Felis silvestris – Asiatico, Burmese inglese, Burmilla, Tiffany

Famiglia : Felidae

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Testo © Dr Didier Hallépée

 

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Traduzione italiana di Mario Beltramini

 

Burmese anglais © Giuseppe Mazza

Burmese anglais © Giuseppe Mazza

Burmese significa birmano in inglese. Ciononostante, questa razza non ha nulla da vedere col Birmano che al giorno d’oggi è chiamato Gatto Sacro di Birmania per evitare questa confusione. I primi Burmesi discendono da Wong Mau, una gatta portata nel 1930 negli Stati Uniti da Joseph Thompson, medico militare. Questa gatta sarebbe uscita dall’incrocio tra Siamesi dagli occhi dorati e gatti di colore scuro. Incrociata con Siamesi di colore scuro, essa ha permesso di ottenere gatti di un colore unico, il motivo seppia. Questa nuova razza fu immediatamente riconosciuta negli Stati Uniti.

Questa origine spiega una alquanto forte assomiglianza tra Burmesi e Siamesi di quest’epoca, essendo la differenza essenziale il colore, laddove il gene cs del Siamese (motivo colourpoint: solo le estremità sono colorate) è sostituito dal gene cb del Burmese (motivo seppia: attenuazione del colore sul corpo, eccetto le estremità).

Con l’evoluzione dei gusti, gli allevatori hanno fatto evolvere la morfologia dei gatti. Il Siamese è divenuto molto più longilineo, il Siamese tradizionale è stato ribattezzato Thai. Quanto al Burmese, esso è evoluto da una parte verso il Burmese detto Americano (gatto di formato cobby), dall’altra verso il Burmese detto Inglese (gatto di formato semi-foreign). Questi due gatti hanno al giorno d’oggi una morfologia sufficientemente differente da essere considerati come razze diverse. Negi Stati Uniti, durante gli anni ’70, degli incroci col Persiano permisero di creare una varietà a pelo semilungo. Questa varietà è stata chiamata Tiffany. In Gran Bretagna, essa è pure chiamata Chantilly. Nel 1981, la baronessa Miranda von Kirchberg incrociò il Burmese con altre razze per ottenere altri colori. In particolare, l’utilizzo di un Persiano cincillà permise di ottenere i colori golden e silver shaded. I gatti di colore classico furono chiamati Asian. I gatti di colore golden o silver shaded furono chiamati Burmilla (BURMese chinchILLA).

Carattere

Il Burmese è un gatto dal carattere stabile ed affettuoso (a volte sovrannominato “gatto-cane”), pieno di energia, giocoso ed estremamente piacevole. Molto estroverso, possiede una forte personalità. Si dice sia chiacchierone, con una voce più dolce del Siamese.

Burmese - Brown © Giuseppe Mazza

Burmese – Brown © Giuseppe Mazza

Standard

Di taglia media. Visto di fronte, forma un corto triangolo, largo al livello degli zigomi e terminante a fuso con un muso leggermente arrotondato. La parte di sopra del cranio è larga e leggermente convessa. La fronte è leggermente arrotondata. Il naso ha uno stop netto, poi termina diritto.

La punta del naso ed il mento formano una linea diritta verticale. La mascella inferiore ha un buon spessore di mento. Un leggero pinch è ammesso nei gattini.

Grandi, gli occhi sono ben spaziati tra loro. La linea superiore degli occhi è incurvata e leggermente inclinata verso il naso. La linea inferiore è arrotondata.

Il colore è particolarmente vivo e luminoso. Nel Burmese Inglese, tutte le sfumature dal giallo all’ambra sono accettate, con preferenza per il giallo dorato. Nell’Asian ed il Burmilla, tutte le sfumature dal giallo al verde sono accettate, l’oro è preferito nei solidi ed il verde nei silver. Nel Tiffany, il colore degli occhi è in relazione con il motivo del manto. La forma, la taglia e la dislocazione degli occhi hanno più importanza del colore. Il colore degli occhi è molto sensibile alle variazioni di intensità e di tonalità della luce. Se possibile, effettuare il giudizio alla luce del giorno.

Di media taglia, le orecchie sono piazzate ben distanziate una dall’altra su un cranio leggermente arrotondato ed idealmente nel prolungamento del triangolo formato dalla testa. Larghe alla base, le loro estremità sono arrotondate. Le orecchie possono sembrare proporzionalmente più grandi nei gattini che negli adulti, e più piccole nei maschi con guance cascanti sviluppate.

Di taglia media, l’incollatura è muscolosa. Di formato semi-foreign, il corpo è di lunghezza e di dimensioni medie, sodo e muscoloso al tatto, e più pesante di quanto non sembri. Il pettorale è forte e con profilo arrotondato. Il dorso è diritto. Alquanto fini, le zampe sono proporzionate al corpo. Quelle posteriori sono leggermente più alte delle anteriori. I piedi sono ovali e ben disegnati.

Mediamente spessa alla base, la coda si affusola sino la cima arrotondata. Di media lunghezza, essa raggiunge le spalle allorchè è allungata lungo il corpo. Nell’Asian, il Burmese Inglese ed il Burmilla, la pelliccia è quasi senza sottopelo, corta, fine, brillante come seta al tatto e ben allungata sul corpo. Nel Tiffany, la pelliccia semilunga è sericea e fine con poco sottopelo. Brillante, è più lunga al livello del collaretto, il posteriore, sotto il ventre e sulla coda.

Burmese - Chocolate © Giuseppe Mazza

Burmese – Chocolate © Giuseppe Mazza

Incroci autorizzati

Tutti, tra Asian, Burmese Inglese, Burmilla e Tiffany.

Mantello

Nei gatti color seppia, il colore del manto si intensifica verso le estremità delle zampe, della coda, della maschera e delle orecchie che sono più scure. Sono accettate tolleranze per il colore e la trama del manto nei gattini ed i giovani gatti.

Per quanto riguarda i colori autorizzati, ecco il dettaglio razza per razza.

Asian: tutti i colori, a parte il bianco, motivo tradizionale.

Burmese Inglese: tutti i colori, motivo seppia

Burmilla: tutti i colori, motivo tradizionale o seppia, motivi golden shaded, golden shell, silver shaded e chinchilla unicamente.

Tiffany: tutti i colori, modelli e motivi ammessi nell’Asian, Burmese e Burmilla.

 

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