Famiglia : Musaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’India (Arunachal Pradesh e Assam) e Myan- mar settentrionale, dove vive nelle foreste umide a basse altitudini.
Secondo alcuni il genere fu dedicato al medico e botanico romano Antonio Musa (63 a.C.-14 d.C.), secondo altri il nome deriva dall’arabo “mawzah” = banana; il nome specifico è il termine latino “velutina” = vellutata, derivato dal latino medioevale “velutum” = velluto, con riferimento alla superficie dei frutti.
Nomi comuni: Assam banana, baby pink banana, fuzzy banana, hairy banana, ornamental red banana, pink banana, pink-fruited banana, pink velvet banana, red thai banana, self-peeling banana velvet pink banana (inglese); bananier à fleurs roses (francese); banana rosa (italiano); bananeira de jardim, bananeira ornamental (portoghese); banano rojo, guineo rosado (spagnolo); kenia-banane (tedesco).
La Musa velutina H.Wendl. & Drude (1875) è una pianta erbacea monocotiledone, rizomatosa, cespitosa, con un fusto corto e sotterraneo ed uno pseudofusto, costituito dalle basi fogliari strettamente avvolgenti l’una sull’altra, di 1-1,8 m di altezza e 5-8 cm di diametro. Lo pseudofusto termina con un ciuffo di foglie ovate, di circa 1 m di lunghezza e 35 cm di larghezza, di colore verde intenso, cerose, con nervatura centrale, prominente nella pagina inferiore, di colore rosato e sottili nervature laterali parallele.
L’infiorescenza, su un peduncolo pubescente di colore rossastro, è una spiga terminale verticale con fiori tubolari di colore giallo arancio riuniti in gruppi lungo l’asse floreale, con ciascun gruppo ricoperto da una brattea lanceolata di colore rosa, caduca. I fiori alla base sono femminili o ermafroditi, che possono autoimpollinarsi, disposti in circa 5 gruppi di 3-5 fiori ciascuno, su una fila, seguiti da quelli maschili, mediamente 5 per brattea, anch’essi su una fila, caduchi. I frutti, su un corto peduncolo, sono bacche lunghe circa 7 cm, troncate bruscamente all’apice, di colore rosa violaceo, pubescenti, con tre o più costolature, dalla polpa bianca in cui sono immersi numerosi semi neri, tubercolati, schiacciati, di circa 5 mm di diametro e 2-3 mm di altezza. I frutti si aprono spontaneamente a maturità (deiscenti) e sono da ritenere non commestibili per la numerosa presenza dei durissimi semi, anche se la polpa è di sapore gradevole, appena acidulo.
Dopo la fioritura lo pseudofusto muore, ma dal rizoma continuano a prodursi nuovi polloni. Si riproduce facilmente per divisione e per seme che va preventivamente scarificato, per intaccarne la superficie dura ed impermeabile, o immerso per 2-3 giorni in acqua prima della messa a dimora in substrato sabbioso, mantenuto umido, alla temperatura di 22-26 °C e in posizione luminosa; i semi possono impiegare un mese o più per germinare.
La Musa velutina è uno dei banani ornamentali più diffusi, non solo per le sue intrinseche caratteristiche, ma anche per la velocità di crescita, la rusticità a livello di rizoma e la facilità con cui fiorisce e fruttifica in vaso in appartamento. Coltivabile in piena terra nelle zone a clima tropicale, subtropicale e temperato, resistendo a temperature fino a circa -5 °C, pur con la perdita della parte aerea, e a qualche grado in meno a livello di rizoma, se è stato ben pacciamato, rispuntando in primavera e fiorendo a fine estate. Grazie alla sua velocità di crescita è infatti l’unica Musa che riesce a completare il ciclo vitale, partendo dal rizoma, in circa 20 settimane.
Richiede una esposizione in pieno sole o leggera ombreggiatura, terreno leggero, ben drenato, ricco di sostanza organica, acido o neutro, mantenuto costantemente umido nei mesi più caldi, ed una posizione riparata dal vento che danneggerebbe le foglie. In vaso ed in appartamento va scelta una posizione quanto più luminosa possibile e un terriccio con le caratteristiche sopra riportate, mantenuto costantemente umido in estate, piuttosto asciutto in inverno. Nei luoghi di origine infiorescenze e frutti sono utilizzati sia nelle cerimonie religiose che nelle festività in genere.
Sinonimi: Musa dasycarpa Kur (1867).