Famiglia : Psittacidae
Testo © DrSc Giuliano Russini – Biologo Zoologo
Comunemente detto Pappagallo dalle ali cremisi o rosse, l’Aprosmictus erythropterus Gmelin, 1788, appartiene alla famiglia degli Psittacidae. Fu studiato nel 1778 dal biologo zoologo entomologo tedesco Johann Fridrich Gmelin (lo stesso che scrisse la vita, la riproduzione, e il comportamento del Cigno reale Cygnus olor), che lo descrisse, con molte aggiunte e modifiche tratte dai suoi viaggi esplorativi in Australia e Nuova Guinea, nella famosa opera di Linneo Systema naturae.
Zoogeografia
Autoctono e originario dell’Australia e Nuova Guinea, anche se per scopi commerciali lo si ritrova in quasi tutto il mondo, Europa, Asia, Americhe, Africa in allevamento o nelle case come animale d’ornamento. Nel caso vengano tenuti in gabbia, necessitano di voliere d’almeno 2-2,5 m d’altezza e 3 m di lunghezza, per garantire uno spazio di volo sufficiente e quindi delle buone condizione psicofisiche. La voliera dovrà essere ben soleggiata, areata, e non a contatto col suolo, poiché la specie è facilmente soggetta alla verminosi.
Habitat-Ecologia
In natura volano fra i rami delle diverse specie di alberi presenti nelle foreste pluviali della Nuova Guinea, o nelle zone boscose dell’Australia. Più raramente s’incontrano anche nell’entroterra desertico di questo continente.
Morfofisiologia
Hanno una splendida livrea con colori brillanti. Il maschio è prevalentemente verde con sfumature quasi fluorescenti, e le copritrici delle ali sono rosso brillante donde il nome di Pappagallo dalle ali rosse. Presentano una macchia nera sul dorso, mentre il becco e l’iride sono di colore arancio.
Nelle femmine è presente un certo dimorfismo. La macchia rossa formata dalle piume copritrici risulta ridotta, hanno un’iride marrone, e il verde del piumaggio è meno acceso, con cenni di colorazione giallastra come nei giovani maschi sessualmente immaturi. Le dimensioni variano da 32 a 36 cm di lunghezza, con un peso variabile da 150 a 200 gr, i maschi sono un po’ più grandi delle femmine. Possono vivere fino a 20-25 anni.
Il piede è a morfologia zigodattila (primo e quarto dito rivolti indietro e secondo e terzo in avanti) per una solida presa sui rami, data la sua vita arboricola.
Etologia-Biologia Riproduttiva
Gli Aprosmictus erythropterus sono principalmente granivori, frugivori, e fitofagi. In cattività è bene bilanciare la loro dieta con semi per esempio di canapa, con carote, verdure fresche a foglia verde e legumi (per garantire il giusto apporto di sali minerali e proteine), frutta fresca (meglio se a drupa) e secca. Generalmente la stagione degli amori va da Gennaio a Febbraio, la femmina depone da 2 a 4 uova per covata.
Sono uccelli dal carattere molto socievole verso i conspecifici, ma specialmente i maschi, si fanno particolarmente aggressivi durante le fasi dell’accoppiamento, sia verso i conspecifici, sia verso altre specie di uccelli, compresi altri membri dei Psittaciformes.
L’inizio della stagione dell’accoppiamento e quindi della fregola nel maschio, la si intuisce facilmente, poiché diventa sempre più nervoso e aggressivo, saltando in presenza di una femmina, da un ramo all’altro per rendersi visibile e invitarla all’accoppiamento nel nido da lui approntato. Se non è subito corrisposto, può diventare violento con la futura consorte, finchè non si decidea entrare nel nido.
La femmina cova le uova per circa 24 giorni, alimentata dal maschio, che poi si occupa anche della nutrizione dei pulli, come vengono detti i pappagallini appena nati. In questa fase risulta molto affettuoso, sia nei confronti della consorte, sia della prole che cresce a vista d’occhio. Sia i maschi che le femmine di Aprosmictus erythropterus raggiungono la maturità sessuale, evidenziata dal piumaggio definitivo, intorno al terzo anno di vita.
Alla nascita i pulli, presentano, come per altre specie di uccelli, una marcata sproporzione tra il volume della testa, con un grande becco giallo e il resto del corpo. Il collo è corto, c’è un piumino di transizione molto rado, che conferisce una leggera colorazione azzurrognola e la pelle intorno all’orbita oculare è dello stesso colore. L’iride è transitoriamente nera. Generalmente l’involo dei pulli, avviene attorno al quinta settimana di vita post natale. In questa fase i piccoli sono seguiti molto attentamente da entrambi i genitori, in ogni loro singolo spostamento. Vengono alimentati ancora per una ventina di giorni, finché sono in grado di volare in maniera autonoma alla ricerca del cibo.
La CITES sorveglia da vicino la dinamica di popolazione di questa specie, che pur non essendo ancora a rischio, necessita di un severo controllo sul traffico.
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