Famiglia : Felidae
Testo © Dr Didier Hallépée
Traduzione italiana di Mario Beltramini
Lasciando le rive del Nilo, il gatto domestico si è diffuso in tutta l’Europa. È addirittura risalito verso il Nord, molto lontano, sino in Norvegia, dove si è confrontato con un ambiente particolarmente rude al quale ha dovuto adattarsi. È così che si sviluppò naturalmente una folta pelliccia per lottare contro il freddo.
Nell’ottavo secolo i Vichinghi irruppero in Europa, giungendo sino ai più remoti posti del Mediterraneo. Alcuni autori pensano che essi abbiano riportato con sè dei gatti dal pelo lungo dai bordi del Caspio e del Mar Nero. Così, l’Angora Turco non sarebbe estraneo alla storia del Gatto Norvegese. È forse da là che viene la leggenda dei grandi gatti bianchi che trainavano il carro di Freya, la dea della fertilità e dell’amore. È probabile che queste due origini si siano combinate per produrre nel corso dei secoli un gatto particolarmente adatto ai freddi del Nord.
Il Gatto Norvegese è stato descritto verso il 1550 da Peter Clausson Friis. Dal 1930, degli allevatori si sono interessati a preservare ed a far riconoscere l’ originalità di questo gatto. La razza è stata riconosciuta nel 1972. Il Norvegese è pure conosciuto col nome di Skogkatt.
Carattere
Il Norvegese è un gatto alto sulle zampe, il che evita al suo addome di toccare la neve e così evitarne il freddo. Le zampe posteriori sono più lunghe di quelle anteriori, una conformazione specifica per la corsa ed i salti… Maschio, da adulto, arriva ai 6-7 kg di peso; la femmina è più piccola, con un peso di circa 4 kg. Gatto dal pelo semi-lungo, è dotato di un sottopelo lanoso e di pelo di copertura idrorepellenti, originalità che non si trova in alcuna altra razza. Una abbondante gorgiera ne inquadra la testa e gli dà un’aria molto particolare.
Ha qualità di arrampicatore e di saltatore; eccelle nell’arrampicarsi sugli alberi da cui discende con la testa in giù, specificità della razza. Ha pure grandi qualità di cacciatore. La sua taglia gli permette di attaccare prede di grandi dimensioni, quali lepri, tacchini ed oche. Ha un temperamento particolarmente gradevole, molto “barattolo di colla”, molto posato, di una grandissima stabilità caratteriale. Calmo, ma sempre presente, si intende perfettamente con i varii componenti della famiglia, bambini, altri gatti, cani.
Standard
Di media grandezza, la testa forma un triangolo equilatero. Il disopra della testa e la fronte, leggermente arrotondati, sono seguiti da un naso diritto, senza curvature nè stop. Il muso non ha pinch ed il mento è fermo. Grandi, a forma di mandorla, gli occhi sono piazzati leggermente obliqui e danno al gatto un’espressione attenta e sveglia. Tutti i colori degli occhi sono autorizzati, quale che sia il colore del manto. Da medie a grandi, le orecchie sono ben aperte alla base, leggermente appuntite e poste nel prolungamento del triangolo. Viste di profilo, sono dirette in avanti. I ciuffetti (lynx tips) sono desiderabili, ma non obbligatori. Il pelo interno delle orecchie si stende sino all’angolo esterno delle stesse. Ben muscolosa, l’incollatura è di media grandezza.
Il corpo è abbastanza lungo, potente e massiccio, con una ossatura robusta; il petto è pieno e largo. Ababstanza alte, le zampe sono molto muscolose ed hanno una solida ossatura. Grandi e rotondi, i piedi hanno dei ciuffi di peli tra le dita.
Lunga, spessa alla base e ben fornita, la coda è idealmente lunga quanto il corpo. Il manto è doppio, lunghi peli di copertura, idrorepellenti e lucidi, coprono un sottopelo lanoso e danno un’impressione di pesantezza e di profondità.
Il collare è composto da lunghi peli che partono da dietro le orecchie e da un jabot molto fornito. Il collare ed i calzoncini sono voluminosi e composti unicamente da sottopelo.
La qualità della pelliccia è molto più importante del colore.
Mantello
Tutti i colori, eccetto quelli basati sul cioccolato, lilla, cannella e fulvo.
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