Odezia atrata

Famiglia : Geometridae


Testo © Prof. Santi Longo

 

Di origine paleartica e attualmente rara in vari luoghi, la Falena spazzacamino (Odezia atrata) è presente in tutta Europa, nei Balcani e in Mongolia.

Di origine paleartica e attualmente rara in vari luoghi, la Falena spazzacamino (Odezia atrata) è presente in tutta Europa, nei Balcani e in Mongolia © bellemma

Odezia atrata (Linnaeus, 1758) è un Geometridae comunemente noto come Falena spazzacamino per il colore bruno scuro degli adulti a cui si riferisce lepiteto specifico atrata, annerito in latino.

In inglese il Lepidottero è noto come “Chimney Sweep”, in tedesco “Rouwspanner” e in svedese “Sotmatare”.

Descritta da Linneo nel 1758 come Phalaera atrata la specie è stata trasferita al genere monospecifico Odezia da Boisduval, che lo istituì nel 1840 dedicandolo a una donna della sua famiglia.

Eccola vista ventralmente. Come indica il nome volgare le ali di Odezia atrata sono nerastre, salvo le anteriori, col margine estremo e la frangia apicale di peli bianchi.

Eccola vista ventralmente. Come indica il nome volgare le ali sono nerastre, salvo le anteriori, col margine estremo e la frangia apicale di peli bianchi © Ian M. White

Zoogeografia

La specie di origine paleartica, era un tempo molto comune, attualmente è rara in diversi luoghi e si ritiene che le sue popolazioni siano scomparse da molte zone.

La falena spazzacamino è diffusa in tutta Europa, dove è segnalata nella penisola iberica, in quella Finno Scandinava centrale, in Italia e nelle isole britanniche. È presente anche nei Balcani e in Mongolia.

Frequente nei campi, Odezia atrata si nutre con la sua spirotromba di nettare, melate o di succhi di frutti maturi. L’apertura alare è di 24-30 mm.

Frequente nei campi, Odezia atrata si nutre con la sua spirotromba di nettare, melate o di succhi di frutti maturi. L’apertura alare è di 24-30 mm © raeubertochter

Ecologia-Habitat

Odezia atrata vive nelle zone europee a clima temperato e fresco, dove è presente ai margini di foreste e boschi, nei prati moderatamente umidi, lungo le rive di stagni, nonché nelle zone agricole e in quelle urbane e suburbane, dove crescono le Apiacee ospiti dei generi Conopodium, Anthriscus e Angelica. Le larve, nutrendosi delle foglie, causano spesso defogliazioni.

Morfofisiologia

Col tempo, a qualche giorno dallo sfarfallamento, la livrea di Odezia atrata tende al marrone scuro a parte i margini apicali bianchi.

Col tempo, a qualche giorno dallo sfarfallamento, la livrea tende al marrone scuro a parte i margini apicali bianchi © Paolo Mazzei

Gli adulti di colore bruno scuro, hanno un’apertura alare di 24-30 mm. Le ali anteriori misurano 12-15 mm, quasi interamente nere, con il margine estremo e la frangia apicale di peli bianchi.

Alcuni giorni dopo lo sfarfallamento la livrea diventa marrone scuro a eccezione dei margini apicali.

Paul Thierry-Mieg, ha descritto come Odezia atrata nigerrima una femmina senza il margine e la frangia apicale bianca.

Le uova hanno forma ovale e colore chiaro che diventa via via più scuro man mano che si forma l’embrione e la larva.

Un accoppiamento di Odezia atrata. Gli adulti sono attivi da maggio ad agosto, soprattutto durante le ore più luminose del giorno. Le femmine depongono sulla pagina inferiore di varie Apiacee.

Un accoppiamento. Gli adulti sono attivi da maggio ad agosto, soprattutto durante le ore più luminose del giorno. Le femmine depongono sulla pagina inferiore delle foglie di Apiacee dei generi Conopodium, Anthriscus e Angelica © Gediminas Gražulevičius

I cinque stadi larvali hanno il corpo di colore variabile dal giallo al verde con strisce dorsali più scure; sono oligopode, poiché hanno 3 paia di zampe toraciche e solo 2 di pseudozampe addominali poste al sesto e al decimo urite.

