Famiglia : Acanthaceae
Testo © Pietro Puccio
La Ruttya fruticosa Lindau (1894) è originaria dell’Africa tropicale orientale (Etiopia, Somalia, Kenia e Tanzania).
Il genere è dedicato al medico e naturalista inglese John Rutty (1697-1775); il nome specifico latino “fruticosa” = ricca di germogli, fa riferimento al portamento ramificato della pianta.
Nomi comuni: “jammy mouth”, “rabbit ears”, “bunny ears”, “hummingbird plant”, “monkey face”, “orange bird”, “orange dragon” (inglese); “hasenohr”, “kolibri-pflanze” (tedesco); “planta coelhinho” (portoghese).
Arbusto sarmentoso, sempreverde, molto ramificato, alto 2-3 m, con foglie opposte ovate, di colore verde chiaro lucido, lunghe 6-8 cm. Le infiorescenze sono terminali o laterali portanti fino a cinque fiori tubolari di forma inusuale, ricchi di nettare, di 5-7 cm circa di lunghezza, con due petali colore rosso arancio, quello superiore bilobato, quello inferiore retroflesso e trilobato, con macchia di colore alla base dal rosso scuro al nero.
Il frutto è una capsula ellissoide di colore bruno, contenente fino a quattro semi che, come per altre specie della famiglia, vengono lanciati a distanza all’apertura della capsula a maturità. Si riproduce per seme e per talea.
Specie poco diffusa, è coltivabile nelle zone a clima tropicale, subtropicale ed anche temperato, dove però si comporta da semidecidua o, in caso di periodi particolarmente freddi, da rustica a livello radicale, perdendo cioè la parte aerea, per rispuntare in primavera dalle radici. Non è particolarmente esigente in fatto di suolo, pur essendo tendenzialmente acidofila, e vegeta bene sia in pieno sole che in ombra parziale; piante ben stabilizzate possono sopportare brevi periodi di siccità.