Testo © Giovanni Felici
Famiglia: Pyronemataceae Corda, 1842.
Genere: Otidea Persoon 1801, Fuckel.
Specie: Otidea onotica Persoon1801, Fuckel.
Descrizione della famiglia: la famiglia delle Pyronemataceae, fa parte della classe Ascomicetes, nella quale sono compresi funghi con struttura imeniale costituita da particolari tipi di sporangi detti aschi, dal greco “askòs” (sacco, otre) all’interno dei quali si sviluppano le spore.
I carpofori che producono, non hanno la classica forma con gambo e cappello definiti e differenziati, come è nell’immaginario comune, ma hanno invece forma a coppa, sono infatti anche chiamati “scodelline”, con a volte un gambo appena accennato. Questa struttura morfologica è detta anche ricettacolo, poiché contiene l’imenoforo che reca gli organi riproduttivi del fungo.
Sono funghi saprofiti (si nutrono di sostanza organica morta), sono epigei, (si sviluppano fuori dal terreno) o semi ipogei (si sviluppano sottoterra a forma globosa e solo a maturazione affiorano in superficie con forma di coppa).
Descrizione del genere: al genere Otidea, dal greco “ous” (orecchio), appartengono funghi, i cui ricettacoli presentano una fenditura longitudinale che gli conferisce appunto l’aspetto di un orecchio animale, che ne rende quindi facile il riconoscimento.
Qualche problema si presenta nell’identificazione delle specie, spesso strettamente correlate o morfologicamente simili. Pertanto in taluni casi è necessaria la valutazione microscopica della combinazione di caratteristiche aggiuntive come, l’esame delle spore, la forma delle parafisi, etc. oltre le reazioni ai reagenti chimici (reagente di Melzer). Sono funghi epigei stipitati, quindi nascono fuori dal terreno e presentano un gambo, se pur poco evidente.
Descrizione della specie: la Otidea onotica dal greco “onos” (asino) e “ous” (orecchio), è comunemente conosciuta come “Orecchio d’asino”, termine che si ripropone anche in inglese come “Ear donkey” oppure “Hare’s Ear” (orecchio di lepre), o in francese “Oreille d’âne” oppure “oreille de lièvre”, con il riferimento comune all’orecchio dell’asino o della lepre, che la forma inevitabilmente richiama.
Ricettacolo: può avere dimensioni fino a 10 x 5 cm, con la tipica forma di orecchio allungato che ricorda appunto l’orecchio d’asino, da cui il nome. La superficie esterna è sterile, di colore giallo-ocra tendente a scurirsi con l’invecchiamento, di aspetto “pruinoso” (coperta di un velo farinoso più o meno persistente), la base è bianca “tomentosa” (coperta da fine peluria).
Imenoforo: si trova sulla superficie interna del ricettacolo, è liscio di colore rosato con sfumature ocra.
Gambo: è presente, ma appena accennato.
Carne: biancastra sottile a consistenza elastica, con odore e sapore non definibili.
Microscopia: spore bianche in massa, aschi opercolati, cilindrici, 150-200 x 9,5-10,5 µm contenenti otto spore ellissoidi, biguttulate (contengono due minuscole gocce oleose al loro interno) 12-15 x 6-8µm. Parafisi strette, di solito con estremità uncinate o curve.
Habitat: cresce sui residui vegetali (rami o foglie) soprattutto nei boschi di latifoglie, nel periodo estate-autunno, solitamente con molti individui a volte raggruppati o cespitosi.
Commestibilità: sono funghi commestibili ma di scarso valore.
Note: il nome “orecchio di lepre”, come spesso viene anche definito questo fungo, non è perfettamente attinente alla specie, in quanto lo stesso ricondurrebbe alla specie Otidea leporina Batsch 1783, Fuckel 1870, simile ma più piccola (5×3 cm), con imenoforo bruno porpora e la superficie esterna alutacea (color cuoio chiaro) o rossiccia, cresce sempre cespitosa su lettiera di conifere.
Sinonimi: Peziza onotica (Person 1801), Scodellina onotica (Gray 1821).