Gonepteryx rhamni

Famiglia : Pieridae

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Testo © Dr. Gianfranco Colombo

 

Con 7 cm d’apertura alare, la Gonepteryx rhamni spicca fra le Pieridae per il colore giallo zolfo dei maschi © G. Mazza

Con 7 cm d’apertura alare, la Gonepteryx rhamni spicca fra le Pieridae per il colore giallo zolfo dei maschi © G. Mazza

La Cedronella (Gonepteryx rhamni Linnaeus, 1758) appartiene al vasto ordine dei Lepidoptera ed alla famiglia dei Pieridae un raggruppamento alquanto vasto che include circa 1500 specie di farfalle di varia grandezza, presenti in ogni continente e che in Europa comprende le cosiddette “bianche“ e cioè le cavolaie, le rapaiole, le napi e le sinapis.

La cedronella insieme alle specie dei generi Colias ed Anthocharis, sono le uniche pieridi europee a portare colori diversi dal bianco sulle ali.

La cedronella è una farfalla comune nell’area paleartica ed il suo improvviso apparire alla fine dell’ inverno, è considerato un segno premonitore dell’arrivo della primavera.

È infatti una delle farfalle più precoci in quanto l’adulto sverna nello stato di imago nascosto in cavità di alberi od anfratti ma anche fra il fogliame a terra e reagisce prontamente al primo tepore primaverile sfidando spesso temperature alquanto anomale per un insetto alato. Spesso, in specialmodo i maschi, si vedono volare ai primi tepori già alla fine del mese di gennaio inizio febbraio per poi scomparire improvvisamente come sono comparsi, al ripresentarsi del cattivo tempo.

Questa farfalla è costantemente presente nella tradizione europea ed ancor oggi è la più descritta e rappresentata sia a livello scolastico sia nel folclore popolare. Si ritiene che il termine inglese “butterfly” = farfalla, derivi da “butter coloured fly”, riferendosi appunto alla colorazione della cedronella, molto simile al colore giallastro del burro.

La cedronella ha una forma particolare delle ali con alcune angolature che le permettono quando a riposo con le ali raccolte, di mimetizzarsi perfettamente con una foglia. Il colore più verdastro della faccia inferiore la aiuta ancor più in questo compito.

L’etimologia del nome scientifico riprende appunto questo particolare. Il genere Gonepteryx viene dal greco “gonia” = angolo e “pterux” = ala, descrizione letterale della particolare forma angolata delle ali; e la specie rhamni fa riferimento al Rhamnus catartica, lo spincervino, una delle sue pianti ospiti preferite. I nomi volgari europei sono: Common Brimstone in Inglese, Zitronenfalter in Tedesco, Llimonera o papallone in Spagnolo, Citroenvlinder in Olandese, Citron in Francese.

Monovoltina, con insolito volo nuziale delle femmine, sverna quasi surgelata superando l'anno di vita © G. Mazza

Monovoltina, con insolito volo nuziale delle femmine, sverna quasi surgelata superando l’anno di vita © G. Mazza

Zoogeografia

La cedronella è una farfalla diffusa in tutta Europa, Nord Africa ed in Asia lungo una fascia temperata fino all’estremo Oriente. Sebbene sia presente nella Siberia, manca nelle aree dell’estremo nord della penisola scandinava e della Scozia e stranamente dall’isola di Creta.

È ampiamente e ordinatamente distribuita nelle aree ove presente ma mai in gran numero. Sono state determinate diverse sottospecie legate principalmente alle aree dove presenti, tra le quali la Gonepteryx rhamni gilgitica Tytler 1926 del nord del Pakistan, la Gonepteryx rhamni tianshanica Nekrutenko 1970 del nordest della Cina, la Gonepteryx rhamni milijanowskii Nekrutenko, 1966 della Siberia e la Gonepteryx rhamni matsakii Kattulas & Koutsaftikis 1978 dell’ Estremo Oriente.

Nell’area meridionale del suo areale questa specie convive spesso con la Gonepteryx cleopatra sua acerrima competitrice con la quale intercorre un duro antagonismo territoriale. È una farfalla molto simile alla cedronella sia nel comportamento che nella biologia ma diversissima nella colorazione, in quanto porta ben evidente sull’ala anteriore, fino quasi a coprirne l’intera faccia, una grande macchia arancione ben visibile quando in volo.

Ecologia-Habitat

La cedronella vive in ambienti tra i più disparati, essendo una farfalla continuamente in movimento, da versanti collinari, a prati di pianura, da prati boschivi a giardini fioriti. Non si trova ad altitudini elevate probabilmente perché aree inadatte allo svernamento anche se durante la sua peregrinazione la si può notare fino ai 2.000 m. Ama molto alimentarsi su fiori di Cirsium, Taraxacum, Centaurea e Succisa ma non disdegna nessun fiore pur di soddisfare il suo insaziabile appetito. La sua distribuzione è comunque legata alla presenza delle piante ospiti.

