Famiglia : Caesionidae
Testo © Giuseppe Mazza
I Fucilieri sono pesci noti per il corpo allungato e tornito come un proiettile, e il Caesio caerulaurea Lacepède 1801, volgarmente noto come Fuciliere blu e oro, non fa certo eccezione alla regola.
Appartiene alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, all’ordine dei Perciformes ed alla famiglia dei Caesionidae, un gruppo di pesci che conta 4 generi e circa 23 specie, talora presenti anche nelle acque salmastre. Una famiglia caratterizzata da nuotatori instancabili che si muovono in branchi spesso imponenti. Pesci imparentati ai Lutjanidae, ma dalla bocca molto più piccola perché si nutrono esclusivamente di zooplancton.
Il nome generico Caesio deriva dal termine latino “caesius”, grigio-azzurro, l’aggettivo che gli antichi Romani davano al luminoso scintillio degli occhi azzurri o a quello dell’argento, mentre il termine specifico caerulaurea ci ricorda, ancora una volta in latino, che la livrea di questi pesci associa il colore del cielo al giallo oro.
Zoogeografia
Caesio caerulaurea ha una diffusione vastissima nell’Indo-Pacifico tropicale eccetto il Golfo Arabico. Dal Mar Rosso al Sudafrica incluso il Madagascar e le adiacenti isole Comore, Mayotte, Riunione, Maurizio e Seychelles. Poi lo troviamo alle isole Chagos, alle Maldive, lungo le coste indiane e dello Sri Lanka. Verso levante è presente ovunque: dall’Australia al Giappone, raggiungendo a Sud la Nuova Caledonia e ad Est le Fiji, Tonga e Samoa.
Ecologia-Habitat
Il Fuciliere blu e oro è una specie pelagica che nuota a mezz’acqua, non lontano dalle formazioni madreporiche, spesso in branchi numerosi fra 1 m e 50 m di profondità.
Frequente nelle lagune, si concentra spesso, frammisto ad altri Caesionidae, dove la corrente è ricca di zooplancton: copepodi, cladoceri, più le uova e le larve dei pesci e di vari abitanti del reef.
Morfofisiologia
Caesio caerulaurea può raggiungere i 35 cm di lunghezza, anche se il pescato si aggira in genere sui 25 cm.
La bocca, piccola e obliqua, è protrusibile, può cioè proiettarsi in avanti per afferrare rapidamente il cibo coi minuscoli denti conici.
La lunga pinna dorsale reca 10 raggi spinosi e 14-16 inermi, mentre l’anale, più corta, mostra 3 raggi appuntiti e 10-12 molli. Le pinne pelviche hanno un raggio spinoso e 5 molli; le pettorali 17-22 raggi inermi, e la caudale è biforcuta, la forma tipica dei pesci che nuotano quasi senza sosta.
Nel Fuciliere blu e oro, la zona dorsale è bluastra per non farsi notare dai predatori che guardano dall’alto verso il basso mentre il ventre è chiaro per confondersi, visto dal basso, con la luccicante superficie del mare. E per meglio ingarbugliare le idee ai malintenzionati, sopra la linea laterale nera corre una fascia dorata enfatizzata sui due lati da fasce turchesi.
Si distingue dall’analogo Pterocaesio tessellata, più piccolo, che ha la fascia gialla molto più stretta e smorta, e da Pterocaesio chrysozona per le punte nere che questa specie reca agli apici della pinna caudale, mentre in Caesio caerulaurea tutta la parte centrale della biforcazione caudale è nera e disegna una forbice.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Il Fuciliere blu e oro è un pesce sociale che accoglie spesso nei branchi altre specie di fucilieri, accumunati dalla ricerca del cibo.
La riproduzione dovrebbe essere un fatto di coppia, ma vari maschi colgono l’occasione per partecipare attivamente alle nozze.
Quando una femmina è pronta a deporre libera infatti nell’acqua un odore particolare con un’ora o un’ora e mezza di preavviso.
I pretendenti gagliardi si fanno avanti stimolando con spintarelle e beccate l’addome gonfio d’uova della femmina. Questa deve scegliere, in genere, fra 2-6 maschi e alla fine inizia una danza di risalita a spirale col prescelto per deporre a più riprese le uova, tornante dopo tornante verso la superficie, dove vengono meglio disperse dalle correnti.
Gli altri pretendenti lasciano fare, rientrando nel branco, ma seguono con lo sguardo la coppia e ad ogni rilascio raggiungono fulminei il luogo dove il prescelto ha fecondato le uova per aggiungere anche i loro gameti. Un regalo di nozze certamente utile alla sopravvivenza della specie, come conferma l’enorme diffusione di questo pesce.
Vista la spiccata mobilità e le dimensioni, Caesio caerulaurea non è certo minacciato dal mercato acquariofilo, ma viene sacrificato come esca per i tonni e localmente molto pescato per l’alimentazione umana.
Non è tuttavia un animale a rischio, considerato il vasto aerale di diffusione e la buona resilienza con un raddoppio possibile della popolazione in meno di 15 mesi (2021). Ne consegue che l’indice di vulnerabilità della specie è basso, segnando oggi 26 su una scala di 100.
Sinonimi
Smaris mauritianus Quoy & Gaimard, 1824; Caesio maculatus Cuvier, 1830; Caesio azuraureus Rüppell, 1830; Caesio nori Montrouzier, 1857.