Famiglia : Arecaceae
Testo © Alessandro Marini
Pinanga crassipes Becc. è una specie monoica di medie dimensioni nativa del sottobosco delle foreste pluviali del Borneo, dove è molto diffusa.
Il nome del genere Pinanga deriva dalla latinizzazione del nome malese “pinang” che viene dato a questo gruppo di palme, con oltre 170 specie riconosciute.
Il nome della specie crassipes deriva dai termini latini “crassus”, che significa grosso e “pes” che significa piede, in questo caso gambo, e fa riferimento alle dimensioni del fusto relativamente grandi rispetto ad altre specie di questo genere, come per esempio Pinanga coronata.
Pinanga crassipes è una specie di dimensioni limitate, generalmente multicaule, raramente solitaria, che presenta un fusto robusto, largo fino a 7 cm, che può raggiungere i 2 m d’altezza.
È un fusto dal colore variabile, a seconda dell’età e delle condizioni colturali della pianta, da verde scuro negli esemplari giovani, a giallo chiaro in quelli intermedi e infine grigio negli esemplari annosi.
Sul fusto sono molto evidenti gli anelli marroni che corrispondono alle cicatrici basali delle foglie cadute.
Spesso alla base del fusto fuoriescono massicce radici aeree che hanno lo scopo di stabilizzare la pianta.
Le foglie pinnate e coriacee possono raggiungere 1 m di lunghezza. Sono di colore verde chiaro da adulte, con il rachide di colore variabile dal verde al giallo brillante.
La nuova foglia emergente è di colore variabile dal rosso al rosa.
I sottili segmenti fogliari sono percorsi da venature evidenti.
Negli esemplari giovani le foglie sono indivise, bifide, di colore variabile dal verde chiaro al verde scuro, caratterizzate da macchie irregolari di colore contrastante, che può cambiare dal verde scuro al marrone.
Crescendo, le foglie della Pinanga crassipes iniziano a dividersi un po alla volta, nel tempo, in più segmenti irregolari, con le punte dentellate, ma mantengono la maculatura a contrasto fino alla maturazione della pianta.
I piccioli, lunghi fino a 30 cm, sono lisci, di colore variabile dal verde al giallo, e continuano sul fusto con una guina che l’avvolge completamente, lunga fino a 30 cm, dello stesso colore del picciolo.
Le infiorescenze emergono sotto le guaine fogliari. Sono molto ramificate, col rachide di colore variabile dal rosso al giallo, e portano le caratteristiche triadi di fiori composte da 2 fiori maschili e un fiore femminile, color avorio.
Sono piante che producono numerose infiorescenze e molti frutti. Questi sono in un primo tempo gialli, poi rossi ed infine neri a maturità.
Lunghi circa 1 cm, hanno forma ovale, leggermente appuntita all’apice e contengono un solo seme.
Pinanga crassipes è una delle specie più interessanti tra quelle del genere Pinanga, per i colori contrastanti delle foglie, dei piccioli, delle guaine e delle infiorescenze, ed è molto ricercata dagli orti botanici e dai collezionisti.
È una specie nettamente tropicale che ha bisogno di temperature superiori a 20 °C per crescere rigogliosa.
Originaria com’è del sottobosco delle foreste pluviali ha naturalmente bisogno di molta umidità atmosferica e non è nata per sopportare i venti, soprattutto quelli secchi che portano facilmente le piante alla disidratazione e alla morte.
Pinanga crassipes preferisce una posizione in ombra e non gradisce i raggi diretti del sole, che bruciano le foglie.
Il terreno di coltura deve essere ricco di humus e preferibilmente leggermente acido, mantenuto sempre umido perché è una pianta che non sopporta la siccità.
Il substrato deve essere per contro anche molto ben drenato ed a questo scopo si può aggiungere sabbia e agri perlite per renderlo sufficientemente poroso.
Può essere riprodotta per divisione dei cespi, ma più facilmente per seme che germina in 1/3 mesi in ambiente caldo.
Non sono conosciuti sinonimi per questa specie.