Mangifera zeylanica

Famiglia : Anacardiaceae


Testo © Pietro Puccio

 

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Il frutto ha un profilo caratteristico. L'albero fa 30 m © Mazza

La Mangifera zeylanica (Blume) Hook. f. (1876) è originaria dello Sri Lanka dove cresce principalmente nelle foreste lungo i fiumi, sia delle zone a clima umido che in quelle relativamente secche a causa delle piogge incostanti, fino a 1000 m di altitudine.

Il nome del genere deriva dalla combinazione di uno dei nomi locali del frutto “manga” e del verbo latino “fero” = porto.

Il nome della specie viene dal latino “zeylanica” = di Ceylon (Sri Lanka) con riferimento al luogo d’origine.

Nomi comuni: “atamba”, “etamba” (singalese); “Ceylon mango”, “sri lankan mango”, “wild mango” (inglese); “mangueira de Ceilão” (portoghese).

La Mangifera zeylanica è un maestoso albero sempreverde che può raggiungere i 30 m di altezza – il più grande, albero, insieme a Campnosperma zeylanica, della famiglia delle Anacardiaceae – con corteccia leggermente fessurata di colore grigio bruno e legno tenero di colore arancio brunastro.

Le foglie sono coriacee, lanceolate o oblungo-ovate, di colore verde scuro lucido, lunghe fino a 20 cm e con apice appuntito nelle piante giovani, 7-13 cm ed apice arrotondato nelle piante adulte.

Le infiorescenze sono terminali a pannocchia, con fiori giallo-verdastri, i frutti ovoidi, lunghi 3-4 cm, hanno polpa fibrosa, teoricamente edule, ma poco appetibile.

La specie, poco coltivata, è a volte utilizzata come porta innesto della Mangifera indica.

Localmente il legno viene utilizzato per fabbricare oggetti di uso comune, piccole imbarcazioni e come combustibile.

Tutte le parti della pianta sono state variamente utilizzate nella medicina tradizionale ed oggi è una possibile fonte di composti polifenolici, in particolare la mangiferina, estratta dalla corteccia, che ha dimostrato proprietà interessanti nella lotta alle malattie cardiache e tumorali.

Sinonimi: Buchanania zeylanica Blume (1851).

 

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