura e suoli preferibilmente acidi o neutri, ricchi di sostanza organica, mantenuti umidi, anche se ben radicata può sopportare periodi di secco. Viene molto coltivata sud-est asiatico. Può essere utilizzata per realizzare pali, infissi, bastoni, canestri e altri oggetti di uso comune e per stabilizzare il suolo, presenta infine ottime caratteristiche come biocombustibile per l’alto potere calorifico e basso contenuto di umidità e di ceneri.Sono state selezionate varietà relativamente nane e variegate. Facilmente sagomabili, mediante opportune potature, formano densi cespi, e sono diventate in pochi anni molto popolari nei giardini. Vengono utilizzate come cespi isolati o per bordure, siepi e barriere anche frangivento, e sono adatte per le dimensioni piuttosto contenute anche a piccoli giardini.
Sinonimi: Bambusa diversistachya Munro (1868); Gigantochloa heterostachya Munro (1868); Gigantochloa latispiculata Gamble (1896); Bambusa latispiculata (Gamble) Holttum (1946).
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