Per tale caratteristica morfologica, comune a tutti i Geometridi, si spostano in modo caratteristico, inarcando e distendendo il corpo come un compasso, dando la sensazione di misurare il terreno come i geometri.

Le larve mature raggiungono il suolo o le screpolature delle cortecce,  dove incrisalidano.

La crisalide è di colore marrone più o meno scuro.

Etologia-Biologia Riproduttiva

Gli adulti sono attivi da maggio ad agosto, soprattutto durante le ore più luminose del giorno, volano lungo i bordi di fossati e di laghi, nei prati e nelle brughiere nutrendosi di nettare, di melate o di succhi di frutti maturi.

Nelle ore notturne sono attratti dalle luci.

I maschi, appena sfarfallati vanno alla ricerca delle femmine seguendo le scie dei feromoni sessuali da esse liberati e, in relazione alla breve durata della loro vita, che si conclude con l’accoppiamento, spesso non si alimentano.

In luglio, le femmine depongono gruppi di uova sulla pagina inferiore delle foglie delle piante ospiti dove passano tutto l’inverno.

In primavera nascono le larve eruciformi che dapprima mangiano il corion delle loro uova e poi iniziano a rodere le tenere foglie delle Apiacee ospiti.

I vari stadi larvali, per sfuggire agli uccelli, ai rettili, alle Mantidi e ad altri predatori, si mimetizzano rimanendo immobili sui rametti delle piante ospiti e assumendo il colore e talora anche la forma del supporto; in tal modo scompaiono alla vista del predatore poiché i contorni del loro corpo si dissolvono e si confondono con il vegetale.

Tale mimetismo criptico e comportamentale risulta, efficace solo nei confronti dei predatori che individuano visivamente le larve ma non contro alcune specie di Imenotteri Scelionidi del genere Telenomus Haliday, 1833.

I bruchi avanzano a compasso, col movimento col movimento tipico della famiglia dei Geometridae.

I bruchi avanzano a compasso, col movimento col movimento tipico della famiglia dei Geometridae © Wolfgang Wagner

Assumono il colore e talora anche la forma del supporto, irrigidendosi immobili in caso di pericolo per sfuggire alla vista dei predatori.

Assumono il colore e talora anche la forma del supporto, irrigidendosi immobili in caso di pericolo per sfuggire alla vista dei predatori © Wolfgang Wagner

Questi iniettano infatti le loro uova nel corpo delle povere larve, dopo aver raggiunto, guidati dall’odore, la pianta ospite. Le scovano facilmente seguendo i suoni, le vibrazioni emesse e soprattutto i composti volatili, definiti cairomoni, presenti nelle loro secrezioni salivari ed i loro escrementi.

Le crisalidi che si rifugiano nelle fessure delle cortecce degli alberi o sotto le foglie nel terreno vengono infine predate da Coleotteri Carabidi.

Tuttavia la rarefazione del Geometride dipende soprattutto dall’alterazione e dal degrado degli habitat dove vegetano le piante ospiti.

Le crisalidi si trovano nascoste nelle fessure delle cortecce degli alberi o al suolo sotto le foglie.

Le crisalidi si trovano nascoste nelle fessure delle cortecce degli alberi o al suolo sotto le foglie © Wolfgang Wagner.

Sinonimi

Baptria chaerophylla (Hubner,1825) Odezia cherophyllaria (Hubner,1825); Odezia chaerophyllata (Linnaeus 1761); Odezia dalmatina Staudinger, 1920; Odezia denigrata Prout, 1934; Odezia nigerrima Thierry-Mieg,1910; Odezia perfusa, 1927; Phalaena atrata Linneo,1758; Phalaena chaerophyllata Linneo,1767; Tanagra atrata, (Linnaeus,1758).

Sottospecie Odezia aatrata atrata (Linnaeus, 1758); Odezia aatrata haraldi (Fibiger, 1997); Odezia atrata meridionalis Reisser, 1935; Odezia atrata pirenaica Gumppenberg, 1887.

 

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