Morfofisiologia

La cedronella è una farfalla di notevoli dimensioni e può raggiungere i 70 mm di apertura alare. Il maschio ha entrambe le ali di un bel colore giallo zolfo con una piccola macchia arancione nella cella di entrambe le ali. La femmina è invece bianca con un soffuso alone verdognolo e sempre con la piccola macchia arancione. Il corpo è nerastro e coperto da una densa peluria che ripete fedelmente il colore delle ali. Come detto, le ali hanno una particolare forma angolata con apici molto pronunciati, una pseudo coda sul margine dell’ala posteriore ed accentuati arrotondamenti sui margini di entrambe le ali.

 Ha perso la testa ? No, è nascosta dalle ali mentre dorme, appesa come una foglia © Gianfranco Colombo

Ha perso la testa ? No, è nascosta dalle ali mentre dorme, appesa come una foglia © Gianfranco Colombo

Oltre che essere una delle farfalle più longeve nel paleartico, vola infatti dal mese di luglio alla successiva primavera inoltrata superando spesso l’anno di vita, è anche una fortissima volatrice per cui necessita di una continua alimentazione per ottenere l’energia necessaria a sopravvivere a tale sforzo. Oltretutto, alla fine dell’estate queste farfalle sono ossessionate dalla necessità di assimilare riserve di energia per superare l’inverno.

Stranamente si è rilevato che più l’inverno è freddo e secco più alta è la sopravvivenza, infatti queste farfalle affrontano e superano temperature spesso glaciali, mentre se quest’ultime risultano più attenuate, il loro metabolismo non si spegne totalmente e brucia le energie accumulate prima che termini il periodo invernale, provocandone di conseguenza una morte prematura.

Già dalla fine del mese di agosto inizia il periodo di ritiro che porterà più avanti alla vera ibernazione. Si rifugia spesso negli ammassi di edera, nei roveti e su essenze sempreverdi per poi trovare rifugi più coperti all’approssimarsi della cattiva stagione.

D’inverno si possono trovare esemplari seppur vivi ma completamente congelati.

Biologia riproduttiva

La cedronella è una farfalla monovoltina. Depone le uova principalmente su due essenze alle quali è particolarmente legata: lo Spincervino (Rhamnus cathartica) e la Frangola (Rhamnus frangula).

Particolare il comportamento tenuto da questa farfalla durante il corteggiamento ed il successivo accoppiamento. La femmina vola verticalmente a fortissima velocità alta nel cielo inseguita dal maschio fin quasi a scomparire alla vista per poi ridiscendere insieme ed infrattarsi fra l’erba dove avviene l’accoppiamento.

Le uova sono deposte singolarmente sulla faccia inferiore delle foglie della pianta ospite dopo che la femmina ha selezionato con cura ed attenzione la parte della pianta scelta per questa operazione. Spesso passa molto tempo alla ricerca del posto adatto prima di deporre preferendo parti isolate della pianta non soggette a disturbo. A volte si trovano piccoli raggruppamenti di uova ma si pensa siano frutto di deposizioni di più femmine oppure di uova della stessa femmina ritornata sul medesimo luogo per rideporre altre uova. Le uova sono di colore verde chiaro che diventano successivamente gialle dopo alcuni giorni. Il bruco emerge dopo una incubazione di circa due settimane.

Sebbene la mimetizzazione del bruco sia notevole, visto che imita perfettamente il colore verde delle foglie sulle quali vive, risulta alquanto facile rilevarlo dato che rimane sulla faccia superiore della foglia ed a riposo mantiene una postura che vede la metà anteriore del corpo praticamente ergersi verticale alla foglia sulla quale è appoggiato. Inoltre i segni lasciati sulla foglia mangiata sono un ulteriore segnale della sua presenza. Il bruco è completamente di colore verde senza alcun disegno sul corpo. Dopo quattro mute e circa quattro settimane di alimentazione, il bruco abbandona la sua posizione per impuparsi appeso alla faccia inferiore di una foglia o direttamente su un rametto. La pupa è estremamente mimetizzata ed ha una forma che ricorda una foglia rinsecchita e incurvata su se stessa. A maturazione avvenuta la crisalide è ialina e trasparente e lascia intravvedere con facilità la farfalla formata all’interno. Lo sfarfallamento avviene dopo circa due settimane.

Sinonimi

Papilio ecclipsis Linnaeus, 1763.

 

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