Famiglia : Sapindaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Australia (Nuovo Galles del Sud e Queensland) dove vive nel sottobosco delle foreste sia secche che umide su terreni alluvionali e basaltici, spesso sulle sponde di corsi d’acqua, a basse e medie altitudini.
Il nome del genere deriva da quello locale bengalese “harpuli” dell’Harpullia cupanioides Roxb.; il nome della specie è l’aggettivo latino “pendulus, a, um” = pendente, con riferimento alle infiorescenze pendule.
Nomi comuni: Australian tulipwood, black-tulip, mogun-mogun, Moraton Bay tulipwood, Queensland tulipwood, tuliplancewood, tulipwood (inglese).
L’Harpullia pendula Planch. ex F. Muell. (1859) è un albero sempreverde, alto fino ad oltre 20 m, ma che in coltivazione si mantiene più basso, dalla fitta chioma globosa e tronco, di 35-60 cm diametro, dalla corteccia grigia rugosa che tende a sfaldarsi irregolarmente con l’età.
Le foglie, su un picciolo lungo 2,5 cm, sono alterne, pennate, lunghe 15-30 cm, con 3-8 foglioline, spesso disposte irregolarmente ai lati del rachide, oblungo-ellittiche con apice ottuso o acuto e margine intero, di 5-12 cm di lunghezza e 2-4 cm di larghezza, coriacee, di colore verde intenso lucido superiormente, più chiaro inferiormente.
Infiorescenze ascellari a pannocchia pendenti, lunghe 10-30 cm, con fiori funzionalmente unisessuali di circa 1,8 cm di diametro, leggermente fragranti, con 5 sepali liberi pressoché orbicolari, lunghi circa 0,4 cm, bruno-rossastri, 5 petali oblunghi di circa 0,8 cm di lunghezza, giallo-verdastri e pubescenti internamente, 8 stami e ovario globoso biloculare pubescente.
I frutti sono capsule bilobate, di 1,3-1,5 cm di lunghezza e 2-3 cm di larghezza, di colore da giallo a rosso arancio, contenenti un seme ovoide di colore nerastro lucido per lobo.
Si riproduce per seme, che ha una breve durata di germinabilità, preventivamente tenuto in acqua per 3 giorni, in terriccio drenante mantenuto umido alla temperatura di 24-28 °C, con tempi di germinazione di 3-8 settimane, e per talea.
Albero dalla chioma compatta e dai frutti ornamentali dal vivace colore che aprendosi in inverno fanno intravedere i lucidi semi; per la crescita piuttosto lenta, l’apparato radicale non invasivo e la resistenza all’inquinamento urbano viene spesso utilizzato in Australia e in alcuni paesi tropicali per alberature stradali, oltre che per ombreggiare piazze e giardini pubblici e privati.
Cresce sia in pieno sole che in parziale ombra e su vari tipi di suolo, sia umido e drenante che semiarido, argilloso e compatto, sopporta inoltre i venti salmastri e può quindi essere impiegato in prossimità del mare.
Il legno a grana fine, duro, durevole, pesante, con netto contrasto di colore tra alburno bianco crema, e durame bruno scuro, facilmente lavorabile e rifinibile, molto apprezzato e ricercato in passato per lavori di ebanisteria, pannellature, rivestimenti, porte, bastoni da passeggio e mobili di pregio, è ormai disponibile in quantità limitata per l’eccessivo sfruttamento che ne è stato fatto.
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