Famiglia : Lutjanidae
Testo © Giuseppe Mazza
Noto in inglese come Dentice blu e in francese come Dentice a strisce blu, forse per i potenti canini con cui afferra le prede, l’Azzannatore striato, Lutjanus kasmira (Forsskål, 1775), non è tassonomicamente un dentice, perché quelli veri, come Dentex dentex, fanno parte della famiglia degli Sparidae.
Appartiene invece alla classe degli Actinopterygii, i pesci con le pinne raggiate, al grande ordine dei Perciformes, ricco di oltre 7000 specie, ed alla famiglia dei Lutjanidae, che conta 17 generi e 113 specie presenti nei mari tropicali e subtropicali di tutto il mondo.
Pesci talora spettacolari come Symphorichthys spilurus, frequente negli acquari pubblici, ma soprattutto importanti per il consumo locale e abbondanti nelle reti.
Tant’è che il genere Lutjanus, creato da Bloch nel 1790 e assegnato a circa 70 specie, nasce dal nome locale indonesiano ed anche lo specifico kasmira è quello usato, in arabo, dai pescatori del Mar Rosso.
Zoogeografia
Lutjanus kasmira è molto comune nell’Indo-Pacifico tropicale, dal Mar Rosso e tutte le coste africane all’India e l’Australia e poi, verso Est, dal Giappone e la Nuova Zelanda alla Polinesia francese, le Isole Marchesi e Pitcairn. A partire dal 1950 è stato introdotto alle Hawaii con esemplari provenienti dalla Polinesia francese per incrementare la pesca locale e in breve ha colonizzato tutto l’arcipelago diventando la specie più abbondante nelle reti, senza fare troppa concorrenza ai dentici locali che cacciano a profondità e ambienti diversi.
Infatti, al contrario del solito, gli esemplari più grossi dell’Azzannatore striato circolano in acque relativamente basse.
Ecologia-Habitat
Lutjanus kasmira si può trovare da 3 a 265 m di profondità, anche se in genere è più abbondante fra 30 e 150 m. Gli adulti vivono in ambienti madreporici mentre i giovani sono più frequenti nelle praterie sommerse di posidonie, le formazioni di mangrovie e gli estuari.
Si è osservato che è un pesce affezionato al suo territorio con fitti banchi che si riposano durante il giorno sempre negli stessi posti, disperdendosi la notte per cacciare.
Un comportamento analogo a quanto avviene nei Caraibi con Haemulon flavolineatum o Brachygenys chrysargyreum, pesci dalla livrea simile ma appartenenti alla famiglia degli Haemulidae.
In entrambi i casi l’unione fa la forza, offrendo in più, specie quando il banco è denso e immobile, una sorta di mimetismo di gruppo perché creano una massa informe che si fonde col paesaggio. Inoltre, in caso d’attacchi, il gran numero di pesci, tutti uguali, che si muovono intorno, disorienta spesso i predatori.
Tant’è che per passare inosservata persino una triglia, Mulloidichthys mimicus, si rifugia spesso nel banco, a barbigli ripiegati, imitandone alla perfezione la livrea.
Morfofisiologia
Lutjanus kasmira può raggiungere i 40 cm di lunghezza, anche se la taglia corrente si aggira sui 25 cm.
Il corpo fusiforme, compresso sui lati, ha il profilo del capo dritto, inclinato verso il muso appuntito.
Negli adulti la fronte è color vinaccia, ma quello che balza subito all’occhio sono le quattro fasce longitudinali della livrea, blu turchesi con bordo scuro, enfatizzate dal corpo giallo.
La prima inizia sopra l’occhio raggiungendo il primo terzo della pinna dorsale. La seconda, subito sotto, più lunga, va dal bordo superiore dell’occhio a due terzi della dorsale. La terza inizia sul preopercolo e raggiunge la parte superiore del peduncolo caudale. La quarta, la più lunga, parte sotto l’occhio, allineata alla punta del muso, e finisce a metà del peduncolo.
Sotto il ventre è bianco, ornato spesso da sottili striature giallastre in parte tratteggiate.
Le scaglie sono ctenoidi e la linea laterale, molto importante per pesci che nuotano in banchi, parte dalla seconda fascia blu con 48-51 scaglie sensoriali e segue il profilo del pesce fino alla coda.
Vi è una sola pinna dorsale con 10 raggi spinosi e 14-15 molli. L’anale ha 3 raggi spinosi e 7-8 inermi. Le pettorali recano 15-17 raggi molli, le pelviche non hanno spine e la caudale negli adulti è quasi troncata.
I giovani si distinguono inoltre per la caratteristica fascia nerastra che va dalla punta del muso all’occhio.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Lutjanus kasmira si nutre di vari pesci di taglia modesta, attaccando spesso i giovani Ctenochaetus striatus, ma anche seppie e calamari, gamberetti, granchi e crostacei planctonici. Talora bruca in più alghe e fanerogame.
Si riproduce praticamente tutto l’anno a coppie che si appartano momentaneamente dal banco. Salgono nuotando a spirale verso la superficie nella colonna d’acqua sovrastante, col maschio sotto, in attesa delle uova, che becca a più riprese, per stimolarla, il ventre della compagna.
Queste misurano 0.78-0.85 mm, sono gallegginati, e affidate alle correnti schiudono dopo circa 18 ore.
Le larve sono pelagiche, la maturità sessuale viene raggiunta a 3 anni, verso i 20 cm di lunghezza, e la longevità dell’Azzannatore striato è di circa un decennio.
La resilienza della specie è mediocre con un possibile raddoppio delle popolazioni in 1,4-4,4 anni, e la vulnerabilità alla pesca, moderata, segna appena 40 su una scala di 100, benché l’Azzannatore striato sia braccato ogni giorno con lenze e reti dai locali, incuranti di un piccolo rischio di ciguatera, l’intossicazione alimentare legata al regime di questi pesci.
Considerata anche l’ampia diffusione, Lutjanus kasmira figura comunque dal 2012 come “LC, Least Concern”, cioè “Minima Preoccupazione” nella Lista Rossa IUCN delle specie in pericolo.
Sinonimi
Sciaena kasmira Fabricius, 1775; Mesoprion etaape Lesson, 1831.