Famiglia : Pittosporaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria dell’Australia (Nuovo Galles del Sud e Queensland) dove cresce nelle foreste tropicali costiere a basse altitudini, spesso ai margini di corsi d’acqua, su suoli prevalentemente basaltici bruno-rossastri.
Il nome del genere è la combinazione dell’aggettivo latino “aurantius, a, um” = arancio e del sostantivo greco “καρπός” (carpós) = frutto, con riferimento al colore dei frutti; il nome della specie è la combinazione dei sostantivi latini “rhombus, i” = rombo e “folium, ii” = foglia, con riferimento alla forma della foglia.
Nomi comuni: diamond laurel, diamond leaf laurel, diamond leaved Pittosporum, diamond Pittosporum, holliwood, holly wood, Queensland Pittosporum, white holly, white myrtle (inglese).
L’Auranticarpa rhombifolia (A.Cunn. ex Hook.) L.W.Cayzer, Crisp & I.Telford (2001) è un albero sempreverde alto fino a oltre 20 m, ma che in coltivazione si mantiene più basso, con tronco dalla corteccia grigiastra inizialmente liscia, poi rugosa, di 20-45 cm di diametro, e chioma piramidale.
Foglie, su un picciolo lungo circa 2 cm, semplici, alterne o raggruppate all’apice dei rami, da ellittiche a romboidali con apice prolungato in una punta ottusa e margine irregolarmente sinuato-serrato prevalentemente nella metà superiore, coriacee, di colore verde scuro lucido superiormente, più chiaro inferiormente, lunghe 6-12 cm e larghe 3-6 cm. Infiorescenze terminali corimbose su un corto peduncolo, dense, portanti fiori bisessuali, di circa 0,6 cm di lunghezza e 1-1,2 cm di diametro, leggermente fragranti. Calice costituito da 5 sepali liberi, lunghi circa 2 mm, di colore giallo, corolla con 5 petali liberi, da lineari a obovati, di colore bianco o bianco crema, lunghi 5-6 mm, 5 stami della stessa lunghezza alternati ai petali, e ovario globoso biloculare, pubescente.
I frutti sono capsule da globose a piriformi, di 5-8 mm di diametro, biloculari, di colore giallo-arancio brillante a maturità, contenenti 2-3 semi ovoidi (generalmente uno per loculo) di colore nero lucido, lunghi circa 4 mm, privi dello strato resinoso che ricopre i semi dei Pittosporum (uno dei motivi che ha indotto il trasferimento del Pittosporum rhombifolium nel nuovo genere Auranticarpa).
Si riproduce per seme, che non ha una lunga durata di germinabilità, preventivamente tenuto in acqua per 2 giorni, in terriccio drenante mantenuto umido, ma senza ristagni, alla temperatura di 24-26 °C, la percentuale di germinazione, che avviene in 2-4 mesi, non è generalmente molto alta; si propaga anche per talea.
Specie molto popolare in Australia dove è variamente utilizzata in parchi e giardini, anche di modeste dimensioni, e come alberatura stradale, per la ricca fioritura che ha luogo tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate, e i decorativi frutti che permangono sulla pianta per lungo tempo. Coltivabile nelle regioni tropicali, subtropicali e temperato calde più miti, dove temperature di qualche grado inferiori a 0 °C sono eccezioni di breve durata, come esemplare isolato e per barriere, anche frangivento. Richiede pieno sole, o al più una leggera ombreggiatura, e suoli fertili, perfettamente drenanti, mantenuti pressoché costantemente umidi, specie nella fase iniziale di crescita, esemplari adulti possono sopportare brevi periodi di secco. Nei climi meno favorevoli può essere coltivata in vaso, per la decorazione di spazi aperti, in modo da essere riparata nei mesi più freddi in ambiente molto luminoso con temperature non inferiori a 10 °C.
Sinonimi: Pittosporum rhombifolium A. Cunn. ex Hook. (1844).
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