Famiglia : Zingiberaceae
Testo © Pietro Puccio
Come per molte specie in coltivazione da tempi remoti, non è esattamente noto il luogo di origine del Zingiber officinale Roscoe (1807), si suppone sia il sud della Cina e l’India.
Il nome generico deriva dal latino “zinziber” (tardo latino “gingiber”), in greco “ziggiberis”, che sembra derivare dal nome in lingua prakrit “singabera”, che a sua volta deriverebbe dal sanscrito “srngavera” o “shringavera”, che significa a forma di corno di cervo, con riferimento ai rizomi ramificati; il nome specifico deriva dal latino “officina” = fabbrica, laboratorio, quindi relativo alla farmacia, ovvero che contiene sostanze medicamentose.
I nomi comuni più utilizzati sono: “zenzero” (italiano); “zangabîl”, “skînzhbîr” (arabo); “ginger”, “canton ginger”, “culinary ginger”, “common ginger”, “stem ginger” (inglese); “gingembre”, “gingembre commun”, “gingembre officinal”, “gingembre traditionnel” (francese); “Inbwer”, “ingwer” (tedesco); “jengibre”, “kion” (spagnolo); “gengibre”, “ingever” (portoghese).
Pianta erbacea perenne, presenta rizomi tuberosi, carnosi, ramificati ed aromatici, con fusti sottili alti fino ad 1 m simili a canne; le foglie lanceolate sono lunghe fino a 30 cm e larghe 2,5 cm, di colore verde scuro.
Le infiorescenze, che nascono direttamente dai rizomi, sono spighe compatte alte 25-30 cm con brattee verde chiaro da cui spuntano fiori giallo-verdastri dal labello centrale con strisce porpora punteggiate di giallo crema.
I frutti sono capsule deiscenti (che si aprono cioè a maturità lungo linee di minore resistenza) di colore rosso contenenti piccoli semi neri con arillo (involucro che in alcune specie avvolge tutto o in parte il seme) bianco.
Si riproduce solitamente per divisione, raramente da seme (molte varietà in coltivazione sono sterili o fioriscono raramente).
Da tempi remoti i suoi rizomi sono variamente utilizzati sia nella medicina tradizionale che nella aromatizzazione di cibi e bevande. Oggi la sua coltivazione è diffusa in tutti i paesi tropicali e subtropicali, ma è l’India che attualmente detiene il primato con circa il 50 % della produzione mondiale.
Per una crescita ottimale necessita di suoli ricchi, mantenuti umidi durante il periodo vegetativo, ed una esposizione in pieno sole o in ombra parziale.
Sinonimi: Amomum zingiber L. (1753); Zingiber zingiber (L.) H.Karst. (1880); Amomum zinziba Hill (1770); Zingiber aromaticum Noronha (1790); Amomum angustifolium Salisb. (1796); Zingiber missionis Wall. in J.D.Hooker (1892); Zingiber officinale var. cholmondeleyi F.M.Bailey (1900); Zingiber cholmondeleyi (F.M.Bailey) K.Schum. in H.G.A.Engler (1904); Zingiber officinale var. macrorhizonum Makino (1933); Zingiber officinale var. rubens Makino (1933); Zingiber officinale f. macrorhizonum (Makino) M.Hiroe (1971); Zingiber officinale f. rubens (Makino) M.Hiroe (1971); Zingiber sichuanense Z.Y.Zhu, S.L.Zhang & S.X.Chen (1987); Zingiber officinale var. sichuanense (Z.Y.Zhu, S.L.Zhang & S.X.Chen) Z.Y.Zhu, S.L.Zhang & S.X.Chen (1992); Zingiber officinale var. rubrum Theilade (1996 publ. 1998).