Famiglia : Nymphalidae
Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo
La Driade (Minois dryas Scopoli, 1763), (le driadi erano mitiche creature dei boschi, le ninfe delle querce) è una farfalla diurna, afferente quindi al gruppo Ropalocera (Rhopalocera).
Tassonomicamente, afferisce ovviamente all’ordine dei Lepidotteri (Lepidoptera), famiglia Ninfalidi (Nymphalidae), genere Minois Hübner, 1819.
Zoogeografia
È presente nelle aree temperate dell’Europa e Asia, fino al Giappone.
Ecologia-Habitat
Specie caratterizzata da volo diurno. Frequenta specificamente i boschi radi tempe- rati, le brughiere e le distese erbose.
Morfofisiologia
I maschi di questa particolare farfalla, sono più piccoli e più scuri delle femmine, con macchie ocellate più piccole. Inoltre le ondulazioni ai margini delle ali posteriori, sono più marcate nelle femmine. Caratteri questi di dimorfismo somatico sessuale permanente.
I centri azzurri all’interno degli ocelli, in entrambi i sessi, la distinguono da specie affini. L’apertura alare è di 5-7 cm. Il lato inferiore è più chiaro, talvolta con fasce grigie sulle ali posteriori. Antenne filiformi, terminanti con clava.
Etologia-Biologia Riproduttiva
L’adulto è attivo da inizio estate a inizio autunno, specialmente nei mesi di luglio e agosto. Il bruco, è bianco sporco con disegni scuri e due fasce nerastre che si estendono sulla coda biforcuta.
Si trova in maggio su varie graminacee come Avena elatior, e specie dei generi Bromus, Dactylis, Poa, Lolium, Molinia, etc.
La pupa, di forma allungata, ovale, è bruno rossastra.
Sinonimi
Satyrus dryas Scopoli, 1763.
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