Famiglia : Arecaceae
Testo © Alessandro Marini
Veitchia subdisticha (H.E.Moore) C.Lewis & S.Zona, 2011, è endemica delle Isole Salomone, dove è distribuita nelle foreste pluviali a basse e medie altitudini. Il suo habitat è minacciato dall’agricoltura e dagli insediamenti umani, ma la specie non è ancora stata classificata nella IUCN Red List.
Il nome del genere Veitchia è stato dedicato ad una famiglia di influenti vivaisti inglesi attiva dal XVIII al XX secolo, i cui più noti esponenti furono James Veitch Jr. e suo figlio John Gould Veitch, che importarono in Europa molte specie di piante rare.
Il nome della specie subdisticha fa riferimento alla disposizione dei fiori sull’infiorescenza e deriva dalla composizione del prefisso sub, che significa “quasi” con i termini greci dίs (due volte) e stíchos (fila), che significano “disposto su due file”.
Questa specie è stata recentemente riclassificata dal genere Drymophloeus al genere Veitchia a seguito dei risultati di uno studio molecolare sulla sottotribù Ptychospermatinae, a cui i due generi Drymophloeus e Veitchia appartengono. Lo studio è stato pubblicato da Carl Lewis e Scott Zona nell’American Journal of Botany nel 2011.
Ha dimensioni medie, con un fusto solitario che può arrivare a 14 m con diametro fino a 30 cm, di colore marrone/grigio. Il fusto è dritto e sottile ed è caratterizzato da anelli scuri corrispondenti alle cicatrici delle basi fogliari cadute. In molti esemplari il fusto cresce su un piccolo cono di radici aeree, alto al più 25 cm e largo come la base del tronco.
La corona fogliare è moderatamente densa ed è costituita da foglie pinnate lunghe fino a 2,5 m, fortemente ed elegantemente arcuate dalla metà del rachide. Le foglie presentano molti segmenti fogliari, lunghi fino a 40 cm, di colore verde brillante superiormente e verde più chiaro inferiormente. I segmenti fogliari sono lanceolati, dritti e larghi fino a 10 cm, con spessore consistente, ed hanno la caratteristica di avere l’apice troncato ed irregolarmente dentellato. Sono inseriti sul rachide in modo da formare una sezione a V. Questi elementi conferiscono alla corona un aspetto lussureggiante.
Le foglie hanno piccioli molto corti di colore verde/grigio, ma che diventano quasi neri alla base, nel punto in cui il picciolo si unisce alla guaina fogliare.
La guaina è lunga fino a 120 cm ed avvolge completamente il fusto. È di colore verde/grigio, coperta di tomento chiaro che a volte la fa sembrare quasi bianca.
L’infiorescenza emerge al di sotto della guaina fogliare, in corrispondenza degli anelli del fusto ed è lunga fino ad 80 cm e ramificata in 3/4 ordini.
La specie è monoica e i fiori maschili e femminili sono sulla stessa infiorescenza, disposti secondo l’arrangiamento tipico che dà il nome alla specie.
I frutti sono prodotti in grande quantità e sono ovoidali, lunghi fino a 2 cm e larghi poco più di 1 cm. Il loro colore è dapprima verde, poi giallo e rosso a maturazione. I semi sono rotondi, lunghi fino a 1 cm e larghi 0,5 cm.
I frutti sono carnosi e succosi; la popolazione locale ne fa occasionalmente uso alimentare.
I nomi comuni con cui la palma viene chiamata sono basibasi, mamawa, ori.
Veitchia subdisticha non è facilmente reperibile in coltivazione, nonostante le indubbie doti estetiche, e si può osservare soprattutto negli orti botanici e nelle grandi collezioni private.
Si presta molto bene ad essere utilizzata come esemplare isolato o in gruppo di piante di diverse altezze.
Come le altre specie del genere Veitchia è molto rapida nella crescita, nei climi adatti.
Preferisce posizioni riparate ed ombrose da giovane, poi crescendo si adatta al pieno sole. Non è esigente sulla composizione del terreno, ma ama i suoli umidi molto ben drenati. In coltivazione non si deve far asciugare il terreno tra una innaffiatura e l’altra. Non ama i venti forti.
È una specie strettamente tropicale e cresce bene nella fascia subtropicale e nelle aree dove non gela mai. La temperatura minima non può scendere sotto i 5 °C, altrimenti la pianta può riportare seri danni, fino alla morte.
Sinonimi: Rehderophoenix subdisticha H.E.Moore,1966; Drymophloeus subdistichus H.E.Moore, 1969.