Famiglia : Felidae
Testo © Dr Didier Hallépée
Traduzione italiana di Mario Beltramini
Laciando le rive del Nilo, il gatto domestico (Felis silvestris catus), discendente del gatto selvatico africano (Felis silvestris lybica), ha seguito le rotte mercantili percorse dalle carovane, si è imbarcato a bordo dei velieri ed ha accompagnato le legioni romane nel loro ritorno a Roma. Da là, si è diffuso progressivamente verso tutta l’Europa, e, ben più tardi, verso il nuovo mondo. Protettore dei raccolti in Egitto, è divenuto cacciatore di ratti e di altri animali nocivi sul vecchio continente, assumendo così un ruolo modesto contro la propagazione della peste nera. Per lungo tempo animale utile, ha vissuto di più in prossimità dell’uomo che con altri gatti. La sua reputazione di animale del diavolo ed il suo ruolo di animale famigliare con le streghe gli hanno talvolta valso degli inconvenienti.
In Europa, il gatto ha conservato la diversità genetica delle sue origini e l’ha d’una parte arricchita adattandosi alle condizioni estreme di certi paesi, e dall’altra incrociandosi a volte col suo cugino, il gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris). È a partire dal XVI secolo, che diviene animale di compagnia. Nel XX secolo, i progressi della lotta contro i ratti nelle città e poi nelle campagne, gli tolgono progressivamente il ruolo di animale di utilità e ne fanno definitivamente un animale di piacere anche se esistono ancora alcune popolazioni di gatti di strada in libertà nelle nostre agglomerazioni.
Nel XIX e XX secolo c’è lo sviluppo dei gatti di razza, la ricerca dello standard, della bellezza e, a volte, dell’originalità.
Verso la fine del ventesimo secolo, ci si è finalmente accorti del tesoro che il nostro gatto di casa rappresentava. Malgrado una grande diversità di colori ed un pool genetico molto ricco, esso presenta una morfologia alquanto omogenea, ciò che gli ha valso l’erezione al rango di razza. Ed in quanto tale, è stato designato come gatto europeo, poi European Shorthair.
Ben poche cose differenziano il nostro gatto di casa tradizionale del gatto di razza europeo: sono la conformità ad uno standard e l’esistenza di una filiazione attestata da un pedigree che ne fanno la differenza.
In altre regioni del mondo, il gatto domestico ha avuto una evoluzione alquanto diversa ed ha potuto acquisire caratteristiche locali leggermente differenti. Là pure il tesoro così costituito col passare del tempo ha finito per essere riconosciuto ed è così che sono nati il British Shorthair, l’American Shorthair o il Mau arabico.
Carattere
Il gatto europeo è robusto, agile, rustico e giocoso, capace di adattarsi con facilità a nuove situazioni. Del passato felino conserva il carattere malizioso, curioso, coraggioso ed a volte un po’ ladruncolo. I gattini alla nascita sono fragili ed hanno bisogno di cure molto attente da parte della madre durante il primo mese e della presenza di questa sino a 3 mesi circa. È da là che proviene il suo lato docile ed affettuoso, ricercando la compagnia e le carezze.
Delle origini feline del passato di gatto di strada, ha conservato grandi qualità di cacciatore, una istintiva diffidenza ed un gusto per l’indipendenza e la libertà. Molto esploratore, non esita ad andare a vedere ciò che succede un pò più in là ed aumenta progressivamente il proprio territorio. Ma è pure casalingo, molto attaccato alla sua tana od alla casa verso le quali sempre fa ritorno… a meno che non si sia perduto.
È l’essere stato allevato in famiglia, manipolato già dalla prima età e coperto di affetto dalla sua famiglia umana, che lo rendono un animale particolarmente tenero ed attaccato all’uomo. Se allevato senza contatto umano nella più tenera infanzia e sottomesso alle vicissitudini della vita di un gatto randagio, la sua diffidenza istintiva prenderà il sopravvento e rifuggirà il contatto umano seppur mostrando una strana attrazione per questo bizzarro animale a due gambe: potrà essere domato e finirà per apprezzare la vicinanza dell’uomo e gli agi del suo ambiente. Si degnerà di essere accarezzato, senza pertanto lasciarsi manipolare.
Lo Shorthair Europeo è un gatto di razza dalla filiazione dovutamente certificata da un pedigree, allevato in famiglia ed in contatto ravvicinato con gli umani sin dalla nascita.
Così, egli conserva il meglio delle proprie origini feline con tutte le qualità che ci si attende da un compagno col quale si divide una buona parte della propria esistenza.
Standard
Più lunga che larga, la testa è abbastanza rotonda con delle guance ben sviluppate. La fronte ed il cranio sono leggermente arrotondate. La base del naso è ben definita, senza stop ma con un leggero cambiamento di direzione.
Il naso è diritto, di lunghezza media e di uguale larghezza per tutta la sua lunghezza. Ben definito, il muso è forte ma senza pinch. Il mento è fermo.
Da medi a grandi, gli occhi sono rotondi e leggermente obliqui. Il colore, che va dall’arancio al giallo ed al verde, deve essere il più brillante, luminoso ed uniforme possibile.
Di media taglia, le orecchie sono alla base tanto alte quanto larghe. Sono ben spaziate tra loro ed hanno un’estremità leggermente arrotondata. Muscolosa e soffice, l’incollatura è di media taglia.
Di tipo semi-foreign, il corpo è di taglia da media a grande e si inscrive in un rettangolo. L’ossatura è forte e la muscolatura potente. Il dimorfismo sessuale è pronunciato. Forti e solide, le zampe sono di media lunghezza con piedi rotondi. Spessa alla base, la coda è di media lunghezza e si affina verso la punta arrotondata. Corto, denso e lucido, il pelame è allungato sul corpo senza eccessivo sottopelo.
Mantello
Tutti i motivi eccetto il colorpoint. Tutti i colori eccetto quelli basati sul cioccolato, lilla, cannella e fulvo.
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