Famiglia : Pandanaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria delle Mascarene dove vive prevalentemente lungo le coste su suoli sabbiosi.
Il nome del genere deriva da quello malese “pandang”; il nome specifico è l’aggettivo latino “utils, e” = utile, con riferimento alle foglie e alle fibre che se ne ricavano ampiamente utilizzate dalle popolazioni locali per molteplici usi.
Nomi comuni: common screw pine, common screw-pine, common screwpine, vacoa, vacoua palm (inglese); gewone Skroefpalm (afrikaans); pain pain, pim pin (creolo-Réunion); baquois, baquoua, vacoa, vacuoa, vaquois (francese); fandra, fandrana, hôfa, hoffa, vakoa, vakoana (malgascio); pândano (portoghese); palma de caracol, palma de tirabuzón, palma tornillo, pandano, pandano de cestas (spagnolo); mkadi (swahili); schraubenbäum (tedesco).
Il Pandanus utilis Bory (1804) è una specie monocotiledone dioica, perenne, sempreverde, che in coltivazione non supera solitamente 6-9 m di altezza, con fusti ramificati provvisti alla base di radici aeree a trampolo, di 3-8 cm di diametro, che oltre alla normale funzione di assorbimento e ancoraggio agiscono da sostegno alla chioma.
Le foglie, densamente disposte a spirale in tre serie all’apice dei rami, sono semplici, sessili con base abbracciante parzialmente il fusto, lineari, carenate, con apice lungamente appuntito, lunghe 0,5-2 m e larghe 4-11 cm, di colore verde bluastro scuro, cerose; margini e nervatura mediana sono provvisti di spine rossastre ricurve verso l’apice, lunghe 1-4 mm. Infiorescenze terminali, le maschili pendenti a pannocchia, lunghe 30-80 cm, con ramificazioni laterali a spiga sottese da brattee biancastre, portanti una densa moltitudine di fiori privi di perianzio, con 8-12 stami di colore giallo crema, odorosi. Infiorescenze femminili globose con fiori strettamente accostati costituiti dal solo ovario e dallo stigma sessile.
Il frutto, su un robusto peduncolo, è un sincarpo (insieme di frutti concresciuti e saldati insieme) globoso, pendente, di 15-22 cm di diametro, composto da 100-200 drupe angolose per la mutua pressione, lunghe circa 4 cm, libere nella metà superiore, inizialmente verdi, poi gialle a maturità, con una banda rossastra alla base.
Si propaga per seme, preventivamente tenuto in acqua per 2 giorni, posto superficialmente su terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 28-30 °C, con tempi di germinazione di 2-3 mesi. Può riprodursi anche tramite le plantule che si formano alla base oppure utilizzando grossi rami con apice vegetativo integro (non avendo gemme dormienti lungo il fusto).
Coltivato da tempi remoti nelle Mascarene e nel Madagascar per i suoi numerosi impieghi, si è diffuso successivamente nei paesi dell’Africa prospicienti quest’isola e dagli inizi dell’800 è stato introdotto in varie regioni tropicali e subtropicali per le sue notevoli caratteristiche ornamentali. Se ne può tentare la coltivazione nelle zone temperato-calde più miti dove temperature prossime a 0 °C sono eventi eccezionali e di breve durata.
Di grande effetto come esemplare isolato, per le dimensioni che può raggiungere in altezza e larghezza è adatto per parchi e grandi giardini, evitando luoghi di passaggio e di sosta per la presenza delle spine. Richiede pieno sole, o una leggera ombreggiatura, e suoli perfettamente drenanti, preferibilmente sabbiosi, anche poveri, sia acidi che alcalini. Di crescita particolarmente lenta, si avvantaggia inizialmente di regolari innaffiature e concimazioni, esemplari ben radicate richiedono poche cure e possono sopportare periodi di secco. Piante giovani, in particolare della varietà a margini rossi, ‘Red Edge”, sono coltivate in contenitore per la decorazione di patii e spazi aperti.
In Madagascar, Mauritius e Réunion le foglie e le radici aeree, ancora più resistenti, tagliate in sottili strisce, sono utilizzate per fabbricare corde, reti, sacchi per granaglie, zucchero e caffè, borse, cappelli, ed altri oggetti di uso comune e, coll’avvento del turismo, per oggetti artigianali e artistici la cui domanda è in continua espansione; le foglie sono anche impiegate come copertura di abitazioni rurali. Per la fitta chioma e la resistenza alla salsedine viene spesso utilizzato come frangivento lungo le rive; in Réunion ha spesso la funzione di supporto nelle piantagioni di vaniglia (Vanilla planifolia Jacks. ex Andrews, 1808).
I frutti, che sono una fonte di cibo per piccoli mammiferi, sono eduli dopo cottura, ma non particolarmente appetibili, e gli apici vegetativi sono localmente consumati come verdura.
Sinonimi: Pandanus odoratissimus Jacq. (1801); Pandanus maritimus Thouars (1808); Pandanus nudus Thouars (1808); Pandanus sativus Thouars (1808); Vinsonia stephanocarpa Gaudich. (1841); Vinsonia utilis Gaudich. (1841); Marquartia globosa Hassk. (1842); Hasskarlia globosa (Hassk.) Walp. (1849); Pandanus elegantissimus Veitch (1863); Pandanus spurius Miq. (1863); Pandanus flabelliformis Carrière (1866); Pandanus distichus auct. (1872); Pandanus utilis var. stephanocarpa (Gaudich.) Brongn. (1875); Pandanus vacqua Carmich. ex Balf.f. (1878); Vinsonia consanguinea Gaudich. ex Balf.f. (1878); Vinsonia macrostigma Gaudich. ex Balf.f. (1878); Vinsonia media Gaudich. ex Balf.f. (1878); Vinsonia propinqua Gaudich. ex Balf.f.J (1878); Vinsonia striata Gaudich. ex Balf.f. (1878); Vinsonia thouarsii Gaudich. ex Balf.f. (1878).
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