Neoregelia carolinae

Famiglia : Bromeliaceae


Testo © Pietro Puccio

 

La varietà ’Tricolor’ è la più diffusa © Giuseppe Mazza

La varietà ’Tricolor’ è la più diffusa © Giuseppe Mazza

La Neoregelia carolinae (Beer) L.B.Sm. (1939) è originaria delle foreste pluviali del Brasile orientale.

Il genere è dedicato al botanico tedesco Eduard August von Regel (1815-1892) con l’aggiunta del prefisso greco “néos” = nuovo per distinguerlo dal preesistente genere Regelia della famiglia delle Myrtaceae ; la specie è dedicata a Carolina Morren, moglie dell’editore della rivista La Belgique Horticole, Charles Jacques Édouard Morren (1833-1886), un’autorità nel campo delle Bromeliaceae.

Nomi comuni: “blushing bromeliad”, “cartwheel plant” (inglese); “néorégélie de Caroline” (francese); “argelia”, “noeregelia” (spagnolo); “neoregelie”, “nestananas” (tedesco).

Specie erbacea sempreverde, monocarpica (fruttifica una sola volta e poi muore), acaule, epifita, alta circa 20 cm con una rosetta imbutiforme di foglie nastriformi di colore verde lucido, lunghe circa 20 cm e larghe 3 cm, dai margini spinosi, che formano al centro una cavità normalmente riempita di acqua. Le foglie che circondano la cavità centrale prima della fioritura diventano di colore rosso vivo, colorazione che permane per circa un anno, mentre l’infiorescenza è costituita da un racemo estremamente corto con piccoli fiori di color lavanda situati allo stesso livello e pressoché nascosti al fondo della cavità.

Si riproduce normalmente per divisione, la pianta prima di morire dopo la fioritura produce alla base nuove piante che possono essere staccate quando hanno raggiunto una dimensione pari almeno ad un terzo di quella della pianta madre, la riproduzione per seme è generalmente riservata alla ibridazione. Una delle varietà più antiche, ed ancor oggi tra le più popolari, è la Neoregelia carolinae ‘Tricolor’ (foto) con strisce color crema e verde sulle foglie ed una diffusa sfumatura rosa, più accentuata al centro della rosetta, specie in condizioni di elevata luminosità. Specie coltivabile all’aperto nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido dove può essere utilizzata per creare masse di colore o bordure di grande effetto ornamentale. Richiede molta umidità ed una elevata luminosità per una maggiore vividezza della colorazione, ma non il sole diretto.

In vaso, nelle ormai sue innumerevoli varietà, è forse la più usata del genere per la decorazione di interni, dove riesce a dare una nota di colore di lunga durata anche ad angoli bui. In appartamento va collocata preferibilmente in una posizione luminosa, ma si adatta anche a situazioni di scarsa luminosità; le temperature è bene che si mantengano sopra i 14°C, ideali 18-22°C, con un substrato molto drenante, che può essere costituito da torba e sabbia o altri inerti (agriperlite, vermiculite ecc), mantenuto leggermente umido, e con un po’ d’acqua al centro della rosetta se le temperature sono superiori ai 18°C, con temperature inferiori c’è il rischio di insorgenza di marciumi, in ogni caso è bene evitare subito dopo la fioritura la permanenza dell’acqua che provocherebbe il marciume dei residui dei fiori con conseguente sgradevole odore. In presenza di acqua molto calcarea, per evitare antiestetici depositi al centro della rosetta, utilizzare acqua demineralizzata; in estate e nei climi caldi è bene rinnovarla frequentemente per evitare che diventi un focolaio larvale di zanzare.

Sinonimi: Bromelia carolinae Beer (1856); Billbergia meyendorffii Regel (1857); Nidularium carolinae Lem. (1858); Nidularium meyendorffii (Regel) Regel (1859); Regelia meyendorffii Lem. (1860); Karatas carolinae (Beer) Antoine (1884); Karatas meyendorffii (Regel) Antoine (1884); Karatas olens G.Nicholson (1885); Aregelia carolinae (Beer) Mez (1896); Neoregelia carolinae var. tricolor M.B.Foster (1953); Neoregelia carolinae f. tricolor (M.B.Foster) M.B.Foster ex L.B.Sm. (1967).

 

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