Famiglia : Crocodylidae
Sottofamiglia : Alligatorinae alt. Caimaninae
Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo
Il Caimano yacare o Caimano paraguaiano (Caiman yacare Daudin, 1802), è membro dell’ordine Coccodrilli (Crocodylia), della famiglia Coccodrillidi (Crocodylidae), sottofamiglia … anche qui, come per il Caimano brasiliano (Caiman latirostris), il dibattito è aperto: alcuni biologi lo inseriscono in quella degli Alligatorini (Alligatorinae) mentre altri autori in quella dei Caimanini (Caimaninae) … genere Caimano (Caiman).
I nomi comuni in inglese sono Paraguayan caiman, Yacare caiman, Piranha caiman (in quanto si nutre di questi pesci), Red caiman, Southern spectacled. In spagnolo è detto Yacare de Hocico, Yacare negro, Angosto, Coscarudo, e in portoghese Jacaré, Jacará de lunetos, Jacarétinga, Yacaré, Lagarto o Tinga.
Il lemma “caiman” è d’origine spagnola e indica l’alligatore o qualsiasi coccodrillo, mentre il termine “yacare” si riferisce a Yacaré o Jacaré, un termine con cui le popolazioni indigene chiamano l’alligatore.
Fino dagli anni ’50 del secolo scorso, il Caiman yacare veniva identificato come una sottospecie del ben noto Coccodrillo dagli occhiali (Caiman crocodilus), per cui era nominato Caiman crocodilus yacare, ma i biologi tassonomisti della International Commission for Zoological Nomenclature (ICZN) ne hanno poi determinato la corretta e attuale natura di piena specie. La CITES inserisce questa specie nell’Appendice II, mentre la IUCN la considera come LRIc (Low risk, basso rischio), specie a basso rischio d’estinzione. I biologi stimano oggi una popolazione di circa 100.000-200.000 unità.
Come il Caiman latirostris (vedi scheda), anche il Caiman yacare è stato oggetto, e lo è ancora, a pressioni di natura venatoria e ambientali, che ne hanno messo in serio pericolo la sopravvivenza, anche se almeno la caccia da frodo è oggi diminuita rispetto al recente passato. Le modificazioni ambientali, indotte da fenomeni antropici, sono invece sempre più aumentate nel tempo, fino a diventare oggi la prima causa di pericolo, come spiegheremo in seguito.
Comunque, per inciso, la specie oggi è protetta da vari governi sudamericani, e questo almeno ha contribuito a mantenerne costante la popolazione. Grazie a ciò hanno ancora un’ampia distribuzione, che si sovrappone, in alcuni biotopi, anche con la serie ecologica del Caiman latirostris ed in periodi di siccità si possono formare addirittura nuclei ad alta densità.
ZoogeografiaIl Caiman yacare è endemico della parte settentrionale dell’Argentina, del Brasile meridionale, della Bolivia meridionale e del Paraguay.
Ecologia-Habitat
Tale rettile è un tipico abitante delle aree umide, sia paludi d’acqua dolce che salata, sia a canneti e lagune. Rispetto il Caiman latirostris, preferisce ambienti acquatici lentici.
Biologi delle università sudamericane e della IUCN, hanno compiuto studi di popolazione su questo rettile nel Pantanal, la più grande area umida del mondo (situata per la maggior parte in Brasile e parte in Paraguay e Bolivia), ove questo animale è di casa.
I dati sconcertanti, che provengono da tali studi, ci dicono che fino agli anni ’70 del secolo scorso, all’interno di questa immensa valle alluvionale, esistevano quasi 10 milioni di caimani paraguaiani, mentre oggi sono quasi scomparsi. Questa caduta verticale nella densità di popolazione, fu colpa, come accennato prima, del bracconaggio massivo, cui furono sottoposti per commerciarne le pelli utilizzate nella modisteria, ma anche ed in particolar modo oggi, di una costante regressione sia quantitativa che qualitativa dei biotopi disponibili per questo loricato, a causa di fenomeni antropici, quali inquinamento, bonifica delle aree umide per ottenere terreni a uso agricolo e produzione d’energia idroelettrica. Un ostacolo naturale alla caccia di frodo, sono sempre stati gli incroci spontanei che si verificano tra il Caiman yacare e il Caiman crocodilus, da cui nascono animali con una pelle meno appetibile ai fini commerciali.
In Brasile, Bolivia, Paraguay ed Argentina sono sempre più frequenti le fattorie per l’allevamento del Caiman yacare, sia per ripopolare le aree naturali, che ne sono oggi sprovviste, sia per scopi commerciali, evitando così d’intaccare gli stock in natura. Programmi di ripopolamento e d’educazione ambientale, attivati da biologi sudamericani, mirano a responsabilizzare le popolazioni indigene alla salvaguardia di questo rettile e degli innumerevoli ambienti naturali in cui vivono.
Il caimano paraguaiano si nutre di gasteropodi d’acqua dolce (lumache), pesci (in particolare piranha meridionali) e qualche serpente, ma nel caso degli esemplari più grandi anche d’uccelli acquatici e capibara.I giovani possono invece cadere vittima del Giaguaro (Panthera onca) e dell’Anaconda gialla (Eunectes notaeus).
Morfofisiologia
La livrea, per colorazione e disegni, è simile a quella del Caiman crocodilus.
Il Caiman yacare raggiunge la lunghezza di 2,5-3,0 m. Come le altre specie di caimano, presenta osteodermi sulla testa e il dorso, che sono però meno presenti lungo i fianchi, ed è da quest’ultimi che si ottiene la pelle che si concia meglio, da usare in modisteria.
Rispetto agli altri caimani, la testa è relativamente corta. Solo gli esemplari più anziani presentano denti della mandibola inferiore sporgenti all’esterno. La dentizione consiste di 72-82 denti, in media 74, così disposti: 5 premascellari, 14-15 mascellari e 17-21 mandibolari. Tali caratteristiche, vengono accentuate dall’ allevamento in cattività
Etologia-Biologia Riproduttiva
Anche in questa specie è il maschio che costruisce il nido, al suolo, lontano dal bacino d’acqua per evitare i rischi delle piene. La femmina vi depone 21-39 uova, e viene poi tumulato. In genere la deposizione ha luogo nel pieno della stagione delle piogge e la schiusa avviene verso marzo.
Oggi, a causa della pressione antropica cui questi animali sono sottoposti rispetto 50-60 anni fa, le femmine sono diventate molto più guardinghe nei confronti della prole e montano la guardia molto più assiduamente che in passato. Eccetto il Caimano nero (Melanosuchus niger), che può raggiungere la ragguardevole taglia di 6 m, le varie specie di caimani non attaccano l’essere umano, ma possono comunque infliggere ferite dolorosissime o staccare una mano.
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