Famiglia : Arecaceae
Testo © Pietro Puccio
La specie è originaria delle Bahamas, Cuba, Haiti, Isole Sopravento Settentrionali, Porto Rico e U.S.A. (Florida), dove vive nelle foreste aperte costiere di conifere o decidue, prevalentemente su suoli sabbiosi e calcarei, a basse altitudini.
Il nome del genere è la combinazione dell’aggettivo greco “λευκός” = bianco, e del genere Thrinax, in cui era precedentemente inserita e da cui si distingue per il colore glauco della pagina inferiore delle foglie; la specie è dedicata al botanico inglese Daniel Morris (1844-1933.
Nomi comuni: brittle thatch palm, broom palm, Key thatch palm, Keys thatch palm, silver thatch palm (inglese); buffalo-top (Bahamas); palmeira vassoura (Brasile); miraguano (Cuba); latanier de mer (Haiti); palma de escoba (Porto Rico).
La Leucothrinax morrisii (H.Wendl.) C.Lewis & Zona (2008) è una specie monoica a fiori ermafroditi, solitaria, inerme, con fusto eretto, di 7-11 m di altezza e 15-30 cm di diametro, di colore grigio biancastro segnato dalle tracce anulari ravvicinate delle foglie cadute. Le foglie, su un picciolo lungo 0,9-1,3 m, sono palmate, pressoché circolari, di 0,6-1 m di diametro, incise in 30-50 segmenti lanceolati con apice acuminato, lunghi 30-55 cm e larghi 3-4 cm, uniti alla base per meno della metà della loro lunghezza, superiormente di colore verde bluastro o giallastro a seconda delle condizioni ambientali, glauche inferiormente e ricoperte da una fitta e corta lanugine biancastra. La base dei piccioli, profondamente fessurata, è provvista ai margini di fibre di colore giallo paglierino. Infiorescenze tra le foglie (interfogliari), lunghe 0,9-1,5 m, inizialmente erette poi arcuate, giallastre, ramificate, con 6-20 ramificazioni primarie e numerose rachille con fiori ermafroditi, sessili o subsessili. I frutti sono drupe globose, su un pedicello di lunghezza inferiore ad 1 mm, inizialmente di colore bianco, poi giallastro a maturità, di 4-8 mm di diametro contenenti un solo seme di circa 2,5-3 mm di diametro.
Si riproduce per seme, preventivamente tenuto in acqua per 3 giorni, in terriccio sabbioso mantenuto umido, ma senza ristagni, alla temperatura di 26-28 °C, con tempi di germinazione di 1-3 mesi.
Specie ampiamente diffusa nell’area dei Caraibi, sia in natura che in coltivazione, per lungo tempo nota come Thrinax morrisii fino a quando le analisi molecolari non hanno confermato la sua appartenenza ad un altro genere, già ipotizzata sulla base delle differenze morfologiche, tra cui, più evidente, il colore della pagina inferiore delle foglie, glauco anziché verde.
Di facile coltivazione e adattabilità a diverse condizioni ambientali, resiste al vento, alla salsedine e moderatamente alla siccità e alle basse temperature, sopportando senza danno valori fino a -3 °C. Cresce preferibilmente in pieno sole, ma si adatta ad una parziale ombreggiatura, e su diversi tipi di suolo, anche povero, purché drenante, da leggermente acido ad alcalino, pur preferendo quelli sabbiosi e calcarei. Particolarmente attraente per la netta differenza di colore tra la parte superiore e inferiore della foglia, può essere utilizzata come esemplare isolato o in gruppo sia in grandi che piccoli giardini, grazie alle dimensioni contenute.
Nelle zone di origine i fusti sono utilizzati come pali e le foglie come copertura per le abitazioni rurali e per realizzare stuoie, ceste, scope ed altri oggetti artigianali.
Sinonimi: Thrin havanensis ax auct. (1870); Thrinax morrisii H.Wendl. (1892); Thrinax microcarpa Sarg. (1896); Thrinax keyensis Sarg. (1899); Thrinax ponceana O.F.Cook (1901); Thrinax praecep O.F.Cook (1901); Thrinax bahamensis O.F.Cook (1902); Thrinax drudei Becc. (1908); Thrinax punctulata Becc. (1908); Thrinax ekmanii Burret (1929); Simpsonia microcarpa (Sarg.) O.F.Cook (1937).