Corypha lecomtei

Famiglia : Arecaceae


Testo © Pietro Puccio

 

 

La specie è originaria della Cambogia, Laos, Thailandia e Vietnam dove vive nelle foreste secche o in spazi aperti lungo i corsi d’acqua, fino a circa 600 m di altitudine, in zone caratterizzate da spiccata stagionalità.

Il nome generico deriva dal greco “coryphe” = cima, punta, con probabile riferimento alla grande infiorescenza terminale; la specie è dedicata al botanico francese Paul Henry Lecomte (1856-1934).

Nomi comuni: lan palm, thai talipot palm (inglese); dramn, satnlan, khjêh (khmer); bai lan, laan, lan (thai); là-buôn, là-buông (vietnamita).

La Corypha lecomtei Becc. ex Lecomte (1917) è una specie solitaria, monoica, monocarpica (fiorisce una sola volta e poi muore), con un fusto alto fino a circa 6 m e diametro fino a 70 cm generalmente coperto dai residui persistenti dei piccioli delle foglie cadute. Le foglie sono costapalmate, ascendenti, di colore grigio verde, larghe circa 3 m, divise in numerosi segmenti lunghi al centro 2 m e uniti alla base per circa metà della loro lunghezza, gli apici sono pendenti. I piccioli sono robusti, lunghi fino a 6 m, verdi con i bordi neri e provvisti di spine ravvicinate lunghe fino a 1 cm.L’infiorescenza è terminale, eretta, piramidale, ramificata, lunga fino a circa 10 m su un peduncolo alto 2 m, con fiori ermafroditi di colore biancastro.

La fioritura avviene quando la pianta ha raggiunto una età tra 40 e 60 anni, durante i quali la palma ha accumulato nel fusto una grande quantità di amido che si trasforma in zuccheri che servono a produrre l’enorme infiorescenza.

Foglie ascendenti larghe anche 3 m con piccioli di 6 m. La Corypha lecomtei fiorisce una sola volta e poi muore, verso i 40-60 anni d’età © Giuseppe Mazza

Foglie ascendenti larghe anche 3 m con piccioli di 6 m. La Corypha lecomtei fiorisce una sola volta e poi muore, verso i 40-60 anni d’età © Giuseppe Mazza

I frutti sono globosi, lunghi 7-8 cm, di colore bruno e contenenti un solo seme. Terminata la maturazione dei frutti, la pianta, come detto, muore. Si riproduce per seme, utilizzando contenitori piuttosto profondi, che germina in 3-6 mesi.

Palma in passato molto diffusa, in alcune zone specie dominante, ora il suo areale si è drasticamente ridotto per l’espansione dell’agricoltura e in alcune zone è a rischio di estinzione. Questa vistosa palma ha rivestito in passato una notevole importanza nella vita delle popolazioni locali.

Le fibre ricavate dai lunghi piccioli venivano utilizzate per fabbricare vele, cordami ed ancora oggi, copricapo, ceste e tanti altro oggetti di uso comune. Le grandi foglie servivano come copertura delle capanne e ripari di fortuna ed anche i frutti, pur non avendo un sapore particolarmente gradevole, venivano consumati in caso di necessità. Ma l’uso più caratteristico delle foglie era come materiale di scrittura, in particolare per i testi sacri, per la loro durata e resistenza al clima tropicale, come dimostrano i numerosi manoscritti giunti fino a noi. Le foglie venivano tagliate quando erano ancora chiuse e preparate con una precisa procedura prima di essere utilizzate per la scrittura.

La specie è poco coltivata al di fuori delle zone di origine, non esistono ad esempio molte notizie sulla sua resistenza alle basse temperature. Sembra che le foglie si danneggino a -2 °C e che l’intera pianta muoia a temperature di due, tre gradi inferiori, anche per brevissimo periodo. Non sembra particolarmente esigente in fatto di suolo e può resistere a periodi di siccità, come avviene nel suo habitat naturale.

 

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