Asparagus virgatus

Famiglia : Asparagaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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L'Asparagus virgatus è un'erbacea o arbusto perenne di circa 1 m © Giuseppe Mazza

La specie è originaria dell’Angola, Malawi, Mozambico, Namibia, Sudafrica, Swaziland, Tanzania, Yemen e Zambia, dove cresce nelle foreste prevalentemente lungo i corsi d’acqua.

Il nome del genere deriva dal latino “asparagus” a sua volta derivato dal greco “asparagos”, di incerta origine; il nome specifico è l’aggettivo latino “virgatus, a, um” = provvisto di ramoscelli verdi, con ovvio riferimento.

Nomi comuni: african broom fern, asparagus tree fern, broom fern, tiki fern (inglese).

L’ Asparagus virgatus Baker (1870) è una specie erbacea o arbusto perenne, sempreverde, alto 0,5-1 m, inerme, con fusti lunghi 0,4-1 m di colore verde scuro, nella metà inferiore pressoché eretti, non ramificati, con solo le vecchie minuscole foglie membranose ridotte a squame lanceolate, lunghe 5-10 mm, superiormente molto ramificati con le minuscole foglie membranose e cladodi (fusti o rami verdi che assolvono alla funzione clorofilliana) disposti a spirale, filiformi, in gruppi di 3-6, di 3-15 mm di lunghezza e 0,5 mm di diametro, diseguali, facilmente decidui.

Fiori ascellari solitari, pendenti, su un peduncolo lungo circa 1 cm, con 6 tepali leggermente disuguali, lunghi circa 0,4 cm, di colore bianco verdastro e 6 stami.

Pur essendo tropicale resiste al freddo. Fiori pendenti con 6 tepali di 4 mm e 6 stami © Giuseppe Mazza

Pur essendo tropicale resiste al freddo. Fiori pendenti con 6 tepali di 4 mm e 6 stami © Giuseppe Mazza

I frutti sono bacche ovoidi di circa 0,5 cm di diametro, inizialmente verdi, poi di colore da arancio a rosso a maturità, tendente col tempo a nerastro, contenenti un solo seme di colore nero.

Produce fusti sotterranei con cui si espande velocemente.

Si riproduce per divisione e facilmente per seme, tanto da essere diventata infestante in alcune aree.

Specie di facile coltivazione, particolarmente attraente per l’aspetto delicato e leggero, con il vantaggio, rispetto ad altre specie di Asparagus, di essere priva di spine; presenta una elevata resistenza alle basse temperature, fino a -15 °C, e ben radicata a periodi di siccità.

Viene solitamente utilizzata per bordure e come sottobosco, sopportando sia il pieno sole che l’ombra parziale, su vari tipi di suolo, purché ben drenati, anche se si sviluppa al meglio in quelli sabbiosi e ricchi di sostanza organica, da acidi a neutri, in suoli alcalini può manifestare sintomi di clorosi.

Si adatta bene alla coltivazione in vaso, per la decorazione sia di ambienti esterni che interni, in terriccio organico con aggiunta di sabbia silicea grossolana. Viene estesamente coltivata a fini commerciali per la produzione di rami recisi, utilizzati per le caratteristiche ornamentali e la lunga durata nelle composizioni floreali.

Sinonimi: Asparagus sylvaticus Burch. ex Baker (1870); Protasparagus virgatus (Baker) Oberm. (1987).

 

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